Foto
Alessio e Michele

Questo ristorante è gestito da circa due anni e mezzo da Alessio che dopo aver trascorso tanti anni in Inghilterra, con tanto amore e passione è tornato nella sua città d’origine per orientare la gente verso il “mangiare bene e mangiare sano”. Ogni settimana Alessio con il suo cuoco Michele studia nel minimo dettaglio un menù che è in grado di stupire sempre più i clienti affezionati e i turisti che si innamorano letteralmente della cucina del ristorante Cammino Garibaldi perché è casereccia e esalta i sapori e gli odori di una tradizione intramontabile. Alessio e Michele ci tengono tanto al benessere che il cibo è in grado di trasmettere al nostro organismo. Di fatti hanno introdotto nella loro cucina erbe aromatiche e salutari che valorizzano sempre più le specialità che vale la pena assaggiare.

Dell’amore per questo lavoro e dell’attenzione verso la selezione di prodotti Made in Italy autentici ci parla Alessio in questa esclusiva intervista.

Com’è nata l’idea di gestire questo ristorante?

Mi è sempre piaciuto il contatto con il pubblico. Sin da piccolo ho sempre desiderato aprire un locale con i miei amici per promuovere il mangiare sano e genuino. Sono stato per tanti anni in Inghilterra e quando sono tornato a Perugia ho preso casa in Corso Garibaldi dove già da tanti anni c’era questo ristorante. Si trova in una zona suggestiva della quale me ne sono subito innamorato. Ho voluto mettermi in gioco e quando il ristorante stava per chiudere ho voluto prenderlo io in gestione. Per me gestire un ristorante significa accogliere le persone, farle sentire a proprio agio e orientarle verso la cucina di qualità. È questa la nostra filosofia.

Che tipo di atmosfera troviamo presso Cammino Garibaldi?

Un’atmosfera conviviale, rilassata. Chi viene a mangiare da noi si sente a proprio agio. Mangiare da noi deve essere un momento di relax e indimenticabile. Noi accogliamo i clienti in maniera cordiale e gioviale per farlo vivere una bella esperienza.

Foto
 
Foto
Tagliata al tartufo

Come si concretizza la filosofia del “mangiare bene e del mangiare sano” nel suo ristorante?

Il mio cuoco, Michele è perugino come me e ama diffondere le nostre tradizioni in quello che prepara quotidianamente. Per noi “mangiare bene” è qualcosa di fondamentale e che ci caratterizza. La nostra è una cucina casereccia. Prepariamo noi la pasta e il pane come facevano le nostre nonne. Inoltre da noi non può mancare la carne alla griglia. Riproponiamo i sapori e gli odori dei nostri prodotti tipici che si distinguono per qualità e genuinità. Michele è anche un appassionato di cucina rinascimentale e medioevale. Ha introdotto erbe come la calendula dalle proprietà benefiche che fonde alle nostre specialità. Per fortuna viviamo in una regione che ci offre tanto e di cui rispettiamo la stagionalità dei numerosi prodotti che ci regala.

Secondo lei quanto conta l’estetica nella presentazione di un piatto?

La presentazione di un piatto è importante ma non basta. Il piatto non va solo guardato ma anche mangiato. Fanno tanto anche altri fattori come la qualità di un prodotto, le modalità di preparazione, gli accostamenti di sapori che non devono essere solo creativi e quindi belli da vedere. L’estetica fa la sua parte ma non deve essere eclatante secondo me.


Quali sono le specialità che dobbiamo assolutamente assaggiare?

Il nostro menù varia di settimana in settimana. Amiamo stupire i nostri clienti. Da non perdere i classici come la tagliata di vitello con misto di erbe spontanee. Molto richiesti sono i primi piatti a base di funghi e tartufi come le tagliatelle fatte in casa con i funghi, la carbonara, i cappellacci con ripieno di vacca piemontese, il tiramisù, le patate alla brace.

Com’è strutturata la carta dei vini?

