Il Ristorante Pizzeria Via Napoli di Adam Starzynski è un concentrato di “cuore, amore e passione” e porta a Malm il vero sapore di Napoli. Abbiamo intervistato per voi il manager Rosario Aliberti.

Foto

Come ebbe inizio l’attività?


«Dalla forte passione che il proprietario ha sempre nutrito verso la cultura italiana che include non solo il cibo, ma anche il folclore. Ciò ha quindi permesso di aprire il Ristorante Pizzeria Via Napoli con una marcatissima italianità».


Quali sono le peculiarità che vi distinguono?


«L’esigenza di avere un ristorante veramente italiano nasce dalla volontà di differenziarsi da quelli pseudo-italiani all’estero che riteniamo rovinino il vero volto della penisola.


La nostra intenzione è quella di far conoscere l’Italia non solo sotto il profilo culinario, ma anche sotto quelli della tradizione e del folclore. Il nostro ristorante presenta una realtà ben diversa da quella dei locali che ci circondano contraddistinti dall’esporre ed esibire solo bandiere italiane ma privi, nella sostanza, della vera italianità. La nostra unicità è quindi quella di offrire ai clienti prodotti al 100% italiani con la professionalità, competenza e conoscenza del personale quasi interamente proveniente dal Bel Paese».

Come gestite le materie prime?


«Importiamo quasi tutto dall’Italia, incluso il vino; fanno eccezione gli alimenti che trovano un ottimo mercato anche in Svezia come il pesce. Quello che, soprattutto, ci sta veramente a cuore è la modalità di trattamento delle materie prime che seguono la tradizione e il rispetto delle ricette originali».


Ci consigli un piatto.


«Premetto che la nostra impronta ha il sapore spiccatamente mediterraneo. Il piatto che vi consiglierei è la vera pizza napoletana, di difficile reperibilità in Svezia, quella cotta nel forno a legna, con prodotti italiani (mozzarella di bufala e pomodorini San Marzano) e con il classico bordo alto. Anche la pasta fatta in casa è un’ottima alternativa, soprattutto il pacchero napoletano che potrete trovare in vari abbinamenti. Per i più golosi non mancano i dolci, naturalmente fatti in casa».



Foto
Una delle specialità della casa
Foto
Sala interna del ristorante

Prevedete serate a tema?


«Certamente. Organizziamo diversi eventi con menù basati su prodotti regionali, dilettandoci anche con serate a tema e in musica».


La cittadina di Malm che tipo di clientela offre?


«Ci sono molti turisti in questa zona. La nostra clientela è eterogenea per lo più composta da italiani che vivono in Svezia e svedesi che apprezzano la nostra cucina. Stiamo attenti anche a proporre piatti raffinati e genuini per provare la nostra offerta di sapori».


Avete avuto dei riconoscimenti?


«Sì, molti legati all’italianità tra i quali quelle di Eccellenze Italiane e di Made by Italian di recente ottenimento».


Cosa vi riserva il futuro?


«Oggi, complessivamente siamo molto soddisfatti, naturalmente vogliamo sempre migliorarci e per questo siamo molto attenti alle critiche che ci vengono mosse».


Il Ristorante Pizzeria Via Napoli è così divenuto un sicuro punto di incontro e di ritrovo per gli italiani e gli svedesi che vivono nella città di Malm, proprio una vera Little Italy svedese.


Foto
Secondo di carne e...vino italiano
ID Anticontraffazione n. 7626
Foto
notizie Steakhouse Fuego 2.0: i migliori tagli di carne internazionali Al ristorante Fuego 2.0, la carne è la protagonista indiscussa, viene scelta dopo un'attenta selezione dei migliori allevatori e dei prodotti di più alta qualità della regione. Si utilizzano metodi di cottura che rispettano e valorizzano la materia prima, garantendo un'esperienza indimenticabile. Vengono selezionati tagli premium come le nostre fiorentine direttamente dalla Toscana o le costate di scottona; tutte carni difficili da trovare in Svizzera. Scopriamo di più riguardo questi fantastici tagli di carne in questa intervista.
Foto
notizie Il Re del Farro abita in Valnerina L’azienda Agricola Paoletti Giuliana da 18 anni opera in un paesino dell’Umbria centro meridionale al confine col Lazio
Foto
notizie Italiano Doc La cucina del Bel Paese alla conquista della Cina