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Com’è nata l’idea di aprire un’attività in Germania?
L’idea nasce principalmente dall’amore che ho per la cucina e dalla voglia di mettersi in gioco cercando di diffondere i nostri sapori all’estero. Inoltre le possibilità di trovare lavoro all’estero erano maggiori che non in Italia perciò mi sono buttato in questa avventura.


Che tipo di cucina proponete nel vostro locale?
Noi offriamo ai nostri clienti una cucina tradizionale italiana con prodotti e materie prime provenienti settimanalmente direttamente dall’Italia a partire dalla frutta alla verdura fresca fino alle mozzarelle.

Come mai il ristorante si chiama “Piazza Maggiore”?
Anche se può sembrare il nome non c’entra nulla con la più famosa Piazza Maggiore a Bologna. In realtà il nome deriva dal fatto che il ristorante nasce in una piazza di nuova costruzione qui nella città di Brauweiler e volevamo dare l’idea di punto essere un punto di riferimento culinario per la città.


Quali sono i piatti che hanno più successo?
Vorrei dire tutti ma non si può perciò direi che i nostri gnocchi fritti sono uno dei piatti forti del locale insieme all’insalata di mare e il nostro pesce.

Ho visto che le vostre pizze sono molto invitanti.
Le nostre pizze sono stile napoletano con impasto lievitato circa 48 ore; tutti gli ingredienti per le pizze come le mozzarelle di bufala, fiordilatte e la burrata arrivano una volta a settimana direttamente dall’Italia così da avere sempre i prodotti freschi.

Quanto è importante per voi l’estetica dei piatti?
È importante tanto quanto il gusto, si mangia prima con gli occhi e poi con la bocca.

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Per quanto riguarda la carta dei vini cosa proponete?
Noi proponiamo vini un po’ da tutta Italia; tocchiamo circa tutte le regioni a partire dal Piemonte, Trentino e finendo in Sardegna e anche Sicilia. Diciamo che offriamo più o meno 2-3 vini per regione.


Che atmosfera si respira nel vostro locale?
Ovviamente il nostro locale è aperto a tutti anche se nel tempo si è formata una nostra clientela che apprezza il buon mangiare, il buon vino e la tranquillità. Poi abbiamo la possibilità di offrire ai nostri clienti una grande terrazza con 150 coperti che d’estate ospita anche molte famiglie. Diciamo che cambiamo clientela anche in base alla stagione.

Secondo lei perché la cucina italiana ha così successo all’estero?
Sarebbe scontato dire che è semplicemente buona però non è da sottovalutare che la vera cucina italiana all’estero è più difficile da trovare. Molte volte da italiani stessi all’estero si rimane delusi dalla cucina che si trova in giro. Il grande errore che molti ristoratori fanno all’estero è adattare la nostra cucina ai gusti locali, un piatto nato in un certo modo non ha certo bisogno di essere cambiato per venire incontro alla clientela di un dato Paese.


La cucina italiana viene apprezzata dai tedeschi?
I tedeschi ormai viaggiano molto e conoscono le cucine locali, soprattutto gli piace gustare la cucina degli altri Paesi e sanno apprezzare il buon cibo e il buon vino. Perciò direi di sì che la buona cucina italiana viene molto apprezzata e che anzi il luogo comune del tedesco che non sa mangiare bene è ormai superato.


Qualche progetto per il futuro?
In realtà sì ma stiamo combattendo per cercare del personale qualificato o anche solo con tanta voglia di imparare per cercare di fare molto di più di quanto facciamo ora, abbiamo molte idee in mente ma purtroppo ora come ora siamo limitati dalla mancanza di personale. Avendo poche mani a disposizione non possiamo fare più di tanto.


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ID Anticontraffazione: 19085Federico Parodi


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news L’ Azienda Agricola Scisci e i suoi “Grandi Olii”, la storia di una tradizione secolare   Nel Sud d’Italia, precisamente nella zona di Monopoli (Ba), ricca di alberi di olivi secolari sorge un frantoio la cui gestione familiare si tramanda di generazione in generazione. Vi parliamo dell’Azienda Agricola Scisci che produce ogni anno un olio d’oliva di qualità che ha ottenuto molteplici riconoscimenti e premi sia a livello nazionale che internazionale. Il merito è da rintracciare nell’amore e nella dedizione che il signor Franco Scisci ci mette quotidianamente nel suo lavoro multitasking che spazia dalla produzione alla commercializzazione dei prodotti. Le olive che sono alla base dell’olio della linea “Grandi Olii Scisci” sono le coratine, le peranzane e le pichioline che rappresentano il contesto territoriale pugliese capace di donare tanti prodotti di qualità. Questa linea comprende la selezione di 8 Eccellenze che rendono omaggio alle migliori monoculture del territorio pugliese oltre che la creazione di brand unici. Picholine, Peranzana Biologico e Don Pasquale sono solo alcune delle prelibatezze che hanno portato il marchio Scisci, tra il 2017 e il 2019, a vincere i più prestigiosi premi nazionali e internazionali. (Oro a Biol 2018, Oro a Japan Olive Competition 2019, Oro all’ Evo New York Competition 2019,Gambero Rosso ,Leone d’Oro 2019). Ma il vero capolavoro dei "Grandi Oli"  rimane "L'olio di Mia Figlia". Nato da una dedica personale di un padre, Franco Scisci, a sua figlia Paola Chiara. La sua elegante miscela si è distinta in un concorso con 431 partecipanti provenienti da 17 paesi e ha ricevuto il Best International Coupage North Hemisphere 2019, il premio più prestigioso del settore oleario al mondo.
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