Una gustosa sosta a… Viareggio (LU)
Perla della costa tirrenica e antico borgo di pescatori, Viareggio è da sempre ambita meta turistica per le ampie spiagge e la movimentata vita notturna. Per godere il panorama di tutta la sua costa, splendida la passeggiata che, dalla centrale via Regia, conduce al molo, dove si ammira la suggestiva scultura. L’Attesa del viareggino Inaco Biancalana; alla fine del percorso, ci si troverà in uno slargo in mezzo al mare sormontato da un faro. Imperdibile anche una passeggiata sul bellissimo lungomare, su cui si affacciano negozi e caffè in stile Liberty.

Prima di concedersi una sosta ristoratrice, è bene fare una tappa a Piazza Shelley per ammirare la neoclassica Villa Paolina, antica residenza della sorella di Napoleone Bonaparte, o alla darsena e al Museo della Marineria.
Dopo tanto camminare o dopo aver goduto della rigenerante aria di mare, è d’obbligo una pausa in uno dei tanti ristoranti per assaggiare le specialità del luogo.
Partiamo dal caciucco viareggino che, diversamente da altri, utilizza come materie prime pesci “poveri”, quali scorfani, triglie, gallinelle, seppie, cicale.

Da non perdere gli spaghetti con i “nicchi” (telline) - conditi con aglio, olio e peperoncino - o quelli con i “coltellacci”, ovvero i profumatissimi cannolicchi; questi ultimi sono protagonisti, assieme agli ortaggi, anche di un altro piatto, i “matuffi” (polenta di mais).
E non dimentichiamo la “trabbaccolara”, dal nome di un’antica imbarcazione, altra pietanza a base di pesce. Meritano anche i “tordelli”, ravioli farciti di carne, bieta e spezie.
Per concludere, i gustosi dessert: la “scarpaccia” dolce, preparata con zucchine, zucchero, farina e latte; i “cenci”, altrove noti come “chiacchiere”, e i favolosi budini di riso, la cui ricetta è tutt’oggi segreta.
| Mariachiara De Martino |
ARTICOLI CORRELATI
notizie
Il Giramondo: cibarsi quotidianamente di innovazione, sperimentazione e creatività
A Parigi, in rue De Grenelle, vi è un posto speciale chiamato “Il Giramondo” in cui l’arte culinaria italiana è diventata un’istituzione. Da circa, venticinque anni il signor Giuseppe Termini, di origini siciliane, lavora nell’ambito della ristorazione con amore e professionalità. Il Giramondo è nato dall’incontro con la giapponese Seiko con la quale Giuseppe crea quotidianamente nuove ricette, gustose e innovative. Il Giramondo è un ristorante e traiteur in cui Giuseppe e Seiko dal 2008 fondono insieme le loro culture creando piatti inimitabili. Ala base di essi vi è l’attenta selezione di prodotti genuini e di qualità e una creatività inedita che intriga letteralmente il cliente. Presso il Giramondo si respira un’aria familiare e artistica. Il ristorante caldo e accogliente sembra una capanna al mare elegante. La combinazione di legno bianco e pareti in pietra, su cui sono esposte le foto in bianco e nero, dona luminosità all’ambiente. I tavoli in legno grezzo, i lampadari in ottone e le decorazioni regalano un autentico e apprezzato tocco di modernità.
notizie
Pankina: un kasher-gourmet al centro di Tel Aviv
Nel quartiere di Dizengoff c’è un ristorante italiano che coccola i suoi clienti con la cucina italiana di pesce, rispettando alla lettera le regole della cucina ebraica
notizie
Il Palio di Siena
Una delle città toscane più conosciute al mondo è Siena, la città di Santa Caterina, patrona d’Italia insieme a San Francesco. Il centro storico di Siena è patrimonio Unesco e, contestualmente, Piazza del Campo è considerata una delle piazze più belle del mondo.

