Mariveis, meraviglie e passione
Colori pastello e forme sinuose: la femminilita’ nella sua essenza. Gli intrecci di filo di seta, perle, passamanerie e pietre dure diVeronica Frenciasono una delizia del mondo del gioiello. Mariveis (che nasce dal friulanoMarivee) significa meraviglia, e’ questo il nome che Veronica ha scelto per la sua attivita’ di design tessile.
Le sue creazioni appartengono alla categoria del gioiello artistico: si tratta di piccole opere d’arte da portare all’orecchio, al collo oppure applicate su tessuti, borse e abiti.
Dalla redazione della REI le abbiamo rivolto alcune domande per saperne di più sui suoi gioielli e scoprire l’origine del suo estro creativo.
Q ual e’ la storia della sua attivita’ e come e’ nata?
Ho frequentato le scuole d’arte e ho da sempre avuto la passione per il tessuto e i gioielli. Poi mi sono avvicinata al mondo del gioiello contemporaneo e ho scoperto varie tecniche di utilizzo del ricamo con le quali ho iniziato un po’ per gioco a sperimentare varie composizioni che hanno suscitato l’interesse di molti miei clienti.
Mi ritengo una designer perche’ oltre alla creazione del gioiello, mi interessa la sua utilizzazione come capo applicato a calzature, abbigliamento, arredamento.
Per me questo lavoro e’ una grande passione e mi piacerebbe poter crescere e collaborare con case di moda, calzaturifici e altre aziende interessate come me al capo di design applicato.
Qual e’ la sua ispirazione?
Mi ispiro alle meraviglie che ci sono nel territorio italiano, siano esse inerenti a periodi storico-artistici di un certo rilievo o contesti culturali popolari; basta scavare un po’ indietro nel tempo e si trovano cose fantastiche dallequali prendere spunto.
Per esempio, riguardo la mia ultima collezione mi sono ispirata allo stile Barocco, del quale il nostro paese e’ ricchissimo: ho ripreso le sue forme complesse ed elaborate, e gli equilibri compositivi che generano effetti pittorici. Principalmente, pero’, la creativita’ e’ una cosa che si ha dentro.
Che materie prime utilizza?
I miei gioielli sono tutti pezzi unici. Ne disegno e produco circa 50 all’anno utilizzando passamanerie in seta, pizzi, pelle, lana e scarti di lavorazione tessile di diversa provenienza; talvolta, addirittura, articoli dimenticati in magazzino da grossisti di merceria che prendono nuova vita nelle mie mani.
Inoltre, con le mie ultime collezioni ho voluto esplorare il mondo del ricamo artistico disegnando gioielli alquanto complessi con perle e pietre dure.
Qual e’ il gioiello che ha riscosso più successo?
Le mie ultime due linee sono piaciute molto: la linea perla barocca, e quella ispirata al periodo degli anni ’30 e allo stile Liberty, “Metamorfosi”.