Non può mancare il vino della casa che è rigorosamente umbro. La carta dei vini comprende venti etichette con preferenza sempre per quelli del territorio.

Foto
Tagliatelle ai funghi porcini


Foto
 

Qual’ è la parte più soddisfacente di questo lavoro?

Il ritorno dei clienti. Per me vedere le stesse persone che tornano a distanza di poco tempo è una vera e propria soddisfazione. Ci motiva in quello che facciamo quotidianamente.

Un consiglio che darebbe ad un giovane che vuole promuovere il Made in Italy?

Se lo fa all’estero direi di non modificare troppo le tradizioni. Imporsi subito con un’identità chiara e forte diffondendo l’autentico Made in Italy senza scendere a compromessi o omologarsi. Per chi in generale vuole intraprendere una carriera in questo settore consiglio di avere pazienza, avere spirito di organizzazione e gestione del tempo. A volte ci sono periodi stressanti in cui si lavora sotto stress e bisogna essere sempre all’altezza della situazione.


ID Anticontraffazione: 13565Mariangela Cutrone


Foto
ristorazione Belgrado è mille colori! La tradizione campana colora il centro della capitale Serbia
Foto
notizie Picci e Capricci, quando la tradizionale arte pasticcera si sposa con la creatività illimitata di Marco Andronico   La Pasticceria Picci e Capricci è il sogno divenuto realtà del cake designer di successo Marco Andronico. Situata nel cuore del Salento, precisamente a Sannicola in provincia di Lecce, Picci e Capricci è il luogo ideale in cui gustare una varietà di dolci gustosi e altamente creativi. Infatti nelle creazioni di Marco Andronico la “tradizione” si fonde a pieno con “l’innovazione”. Gustosi dolci tradizionali che si sono tramandati di generazione in generazione, vengono rivisitati con tanta competenza e maestria in qualcosa di unico e speciale che potrete gustare solo qui. Ne è esempio il Marcolino, un pasticciotto inedito con crema di nocciola e la linea omonima di semifreddi che stanno riscuotendo tanto successo nel territorio locale e non solo. Basti pensare che Michele Placido si è follemente innamorato di questa linea gustosa. Marco Andronico si distingue per la sua illimitata creatività e per il suo senso di umanità. Ha persino dedicato una parte della sua pasticceria ai più piccoli. Organizza periodicamente corsi di cake designer e decorazione dolci indirizzati anche ai bambini e alle persone più sfortunate come i non vedenti. È una persona molto attiva e curiosa che non smette mai di mettersi in gioco e imparare cose nuove da trasformare in idee per le sue specialità e torte personalizzate. Le sue doti e qualità emergono da questa esclusiva intervista che ci ha rilasciato in cui ci parla del suo amore illimitato per questo lavoro altamente creativo.  
Foto
notizie Accademia del Gusto   A Zurigo c’è un posto speciale chiamato Accademia del Gusto in cui dal 2008 Stefano Piscopo e sua moglie Mariana, originari della Puglia diffondono il meglio della cucina mediterranea con specialità prelibate. Il successo di quest’ultime risiedono nella scelta di prodotti genuini e di qualità provenienti direttamente dall’Italia e che Stefano seleziona con tanta professionalità e dedizione. È inevitabile lasciarsi tentare dal gusto prelibato e indimenticabile di un risotto al limone o di un piatto di ravioli ripieni di carne. La particolarità dell’Accademia del gusto è che la pasta che mangerete è preparata quotidianamente dal signor Stefano che ha appreso questa tradizione da sua mamma all’età di soli otto anni e da allora non ha mai spesso di farlo. Immersi in un ambiente elegante e caloroso sarete coccolati da uno staff tutto italiano che vi guiderà verso il meglio della cucina italiana. Per Stefano che da venti anni si occupa del campo della ristorazione, questo non è un lavoro ma, una vera e propria missione di vita da perseguire ogni giorno con tanto amore e passione. Ce lo racconta con tanta umiltà ed entusiasmo in questa esclusiva intervista.