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Interni ristorante

Quotidianamente Chef Marco Di Lorenzo prepara con passione tutti piatti prelibati mixando fantasia e originalità nel pieno rispetto delle ricette della sua famiglia. Egli ci tiene al “mangiare bene e sano”. Diffonde i principi della dieta mediterranea verso la quale educa costantemente la sua clientela.

La carta dei vini del Ristorante Sole di Napoli è ricca di etichette italiane provenienti da regioni che chef Marco visita di persona tre volte all’anno. Nei suoi viaggi in Italia ama sperimentare e ricercare prodotti nuovi e vini di qualità da proporre nel suo ristorante.

Dell’autenticità e della qualità del Made in Italy di cui è un grande e instancabile promotore in Belgio, chef Marco Di Lorenzo ci ha parlato in questa interessante intervista rilasciata in esclusiva per noi.


Com’è nata l’idea di aprire il Ristorante Sole di Napoli in Belgio

Sono partito dall’Italia verso il Belgio per cercare prima di tutto lavoro. Ho lavorato in varie strutture fino a che ho avuto la possibilità di aprire un ristorante tutto mio, Il Ristorante Sole di Napoli. Era il mio sogno sin da piccolo. Qui in Belgio c’è una grande comunità italiana che diffonde il Made in Italy. È nostra missione promuovere l’autenticità dell’arte culinaria italiana.

Come si potrebbe definire la cucina del Ristorante Sole di Napoli?

Autentica perché viene preparata con prodotti genuini e seguendo le vere tradizioni italiane che si tramandano di generazione in generazione. Non tramonteranno mai.

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Staff Sole di Napoli



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Selezione di pasta fresca

Che tipo di prodotti utilizzate per preparare i vostri piatti prelibati?

L’Olio extravergine di oliva non deve mancare mai. Usiamo prodotti semplici come aglio, cipolla, basilico, pomodoro fresco, farina di qualità. Sono prodotti basici e semplici che rappresentano l’originalità della nostra arte culinaria.

Quali sono i piatti più richiesti?

Molta pasta, anche fresca. Secondi di carne bovina, cacciagione, Anche i piatti di pesce come vongole, capesante sono richiesti Sono gettonati la carbonara, gli spaghetti alla puttanesca. Naturalmente il menù varia a seconda dei prodotti stagionali. Molto apprezzati i primi con funghi e tartufo.


Com’è strutturata la carta dei vini?

Offriamo una varietà di etichette italiane che provengono dal Piemonte, dalla Toscana, dalle Langhe, la Sicilia e la Puglia. Trattiamo case molto rinomate, vere eccellenze italiane perché il vino è diventato un vero e proprio culto ed esprime la cultura di un territorio che vale la pena di essere esplorato.

Quali capacità e competenze dovrebbe avere un “bravo chef”?

Secondo me un bravo chef deve essere capace di soddisfare il palato del cliente utilizzando prodotti autentici e di qualità, non alterati. Bisogna utilizzare ingredienti freschi e saperli combinare valorizzando il prodotto senza mistificarlo. Un bravo chef deve preparare da mangiare in maniera semplice e al tempo stesso originale.

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Selezione di vini italiani


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Secondo lei cosa significa “mangiare bene e sano” che poi è proprio la prerogativa della nostra cucina italiana?

Significa rispettare la dieta mediterranea che è una varietà di proteine carboidrati e vitamine ben equilibrate. Bisogna mangiare un po’ di tutto ma non troppo, senza l’aggiunta di grassi inutili.

Per quanto riguarda il suo rapporto con lo staff, quanto conta per lei il lavoro di squadra?

È importantissimo. Rende qualitativa la buona riuscita di un ristorante. Avere un buon rapporto con lo staff è fondamentale e determinante. Bisogna cercare di avere un’ottima comunicazione e coesione. Noi abbiamo tutto personale italiano.


Qual è la parte più soddisfacente del suo lavoro?

La soddisfazione del cliente motiva tanto nel perseguimento dei propri obiettivi. Sono soddisfatto quando oriento il cliente verso la nostra arte culinaria. Quando gli spiego che certe cose non si fanno e che in Italia sono impensabili tipo che non si può mischiare il latte al pesce. Noi rispettiamo la tradizione autentica e non ce lo dimentichiamo mai.

Negli ultimi anni in Italia si stanno diffondendo tanti talent show che hanno come protagonista la cucina italiana. Lei cosa pensa di questo tipo di programmi televisivi?

Sono solo “show” e “pubblicità” per i vari chef che vi partecipano. Ogni chef esprime la propria creatività in maniera soggettiva. Non esiste un modo universale di farlo ed è ciò che questi programmi vogliono divulgare. A me personalmente non piacciono tanto perché sono solo una “trovata pubblicitaria” dai contenuti scarsi.



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Interni del locale


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Pizza Margherita

Quali consigli darebbe ad un giovane ristoratore che vuole diffondere il Made in Italy all’estero?

Di non fare il furbo. Non pensare solo al denaro ma deve cercare di proporre la vera cucina italiana senza imbrogliare il cliente che magari non essendo italiano si crede sia fesso. Bisogna sempre usare prodotti di qualità per tutelare il cliente stesso e il Made in Italy all’estero. Ad esempio non si può spacciare un parmigiano con un formaggio grattugiato non italiano. C’è molta contraffazione in giro.

Il nome “Sole di Napoli” del suo ristorante fa pensare al suo legame con la città di Napoli. C’è qualcosa che le manca dell’Italia?

Sono ventisette anni che sono in Belgio. Ho vissuto più qui che in Italia. Ho vissuto l’Italia solo durante l’infanzia. Sono anni che non considero tanto. Il mio legame con Napoli e l’Italia è molto forte. Prima mi mancava il sole ora non mi manca niente perché qui si è diffusa un’ampia comunità italiana. Io torno in Italia tre volte all’anno perché mi piace visitare nuove città e regioni. Mi ci reco anche per ricercare nuovi prodotti e per degustare vini di qualità.


Quanto spazio dà alla sperimentazione e all’aggiornamento nel suo lavoro?

Non posso fare a meno di ricercare nuovi prodotti. Nei miei viaggi in Italia cerco di trovare il tempo per scoprire nuovi prodotti e andare di persona nelle cantine e case vinicole per gustare le novità. È un viaggio alla scoperta dei sapori delle varie regioni italiane. È bello scoprire il processo di produzione di un vino per poi spiegarlo al cliente che ne è incuriosito. Il campo dei vini italiani si sta molto evolvendo. Merito dell’ottimo rapporto qualità – prezzo che è vantaggioso per il cliente. E poi riguardo alla qualità non abbiamo da invidiare nessuno.

Progetti futuri del Ristorante Sole di Napoli?

Cerchiamo di mantenere la stessa linea e qualità di sempre. Vogliamo migliorare e offrire al cliente un livello sempre più alto.






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Spaghetti all'aragosta


ID Anticontraffazione: 9248 Mariangela Cutrone


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