Foto
 

Com’è nata l’idea di diffondere la cucina italiana in Danimarca? Ci racconti un po’ la sua storia di ristoratore italiano all’estero….

Sono originario siciliano e sono sempre stato un appassionato delle tradizioni culinarie della mia terra d’origine. Dopo aver svolto un’esperienza nel campo della ristorazione all’estero, mi sono letteralmente innamorato di questo lavoro. Successivamente al periodo significativo di gavetta ho deciso di prendere in gestione questo ristorante qui in questa cittadina di circa seimila abitanti. È l’unico autentico ristorante italiano presente in questa zona. Questo sogno, che ho sempre avuto nel cassetto, è divenuto realtà nel primo marzo 2020 e mi sta donando tante belle soddisfazioni.


Lei ha preso in gestione questo ristorante due anni fa, in un periodo segnato dalla pandemia. Cosa le ha insegnato questo determinato periodo storico difficile?

Come dice lei è stato un anno difficile ma non ci siamo demoralizzati. Abbiamo avuto l’idea di dar vita ad un servizio delivery e driving di qualità che è stato molto apprezzato dalla gente della zona. In questa maniera la gente non ha rinunciato a mangiare una gustosa pizza durante la pandemia. In questo periodo particolare ci siamo riscoperti resilienti e più creativi di quanto credevamo.


Che tipo di pizza possiamo gustare presso il Ristorante Pavarotti?

Una pizza napoletana di qualità che ho imparato a preparare grazie alle mie esperienze in ristoranti italiani all’estero gestiti da veri napoletani. È stata anche premiata come miglior pizza del sud della Danimarca nel 2021.

Foto
 


Foto
 

Oltre alla pizza quali sono le specialità che dobbiamo assolutamente assaggiare presso il Ristorante Pavarotti?

Da noi si possono gustare degli antipasti gustosi con alla base salumi e formaggi importati direttamente dall’Italia. Molto amato è il carpaccio di Angus. Imperdibili sono i tagliolini al nero di seppia serviti con crema di piselli. Consiglio vivamente di gustare i cannelloni con mortadella e pistacchio. Richiesti sono anche gli hamburger e poi naturalmente le pizze che vanno sempre, in ogni stagione dell’anno.


Qual è la parte che ama di questo lavoro?

È constatare la buona riuscita del servizio, vedere il cliente soddisfatto che prenota il tavolo per il giorno dopo. Sono queste piccole soddisfazioni che ci motivano ad andare avanti e che ci fanno capire che la nostra proposta è interessante considerando questa zona in cui la ristorazione italiana è poco diffusa.

Per lei cosa significa cucinare?

È un’attività altamente creativa e piacevole che mi fa sentire in famiglia. Per me significa dimostrare il mio affetto nei confronti degli altri, ossia prendermi cura dei miei clienti offrendo l’alta qualità dei prodotti Made in Italy. In questa attività ci metto tanta dedizione, impegno e passione. Sono uno chef molto creativo a cui piace sorprendere continuamente i propri clienti con sperimentazioni e novità per far apprendere loro le nostre tradizioni culinarie.


In questa epoca dominata dai social media, per lei quarto è importante l’estetica di un piatto?

È un aspetto importantissimo. L’impiattamento non è da sottovalutare. Ci teniamo all’estetica in maniera equilibrata. Abbiamo determinati standard di presentazione da rispettare e che riscuotono tanto successo. Ogni piatto è curato nei minimi dettagli.

Foto
 


Foto
 

Che tipo di ambiente e atmosfera troviamo presso il Ristorante Pavarotti?

Il nostro ristorante si trova in una struttura antica. Esiste da circa trent’anni. Ha un tetto di legno caratteristico. All’interno si respira un’atmosfera vintage che richiama quella di una trattoria italiana. Io e il mio staff siamo tutti siciliani, quindi in esso si respira la vera italianità fatta di cordialità, gentilezza e passione per ciò che si svolge.


Un consiglio che darebbe ad un giovane che vuole intraprendere una carriera nel settore della ristorazione italiana all’estero…

Fare ciò che si sente di fare ascoltando il meno possibile i consigli degli altri. Non spaventarsi mai davanti alle prime difficoltà. Non mollare mai nemmeno nei periodi difficili. Essere perseveranti. Prima o poi i risultati arrivano. Fa tanto credere in sé stessi in questo lavoro.


ID Anticontraffazione: 18325Mariangela Cutrone


Foto
notizie "Maccheroni d’Autore", emozioni e fornelli s'infiammano verso il rush finale Il contest dove ciò che conta è l’anima di chi cucina
Foto
notizie Niccolò e Franco Morreale – Pizzeria Napoli, una tradizione quarantennale per l’autentica arte della pizza   La tradizione della Pizzeria Napoli della famiglia Morreale affonda le sue radici nel 1966 dopo che il siciliano Antonio Morreale con moglie e figli si traferì all’estero per diffondere il suo autentico amore per l’arte della pizza. Da allora le sue successive tre generazioni si dedicano con passione e amore a questa tradizione di famiglia in Francia, precisamente nella città di Lione. Di fatti da quarant’anni la Pizzeria Napoli di Niccolò e Franco Morreale è una vera e propria istituzione in questa cittadina francese dove sin dai primi anni della sua esistenza ha subito riscosso tanto successo. Il merito è da rintracciare nella qualità e nella genuinità degli ingredienti Made in Italy e delle ricette di famiglia che custodiscono segreti che si tramandano di generazione e generazione. Presso la Pizzeria Napoli della famiglia Morreale si respira la convivialità tipica di noi italiani. Oltre a gustare una pizza degna di nota potrete avventurarvi nella scelta di specialità culinarie che fanno la differenza e che sono in grado di soddisfare qualsiasi palato. La famiglia Morreale è davvero innamorata del proprio lavoro e lo svolge quotidianamente con dedizione e professionalità curando nel dettaglio ogni gustoso piatto di cui è difficile non innamorarsene. Ce lo racconta Franco Morreale in questa esclusiva intervista nella quale dispensa dei preziosi consigli a chi vuole intraprendere una carriera in questo settore in cui non si smette mai di mettersi in gioco.
Foto
notizie Il Giramondo: cibarsi quotidianamente di innovazione, sperimentazione e creatività A Parigi, in rue De Grenelle, vi è un posto speciale chiamato “Il Giramondo” in cui l’arte culinaria italiana è diventata un’istituzione. Da circa, venticinque anni il signor Giuseppe Termini, di origini siciliane, lavora nell’ambito della ristorazione con amore e professionalità. Il Giramondo è nato dall’incontro con la giapponese Seiko con la quale Giuseppe crea quotidianamente nuove ricette, gustose e innovative. Il Giramondo è un ristorante e traiteur in cui Giuseppe e Seiko dal 2008 fondono insieme le loro culture creando piatti inimitabili. Ala base di essi vi è l’attenta selezione di prodotti genuini e di qualità e una creatività inedita che intriga letteralmente il cliente. Presso il Giramondo si respira un’aria familiare e artistica. Il ristorante caldo e accogliente sembra una capanna al mare elegante. La combinazione di legno bianco e pareti in pietra, su cui sono esposte le foto in bianco e nero, dona luminosità all’ambiente. I tavoli in legno grezzo, i lampadari in ottone e le decorazioni regalano un autentico e apprezzato tocco di modernità.
Foto
notizie Lo chef Roberto Lavia: la “creatività” italiana in tutte sue salse Dopo un lungo periodo in giro per il mondo, lo chef italiano Roberto Lavia, circa tre anni fa, ha deciso di aprire il suo primo ristorante, il Ristopizza Junior, in Polonia.