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Com’è nata l’idea di aprire un’attività all’estero?
Diciamo che inizialmente sono stato convinto dai miei paesani a visitare la Germania perché in molti avevano avuto fortuna lì e infine mi si sono trovato anche bene tanto da rimanerci stabilmente. Mia moglie mi ha raggiunto e abbiamo deciso poi di aprire un ristorante.

Che tipo di cucina proponete?
La nostra è una cucina mediterranea rivisitata, ovviamente i piatti classici ci sono ma sono affiancati da un menù di piatti più particolari. Noi lavoriamo principalmente con il pesce perciò molti piatti sono basati su questa materia prima.

A questo proposito quali sono i piatti che hanno più successo?
Noi proponiamo come antipasto la tartare di tonno e come primo facciamo diverse paste, rigorosamente fatte in casa, per esempio con l’astice o con il gambero rosso di Mazara. Le tartare e i tortelli sono per esempio i piatti che vendiamo di più all’interno del nostro menù.


Le materie prime dove le reperite?
Ci sono molti prodotti che prendiamo dall’Italia. io sono calabrese perciò importiamo direttamente da lì pancetta, guanciale per fare la carbonara, salsiccia… tutti prodotti del mio paese perché mi piace mantenere certe tradizioni.

Da dove trae ispirazione per la sua cucina?
Io prendo spunto principalmente dai libri, dallo studio. Poi ovviamente sperimentando e provando più combinazioni possibili per i piatti. Inoltre, a me piace molto la cucina giapponese perciò spesso faccio uso di salsa di soia, latte di cocco e via dicendo. Tendo a mescolare molto ma sempre entro certi limiti.

Ho visto che proponete anche pizze?
Sì noi offriamo ai nostri clienti pizza in stile romano perciò più bassa e croccante di quella napoletana. Essendo io un pochino patriota sponsorizzo sempre le pizze con i prodotti nostrani, per esempio con la salsiccia, bufala e i porcini oppure proponiamo proprio la spianata calabrese con cipolle e olive. Poi si sono variazioni sul tema quando c’è disponibilità di prodotti come per esempio il tartufo.

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Che atmosfera si può respirare nel vostro locale?
Diciamo che durante la settimana il locale è frequentato principalmente da uomini d’affari visto che in zona ci sono molti uffici dove fanno convegni o fiere. Poi durante il fine settimana la clientela cambia e diventa più familiare, la domenica in particolar modo.

Qual è la parte migliore del suo lavoro?
A noi piace proprio il rapporto con le persone, con i clienti. Ci piace vedere la soddisfazione negli occhi dei clienti quando portiamo il piatto al tavolo. Certo non ci sono solo clienti soddisfatti però cerchiamo sempre di prendere le critiche in modo positivo e usarle come spinta per migliorarsi ulteriormente.


Per quanto riguarda la carta dei vini che cosa proponete?
Noi proponiamo nel nostro menù solo vini italiani e Franciacorta. Non proponiamo altri vini e neanche per esempio Champagne francesi. Li importiamo direttamente dall’Italia da fornitori in loco.


Qual è il segreto del successo della cucina italiana all’estero?
All’estero credo che abbia molto successo perché è molto variegata come cucina; puoi mangiare italiano tutti i giorni ma non mangiare mai le stesse cose. Mentre quando provi altre cucine, quella giapponese o tedesca risultano meno variegate e più pesanti. Anche ovviamente anche le materie prime sono importanti

Che consiglio darebbe a qualcuno che vorrebbe aprire un’attività all’estero?
Il mio consiglio è di essere molto flessibili, di fare questo lavoro con passione e metterci tutto sé stesso. Bisogna inoltre essere spontanei e genuini soprattutto quando si è a contatto con il pubblico, con i clienti. Non bisogna soprattutto portare i propri problemi personali sul posto di lavoro; ma questo è un consiglio che va bene in qualunque campo.

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Ultima domanda, principalmente una curiosità. perché il nome “Modesto’s”?
Noi siamo aperti da 8 anni ma prima di noi nei 5 anni precedenti la gestione è cambiata ben 6 volte. Perciò la clientela, principalmente residenziale, pensava che fosse solo un posto per ricchi e così ho pensato di chiamarlo “Modesto” per ricordare che invece non siamo così cari come pensavano. Poi qui c’è la moda di mettere la “s” nei nomi dei ristoranti e allora l’ho aggiunta anche io.


ID Anticontraffazione: 19162Federico Parodi


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news Azienda Tartufi Alessandro Rossi, il regno del tartufo di qualità tutto l’anno   Nelle Marche, precisamente nella zona di Piobbico e della Valle del Candigliano considerata la culla del Tartufo in Italia, si trova l’azienda Tartufi di Alessandro Rossi. Qui è possibile acquistare varie tipologie di tartufo. Da quello bianco al nero pregiato, dal tartufo estivo al tartufo bianchetto, Alessandro Rossi seleziona i migliori tartufi  e li esporta in tutto il mondo anche sotto forma di prodotti derivati, collaborando con i migliori chef Italiani.
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news Pasticceria Giovanni Pina, un’arte pasticcera in cui la tradizione si fonde alla creatività   La pasticceria storica Giovanni Pina è nata nel cuore di Trescore Balneario (Bergamo) circa 100 anni fa. Di fatti l’arte pasticcera della famiglia Pina è intramontabile e si tramanda di generazione in generazione. La Pasticceria Pina è nota per essere il luogo ideale per concedersi un’emozione o un sogno gustando una vasta selezione di dolci che spaziano dalla pasticcera secca a quella fresca. Ad arricchire le specialità vi sono tante torte e semifreddi preziosi per ogni tipo di occasione. Alla base di queste specialità vi sono ingredienti di alta qualità selezionati personalmente da Giovanni Pina che è sempre molto attento ad offrire alla sua clientela solo qualità e genuinità. Le sue creazioni sono frutto del suo costante studio. La sua attività di ricerca dell’equilibrio di gusti, fragranze e cremosità rende le sue specialità qualcosa di unico e speciale.  Giovanni Pina infatti non smette mai di mettersi in gioco in questo settore che gli consente di esprimere al meglio la sua creatività e la sua verve artistica. In questi anni è stato autore di interessanti pubblicazioni di settore. È noto per essere il fondatore dell’Accademia Maestri Pasticceri italiani e non smette mai di dispensare consigli a chi vuole intraprendere il suo stesso lavoro. In questa intervista emerge la dedizione, l’entusiasmo e la passione con le quali ogni giorno svolge questo lavoro.