Sono state presentate oggi alla stampa, presso la Camera di Commercio di Matera le canddature di tre caratteristiche lavorazioni artigianali: la cartapesta con riferimento alle tecniche di costruzione del Carro trionfale del 2 luglio, la lavorazione della ceramica del maestro ceramista Tommaso Niglio e i fornai del forno a legna del pane grande di Matera con i timbri del pane in legno e ceramica.

L’occasione era la presentazione di un lavoro congiunto tra la Confederazione dell’artigianato (Cna) della provincia di Matera e la Camera di Commercio, per l’inserimento di queste lavorazioni nell’elenco del “Patrimonio culturale immateriale” tutelato dall’Unesco.

I mestieri – ha spiegato Leo Montemurro – incidono direttamente sulla valorizzazione del territorio e sull’attività che la Cna porta avanti da tempo. Da almeno 15 anni l’agenda regionale ignora un settore come quello dell’artigianato che rappresenta 12 mila imprese in tutta la regione lucana.
Il cantiere della cartapesta è stato per lunghi anni alimentato dalle associazioni di categoria e in particolare dalla Cna. Infatti è stata più volte segnalata l’esigenza di diversificare la produzione per conservare la tradizione, portando avanti un processo che appartiene al territorio. Del resto, la riqualificazione della piazzetta del carro trionfale ha rappresentato un momento importante per salvaguardare e valorizzare un’antica tradizione del Sud.
Luca Iaia, presidente nazionale di Cna artistico e tradizionale ha sottolineato che due terzi del patrimonio cuturale mondiale si trova in Italia e che l’Italia spende solo lo 0,6% dei fondi per un settore, come quello del turismo che è la prima industria italiana. L’artigianato – ha aggiunto – rappresenta un importante segmento nel quale il 98,9% del totale è rappresentato proprio dalle micro imprese.
In questo senso l’Unesco può essere una leva importante e l’iniziativa di Matera può rappresentare un prototipo per altre candidature. Fondamentale il ruolo degli artigiani, anche secondo Emanuele Mancini, presidente della Cna artistico e tradizionale di Basilicata che ha sottolineato quanto sia importante coinvolgere questo comparto e riconoscergli il compito importante che svolge per lo sviluppo del territorio.
Le iniziative fin qui presentate potrebbero coinvolgere anche artisti della cartapesta del Materano (rari, in verità). Le maschere dell’alianese Nicola Toce esposte di recente nella Mediateca (la mostra ha avuto un grande successo anche in Spagna) sono la dimostrazione che ci sono buoni margini per investire in progetti e occasioni promozionali che abbiano il nostro territorio come punto di riferimento.
EccellenzeItaliane.com

Foto
news Scrima Food 100% Italien Food, quando il Made in Italy diventa una garanzia di successo   L’azienda Scrima Food 100% Italien Food in Francia è nata dalla professionalità e dalla passione autentica di Vincenzo Scrima per l’autentico Made in Italy, garanzia di successo nel mondo. Questa azienda molto affermata nell’ambito gastronomico si occupa di rifornire i più importanti ristoratori italiani in Francia e Svizzera di prodotti di alta qualità che consentono di preparare loro piatti gustosi e degni di nota. Principalmente l’azienda rifornisce la catena di ristoranti Il Vesuvio che sono stati creati dallo stesso Vincenzo Scrima a partire dal 1995. La sua esperienza di ristoratore italiano all’estero è esemplare gli ha consentito di mettersi sempre in gioco anche nei periodi di difficoltà. La Scrima Food è in continua evoluzione. Al suo interno comprende un’accademia della pizza e un laboratorio di pasta fresca. Ciò che la differenzia nel settore è la competenza, la serietà e l’alta qualità che è tanto apprezzata dalla sua vasta clientela. Sono questi dei fattori di successo importanti per chi vuole affermare una carriera di ristoratore italiano all’estero perché bisogna differenziarsi in qualità e bisogna trasmettere l’autenticità di ciò che offriamo con amore e passione illimitate. Ce lo racconta Vincenzo Scrima in questa esclusiva intervista nella quale dispensa utili consigli a chi vuole intraprendere il suo stesso percorso professionale.
Foto
news Zibirù Una parentesi italiana nella movida di Bali
Foto
news Pizzeria Margherita 1889: quando la panificazione è un atto d’amore La pizza è forse il piatto che più rappresenta il nostro Paese all’estero. Ma non tutti la sanno fare bene come Simone, il proprietario della Pizzeria Margherita. Il locale cerca di innovare le classiche pizze proponendo variazioni più sofisticate cercando anche di proporre i piatti italiani all’interno delle sue creazioni. Simone, oltre ad occuparsi della pizzeria sfornando deliziose pizze, offre corsi di formazione sulla panificazione diffondendo l’arte della pizza in tutto il mondo. Per lui è una missione in quanto sempre più innamorato di questo mondo. Simone ci racconta di più riguardo il suo amore per la panificazione in questa intervista.