Foto
 

Com’è nata l’idea di promuovere il Made in Italy attraverso il suo ristorante in Belgio?

Dopo anni di lavoro nell’ambito della ristorazione italiana all’estero, avevo voglia di mettermi in gioco e soprattutto gestire un ristorante tutto mio. Il mio obiettivo con La Cucina di Bruno è diffondere il meglio del Made in Italy cercando di differenziarmi da ciò che gli altri ristoratori propinano all’estero.

Come potremmo definire la cucina del suo ristorante?

Non ho un menù fisso. Ogni giorno creo piatti nuovi ispirati dalla mia fantasia e dalla mia esperienza in questo settore. Il mio obiettivo è quello di non annoiare mai il cliente e cercare di stupirlo continuamente. Per me cucinare è un’arte grazie alla quale creo nuove combinazioni e accostamenti. Mi piace rivisitare i piatti tradizionali con originalità. I miei piatti non si trovano da nessuna parte se non nel mio ristorante.

Quanto conta l’estetica nella presentazione di un piatto alla clientela?

Se la esprimessi in percentuale, direi rappresenta il 50%. E naturalmente il gusto deve fare la sua parte.

Come si orienta nella progettazione dei suoi piatti originali?

Faccio continue prove ed esperimenti lasciandomi guidare sia dai miei gusti che dall’esperienza. Mi piace successivamente sentire cosa ne pensano i clienti. Cucinare è un atto alchemico e richiede molta creatività e immaginazione e voglia di sperimentare ricette sempre nuove.

Foto
Foto
 

In base alla sua esperienza, secondo lei qual è la chiave del successo della cucina italiana all’estero?

In se stessa. La gente si innamora letteralmente della nostra cucina perché è genuina, creativa, gustosa. Ha alla base prodotti eccellenti che ci rappresentano ovunque.

Personalmente a quali prodotti italiani non rinuncerebbe mai?

I prodotti che sono alla base dei miei piatti sono tutti Made in Italy. Non potrei fare a meno del tartufo toscano, dell’olio d’oliva, della pasta, della mozzarella, dei pomodori, dei salumi come il culatello, il prosciutto crudo e dei formaggi come il pecorino sardo. Fanno letteralmente la differenza.

Che tipo di atmosfera troviamo presso La Cucina di Bruno?

Da noi si respira un’atmosfera familiare e conviviale. I nostri clienti si sentono a casa loro quando vengono a mangiare nel mio ristorante. Apprezzano la simpatia mia e del mio staff. Solitamente la gente quando va a mangiare fuori sente il bisogno di sentirsi accolta con giovialità per distrarsi dalla routine quotidiana.

La parte più bella del suo lavoro…

Vedere i clienti entusiasti e soddisfatti di ciò che preparo loro con tanta dedizione e quasi pignoleria. Infatti io sono perfezionista in quello che faccio. Vedere il cliente soddisfatto mi motiva ad andare avanti in questo lavoro a cui tengo tanto.

Foto
 
Foto
 

Un consiglio che darebbe ad un giovane chef…

Per primo ascoltare tutti. Bisogna apprendere tutto e successivamente decidere come impostare la propria cucina. Mai smettere di mettersi in gioco e sperimentare. Bisogna avere sempre le antenne ritte su ogni novità. Questo è un settore in cui non si finisce mai di imparare. Inoltre bisogna andare sempre avanti e non smettere mai di creare e fare nuove esperienze. Questa è “la mia idea” di chef.

In base alla sua esperienza all’estero, quali sono le maggiori difficoltà che un ristoratore italiano può riscontare in Belgio?

Non essere capiti perché la gente si aspetta da noi italiani i soliti e stereotipati piatti. Bisogna farsi conoscere e stringere i denti sempre al fine di creare una buona clientela, di un certo livello. Ci vuole tempo e pazienza.

ID Anticontraffazione: 13606Mariangela Cutrone


Foto
news Pizz’Kottò di Tiziano Scianamè e Gilda Galione, il regno della vera pizza italiana in Francia   A Menton in una delle più belle cittadine della riviera sud – est della Francia, dopo tante esperienze pregresse nell’ambito della ristorazione, Tiziano Scianamè e Gilda Galione hanno deciso di aprire il Pizz’Kottò, una pizzeria che diffonde l’autentico Made in Italy grazie ad una pizza gustosa e di qualità e ai principali piatti della cucina italiana
Foto
news Al via il Festival del cinema di Venezia Ecco i titoli più attesi.
Foto
news La Sicilia in Bocca, quando la tradizione siciliana conquista il popolo francese   La Sicilia in Bocca, nella cittadina francese di Soisy Sur Seine, è il luogo ideale in cui intraprendere un vero e proprio viaggio culinario tra le autentiche specialità italiane dal gusto mediterraneo con alla base materie prime di alta qualità. Gestito da veri siciliani, quando varcherete la soglia di questo ristorante vi troverete accolti da tanta cordialità e da uno staff che col sorriso sulle labbra vi guiderà alla scoperta di un menù in grado di soddisfare qualsiasi tipo di palato. Ogni settimana scoprirete specialità siciliane nuove e gustose. Ogni piatto è curato nei minimi dettagli e si rifà a quella tradizione intramontabile fatta di ricette uniche nel loro genere che ricordano la cucina delle nostre nonne e che riscuotono tanto successo sempre e ovunque. Mangiare in questo ristorante significa innamorarsi letteralmente di queste tradizioni e sentirsi parte di una famiglia italiana. Il segreto del successo di questo ristorante risiede non solo nelle prelibatezze che è in grado di offrire ma anche e soprattutto in quel “fattore umano” in cui Elisa e tutto lo staff de La Sicilia in Bocca investe ogni giorno e che motiva ad andare avanti in questo settore nonostante le difficoltà e l’agguerrita concorrenza. Ne parliamo con Elisa in questa esclusiva intervista.
Foto
news Ristorante Pizzeria Al Caminetto: dove la tradizione della cucina italiana non tramonterà mai Il Ristorante Pizzeria Al caminetto è situato nel centro di Vienna. È uno dei luoghi in cui la tradizionale cucina italiana in Austria non tramonterà mai. Tutto merito della professionalità e convivialità di Mario Collot.