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Com’è nata l’idea di aprire un’attività in spagna?
Io sono metà spagnolo e metà italiano perciò ho sempre avuto una minima conoscenza del mercato locale e delle necessità del mercato gastronomico. Dopo aver analizzato tali necessità ho deciso tre anni fa di aprire un locale di cucina italiana.


Che tipo di cucina offrite all’interno del vostro locale?
Noi offriamo una cucina principalmente italiana con un grande accento sulla cucina siciliana in particolare della cucina dell’isola di Pantelleria. Cerchiamo di proporre i “must” di questa cucina che qui in Spagna si fanno fatica a trovare: tanto pesce crudo per esempio.


Quali sono i vostri piatti forte del menù?
I carpacci sono molto richiesti dalla nostra clientela. Abbiamo diversi tipi di carpacci: carpaccio di branzino, di gambero rosso. Poi abbiamo piatti particolari che derivano proprio dalla tradizione come la caponata siciliana, abbiamo anche un dolce che puoi trovare solo a Pantelleria che si chiama Bacio Pantesco. Inoltre, abbiamo delle paste che in Spagna cono molto meno comuni: per esempio un tagliolino al ragù di rombo.


Le materie prime dove le reperite?
Molte delle nostre materie prime le facciamo arrivare direttamente dalla Sicilia e da Pantelleria. Pensiamo per esempio ai capperi di Pantelleria, l’origano o il miele di mosto d’uva. Poi per quanto riguarda il resto lavoriamo con il fresco locale. Essendo nel Mediterraneo si trovano comunque prodotti di qualità.

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Per quanto riguarda la carta dei vini cosa proponete?
I vini della casa provengono sempre dalla Sicilia e da Pantelleria. Lavoriamo molto con l’azienda Donnafugata e siamo concentrati sui vini Siciliani appunto senza togliere al resto. Noi abbiamo circa 200 bottiglie con vini provenienti anche dalla Francia e dalla Spagna.


Vedo che il vostro locale è molto curato.
L’idea è sempre stata quella di fare un ristorante di livello alto basato sulla decorazione, sulla tradizione di Pantelleria. Perciò abbiamo tanta pietra vulcanica, sul micro cemento color pietra, marrone… questo è stato possibile grazie al nostro socio che è un designer di Milano conosciuto a Pantelleria. Il bancone del bar per esempio è composto da mattonelle di Pantelleria vecchie di 80 anni. Richiamiamo anche una tradizione araba che è molto presente in Sicilia e nel sud Italia.


Usate i social per la promozione della vostra attività?
Beh diciamo che hanno aiutato ma dopo tre anni abbiamo creato una nostra clientela anche di alto livello. Noi siamo stati un po’ i primi ad offrire un certo tipo di cucina tradizionale ma di alto livello che andasse oltre al concetto di trattoria italiana. Io ho sempre avuto la possibilità di lavorare in grandi gruppi aziendali del settore alberghiero per esempio e tutta l’esperienza mi ha portato a lavorare principalmente con gli stranieri, con i turisti. Siamo primi come ristorante sulle maggiori piattaforme di ristorazione.


Qual è la parte migliore del suo lavoro?
Beh sono 10 anni che lavoro in questo ambito, io vengo dal campo economico ma ho sempre avuto la passione per la cucina e la gastronomia, questo lavoro non lo fai se non per passione. Sono sempre stato una persona accogliente a cui piace condividere la buona cucina e la propria cucina. Cerchiamo di offrire tutto questo ai nostri clienti: farli sentire a casa, offrire un ottimo servizio a tutto tondo.


Progetti per il futuro?
Sì avremmo altri progetti ma ancora in stato embrionale. L’idea sarebbe di espandere la nostra idea di cucina in giro per il mondo.

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ID Anticontraffazione: 18871Giorgia Maltecca
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notizie Casa Leonardo di Massimo Davì, quando la tradizione si sposa con la sperimentazione   Nella cittadina tedesca di Moers, accanto al parco del Moerser Schloß è ubicato il ristorante Casa Leonardo di Massimo Davì, un locale dall’ambiente suggestivo in cui pranzare o cenare diventa un’esperienza davvero memorabile. Da ventiquattro anni circa Casa Leonardo riscuote tanto successo sia per la bontà dei piatti che è possibile gustare sia per la sua atmosfera conviviale nella quale regna sovrana l’umiltà, la gentilezza e la convivialità di Massimo Davì. Quest’ultimo non si ritiene “uno chef” ma un grande “sperimentatore dell’arte culinaria italiana”. Dopo significative esperienze nell’ambito della ristorazione in Europa e negli Stati Uniti, Massimo ha voluto concretizzare il suo sogno di aprire un proprio ristorante in cui poter dedicarsi alla sua arte, quella di cucinare ogni giorno piatti prelibati con l’intento di far conoscere la vera e autentica tradizione culinaria italiana al popolo tedesco e non solo. Alla base dei suoi piatti creativi vi è una selezione minuziosa di ingredienti freschi e genuini provenienti direttamente dall’Italia in grado di donare un sapore inimitabile. L’arte culinaria di Massimo Davì è in grado di soddisfare qualsiasi tipo di palato perché non smette mai di confrontarsi con la sua vasta clientela e imparare tanto da questo confronto costruttivo. Ce lo racconta con tanto entusiasmo in questa esclusiva intervista dalla quale trasuda tanto amore per il suo lavoro di chef e ristoratore italiano all’estero.
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notizie Il Vero Siciliano passione italiana in Danimarca