pizza-tossica

Domenica 5 ottobre i telespettatori che su Rai 3 assisteranno come di consueto alla prima stagionale del programma Report dovranno reggersi ben saldi, perché a un certo punto potrebbero fare un grosso balzo sulla sedia!

Quello che li attende, stando all’anteprima visionabile suwww.corriere.it/inchieste/reportime/societa/pizza-napoletana-idrocarburi/ad17116e-47f2-11e4-85be-0ddddac1a56f.shtml, è un servizio in cui verrà denunciata ai quattro venti la pericolosità derivata dal fumo nero generato durante la cottura della pizza , che dalla cupola del forno può andare a depositarsi sull’alimento prima della sua consumazione.

Nel video, complice un sapiente montaggio di testimonianze – forse un po’ ingenue – raccolte da pizzaioli colti alla sprovvista dalle telecamere durante il loro lavoro, se ne vedono e sentono di tutti i colori: piani di cottura letteralmente incatramati da nubi di fumo e farina carbonizzata, titolari che vengono raffigurati come allergici alle regole base del mondo dell’igiene, spazzoloni mocio che dopo la strizzatura in acqua la trasformano in una sorta di raccapricciante e torbido petrolio… e poi la chicca finale: uno stimatoecotossicologoche, tessendo un gradevole paragone, mette in relazione la crosticina bruciacchiata della pizza con le stesse sostanze chimiche “che si respirano in autostrada mettendosi dietro a un camion” .

ripresa_report(fonte dell’immagine: www.corriere.it)

Fermo restando che è normale che un po’ di farina si trasferisca dalla pala al piano di cottura, e che è universalmente arcinoto – e non serve scomodare i massimi luminari della scienza – che le sostanze nutritive (amidi, proteine, etc) sottoposte ad elevate temperature possono degradarsi in composti potenzialmente nocivi se ingeriti ad alte dosi, c’è da domandarsi il perché di tutto quest’ immotivato e repentino accanimento .

Se d’ora in avanti dovesse malauguratamente propagarsi la “pizza-fobia” , allora, per rigor di logica, l’intera popolazione dovrebbe smettere di botto di cucinarsi la carne alla brace e rinunciare alla croccantezza del fritto.
E ora chi di noi andrà a dire alla nonna che, dietro alle fragranti torte che ci sfornava da bambini, oggi abbiamo scoperto celarsi un diabolico e programmato tentativo d’ avvelenamento ai nostri danni?
Mettendosi così le cose, anche la soluzione di nutrirci di soli vegetali crudi è da scartare, in quanto pure quelli, ahimè, non sono esenti dall’inquinamento ambientale globale.
A questo punto l’unica alternativa rimanente è convertirci in massa al cibo in pillole…
Orrore! Ve l’immaginate la pizza liofilizzata ?

Se l’inchiesta di domenica, titolata “Pizza napoletana agli idrocarburi?” , dovesse ricalcare lo stile della video-anteprima, c’è da temere che nel corso della trasmissione Tv l’emblema per antonomasia del gusto e della qualità Made in Italy venga messo alla gogna per mezzo di argomentazioni senz’altro opinabili.
Del resto è accaduto spesso che, dietro un’apparente autorevolezza scientifica, talvolta si nascondesse l’espressione di un giornalismo povero e opportunista, che pur di accaparrarsi visibilità, non esitava a sollevare sterili polveroni e gridare allo scandalo.

Eccellenze Italiane , anche nel rispetto del duro lavoro quotidiano sostenuto dalla categoria dei pizzaioli, prende decisamente le distanze da questo attacco frontale e di sabotaggio a uno dei simboli storici e culturali che hanno reso grande nel mondo il nome della gastronomia italiana.

La prossima settimana, quando avremo assistito al programma andato in onda su Rai 3, anche noi vorremmo dire la nostra presentando un servizio di approfondimento scientifico-nutrizionale che stiamo completando per l’occasione.

