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Terrazza Di San Guido

Com’è nato il progetto de La Terrazza di San Guido?

È stata un’idea della mia famiglia, in particolare di mio padre che è un cuoco di vecchia data. Ho accolto con molto entusiasmo questo progetto giacché ho esperienze pregresse in questo settore e quando un amico mi ha fatto vedere questa struttura suggestiva me ne sono subito innamorato.

Come potremmo definire la cucina de La Terrazza di San Guido?

La nostra è una cucina semplice che valorizza il territorio umbro. Ci atteniamo solo alle nostre tradizioni culinarie che si sono tramandate di generazione in generazione. Impastiamo tutto a mano e abbiamo rivalutato la crescia che è un prodotto tipico umbro.


Per lei cosa significa “mangiare sano” e come concretizza questo concetto nel suo ristorante?

Concretizziamo quotidianamente questo concetto utilizzando per le nostre pietanza prodotti locali a km 0 ai quali dedichiamo una minuziosa e attenta selezione.

Lei personalmente a quali prodotti Made in Italy non rinuncerebbe mai?

Per me sono immancabili l’olio extravergine d’oliva, il vino, il parmigiano. Siamo fortunati come nazione a disporre di questi prodotti di alta qualità che tutti ci invidiano.

Nella presentazione di un piatto quanto conta per lei l’aspetto estetico?

Non è tutto. Secondo il mio parere il piatto deve essere prima di tutto gustoso. Noi non facciamo grandi presentazioni perché badiamo al sapore che fa apprezzare davvero una pietanza. Ci piace essere concreti e semplici in quello che facciamo.

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Sala Principale


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Crescia Barbozza

Quali sono i piatti che dobbiamo assolutamente assaggiare presso la Terrazza di San Guido?

Imperdibile è l’antipasto con salumi e formaggi del territorio, accompagnato con la crescia. Tra i primi quello che segnalo sono le tagliatelle alla Sesto. È una ricetta di mio padre che ha come ingredienti principali asparagi, funghi, scaglie di parmigiano e tagliatelle rigorosamente preparate a mano come detta la nostra tradizione di famiglia. È un piatto semplice ma gustoso, altri piatti tanto amati sono gli gnocchi alle rape e le lasagne bianche con tartufo nero.

Com’è strutturata la carta dei vini?

Nella nostra carta ci sono solo vini umbri. Disponiamo di circa una cinquantina di etichette esclusivamente della nostra regione. Forse siamo gli unici ad aver fatto questa scelta. Ci teniamo a valorizzare la qualità del vino del nostro territorio. Ciò ci permette anche di differenziarci.


Che tipo di atmosfera e ambiente troviamo presso il suo ristorante?

Siamo immersi nella natura. La nostra struttura assomiglia a quella di una baita di montagna con tanto di tetto in legno. Da noi si respira un’atmosfera semplice e conviviale.

Qual è la parte più bella del suo lavoro?

Il contatto con le persone è la parte più piacevole.

Lei è cresciuto professionalmente con suo padre come chef di riferimento. In base alla sua esperienza, al giorno d’oggi un bravo chef quali competenze e capacità deve possedere?

Un bravo chef deve saper interpretare con professionalità la cucina del suo territorio. Deve essere attento a selezionare prodotti di qualità e cercare di non fare sprechi. Ci vuole un’ottima capacità gestionale per svolgere questo tipo di lavoro. È la passione poi a fare la differenza.

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Esterno


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Quale consiglio darebbe ad un giovane che vorrebbe intraprendere questo tipo di lavoro?

È un gran bello in nostro lavoro. È molto richiesto. Bisogna capire se alla base c’è la passione autentica perché l’esperienza è tutt’altra cosa. È quest’ultima che fa la differenza. Grazie ad essa si impara davvero tanto. La scuola alberghiera ti dona solo una base ma è sul campo che cresci professionalmente.

Oggi per promuovere il proprio ristorante il passaparola viene fatto tramite i social media. Lei che rapporto ha con essi nella promozione del suo ristorante?

Il passaparola per me rimane qualcosa di importante e fondamentale. Naturalmente con i mezzi che ci mettono a disposizione, i social media ci fanno conoscere di più, raggiungendo molteplici persone. Sono un aiuto per far conoscere la struttura a chi è solo di passaggio e non conosce la nostra zona di montagna.


ID Anticontraffazione: 930Mariangela Cutrone


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