Continuate a seguirci!
Redazione Eccellenze Italiane

 

Foto
notizie La Cucina di Bruno, la voglia di sperimentare piatti non convenzionali dello chef Bruno Bernardini in Belgio   Se siete in Belgio e avete voglia di mangiare piatti originali e gustosi il Ristorante La Cucina di Bruno, nella cittadina di Ganshoren, fa al caso vostro. In un ambiente cordiale, familiare e gioviale potrete gustare le creazioni dello chef Bruno Bernardini che ama sperimentare la combinazione di ingredienti sempre nuovi per creare ricette innovative e altamente fantasiose. L’obiettivo dello chef Bruno è infatti quello di offrire ai clienti un menù in continua evoluzione per non annoiare mai. “L’effetto sorpresa” è garantito grazie anche ad un’abilità nel presentare in maniera creativa la pietanza che andrete a gustare. Le capacità e le competenze di Bruno sono frutto di un’esperienza pregressa in questo settore e nascono dalla voglia di non fermarsi mai nel far conoscere al popolo belga una cucina italiana originale e innovativa. Lo chef Bruno è conosciuto per andare oltre gli stereotipi che aleggiano attorno alla ristorazione italiana all’estero. Ce ne parla in questa esclusiva intervista che è fonte di ispirazione per chi vuole intraprendere la sua stessa carriera e promuovere l’autentico ed eccellente Made in Italy all’estero.
Foto
notizie La Casa del Vino, il culto del vino di alta qualità dall’Abruzzo in Germania   La Casa del Vino in Germania nasce circa due anni fa durante il primo lockdown grazie alla passione del signor Nicolino per l’autentico culto del vino italiano. Perito agrario e di origini abruzzesi, Nicolino ha scelto delle piccole cantine vinicole abruzzesi di cui segue l’iter evolutivo del suo prodotto con tanta minuzia e professionalità. La carta dei vini de La Casa del Vino è in grado di offrire una grande varietà di vini di alta qualità a prezzi accessibili per tutti. Sono tutte etichette rinomate che valorizzano il processo di produzione naturale di questo prodotto che all’estero sta riscuotendo tanto successo. Per qualsiasi consiglio sulla scelta del vino che ben si accosta al cibo che si vuole gustare o in base alle proprie particolari preferenze, Nicolino è sempre disposto a fornire consigli, informazioni dettagliate e aneddoti sulle sue etichette. Alla base del suo lavoro ci sono ampie conoscenze in materia e una forte passione per il settore enogastronomico che lo ha sempre motivato ad investire tempo ed energie in questo settore in grado di offrire tante soddisfazioni. Ce ne parla in questa esclusiva intervista.
Foto
notizie Osteria Da Ralph di Nicola Di Giacomo: esperienza e massima professionalità al servizio del cliente Dopo aver girato per il mondo e aver creato il ricco bagaglio di esperienze nell’ambito della ristorazione, Il signor Nicola Di Giacomo è giunto nella cittadina di Almerimar in Andalusia (Spagna), per creare il suo ristorante italiano dal nome Osteria Da Ralph. In un ambiente confortevole, minimale e al tempo stesso familiare, è possibile esplorare i sapori italiani di pietanze tradizionali come pizza, spaghetti alla carbonara, pesto alla genovese, ragù alla bolognese e pasta fresca ripiena di ortaggi di stagione, tartufo e carne selezionata. Ogni mese il signor Nicola Di Giacomo in persona, si reca in Italia per ricercare il meglio dei prodotti autentici italiani e il vino di qualità al fine di offrire il meglio alla sua numerosa clientela.
Foto
notizie Dai Paesani a Tokyo: la ventricina abruzzese alla conquista del Giappone Grinta, determinazione e nostalgia di casa: così Giuseppe Sabatino ha ritrovato i sapori dell’Abruzzo e li ha fatti conoscere ai gourmet del Sol Levante nella sua trattoria