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CATEGORY: FOTOCOMPOSIZIONESei il proprietario? Richiedi l'ID anticontraffazione! Certifica che la tua Azienda è in possesso dei requisiti richiesti per l’inserimento in Eccellenze Italiane e richiedere l’erogazione di un ID Anticontraffazione, che sarà impresso sul certificato e sulla vetrofania che provvederemo a consegnarti e potrai poi esporre al pubblico.
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stileRistorante stellato Michelin nel cuore del Chianti
Perché la Bottega del 30?
da una storia di paese nasce il nostro nome
A Villa a Sesta, viveva un coppia, che aveva una vecchia bottega di paese. Il Marito, ogni mese, passava di borghetto in borghetto per vendere la propria merce. La persone, vedendo arrivare l’ambulante con il suo furgone, esclamavano: ” è arrivato il Trenta del mese”, che diventò il soprannome dell’ambulante. Andare alla Bottega del 30, vuole dire andare a Villa a Sesta.
La nostra Storia in un Libro
In un attimo alla finestra
Sul finire degli anni ’80, durante la ricerca di una casa dove vivere, Hélène Stoquelet e Franco Camelia, arrivano a Villa a Sesta, un piccolo Borgo di case nella zona del Chianti senese, ormai svuotato dall’industrializzazione e dalla conseguente fuga dalle campagne…
Guida Michelin Premio speciale 2019
Una riuscita contrapposizione tra epoche a valicare gli orizzonti dei prodotti sostenuta da freschezza, creatività, sapori equilibrati ed ingredienti di prima scelta. Valori imprescindibili per arrivare al premio Qualità nel Tempo offerto da Eberhard a La Bottega del 30 situata nel borgo di Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena. Risorsa attorniata dai nobili vigneti del Chianti gestita in modo impeccabile e minuzioso da tre decadi da Hélène Stoquelet e brillante stella MICHELIN dal dal 1997 al 2022.
Particolare soddisfazione per Hélène Stoquelet proprietaria del ristorante La Bottega del 30, aperto nel 1987 nel piccolo borgo di Villa a Sesta che ha ottenuto il premio Qualità nel Tempo…
CHI SONO
Un visionario, un istintivo, un uomo in continuo divenire per il quale, l’arrivo, altro non è che una nuova partenza. Mi definiscono “pazzo”, ma che ben venga la follia, se serve a garantire la qualità a chi mi affida i suoi momenti di piacere.
Mi chiamo Daniele Donatelli e la mia storia comincia da lontano. Avevo quindici anni quando, nei periodi di stasi scolastica, mio padre mi obbligò ad andare a lavorare in una pizzeria. “Meglio a lavoro che in strada”, diceva, senza sapere che, con quella forzatura, mi stava regalando la chiave per aprire il futuro.
La passione per la pizza, mi ha preso sempre di più, fino ad arrivare a farmi maturare, la decisione di svolgere la doppia professione: geometra di giorno e pizzaiolo di sera. Come facevo a districarmi? Semplice con rigore e disciplina. Sono uno sportivo, sono stato un ciclista ed ho praticato per anni la corsa in bici su strada.
Lo sport mi ha insegnato a rimanere fisso e concentrato sui miei obiettivi, plasmandomi così come faccio io oggi con i miei impasti.
Semplicemente delle persone che hanno sempre lavorato con l’obiettivo di rendere migliore la propria vita e quella degli altri… o perlomeno più divertente!
# 1 in Luxury Meal Kits
Michelin Star Chef
Aerospace tech
Natural ingredients
Made in Italy
Aperto tutti i giorni tranne il lunedi
11:30/14:30 18:00/00:00
Per prenotare chiamare: 0324241124
Lavoro e Passione
Dal 2006 giorno dopo giorno imparando è migliorando
Semifinalista pizzabit competition 2022
Benvenuto in Caruso,
Siamo un ristorante di famiglia italiano, creato nel 1995 da Aldo il padre della famiglia.
Il Caruso è il nome del leggendario cantante d'opera italiano. Trova un ristorante molto amichevole e familiare nel cuore di Parigi.
La famiglia di Caruso è di origine calabrese ma è possibile trovare la cucina di tutte le regioni d'Italia.
L' ambientazione è tipica italiana con foto di cantanti e attori italiani e tutte le foto di celebrità
che sono venute da noi, tra loro: Claudia Cardinale, Pierre Cardin, Christopher Mae, Florence Foresti, Bob
Sinclair, Michel Blanc, Patrick Bruel che sono clienti abituali, ma pieni di altri.
Trova la cucina tradizionale italiana per farti sentire a casa!
Food truck Firenze
Chiosco I’Bandito
Il Chiosco I’Bandito è una storica paninoteca fiorentina nel Parco di Santa Rosa, dal lato di Ponte alla Vittoria. Qui verrete accolti e deliziati da panini ispirati a storici banditi!
Un vero punto di riferimento dello street food fiorentino. Potrete trovare – tutti i giorni della settimana, dalla mattina alla sera– la tripperia di qualità, lampredotto per tutti i gusti, special burger, tante varietà di fritti, piadine e molto altro!
Location di mare splendida, nel piccolo golfo racchiuso tra il Monte Argentario e Talamone. Sole e mare in abbondanza d'Estate e tranquillità d'Inverno.
Il lungo Tombolo della Giannella è l'ideale per passeggiate romantiche, anche a cavallo, e per ammirare tramonti meravigliosi anche fuori dall'Estate. A 5 minuti di macchina da Orbetello e P.S.Stefano per un po' di svago serale.
Il locale si trova in una posizione privilegiata, leggermente rialzata rispetto al centro del paese, regalando una vista spettacolare che abbraccia l’intero panorama circostante. Dall’alto, lo sguardo si perde tra le casette colorate di Positano e l’azzurro profondo del mare, creando un’atmosfera unica e suggestiva in ogni momento della giornata.
Durante il pranzo, gli ospiti possono assaporare piatti tradizionali preparati con ingredienti freschi e genuini, ricchi di sapori autentici e legati alla cucina locale. Nel pomeriggio, il locale si trasforma nel luogo ideale per un aperitivo rilassante, accompagnato da una brezza leggera e da una vista che lascia senza fiato.
Quando cala la sera, l’esperienza si fa ancora più magica: il locale propone cene raffinate a base di pesce fresco, servite in un ambiente elegante ma accogliente. Il tutto mentre si ammira la celebre piramide di Positano, illuminata dalle luci soffuse del borgo, e il mare che brilla sotto le stelle, punteggiato dai riflessi dei numerosi yacht ancorati al largo.
La Tavernella è uno dei posti a Lipari dove si ritorna sempre con piacere.
Per l’atmosfera, da osteria curata nei dettagli, per il servizio sciolto e per l'accoglienza familiare.
Propone piatti semplici, mai banali, che sanno emozionare, supportati dal giusto equilibrio, da un’ottima tecnica e connotati da un tocco prettamente personale.
I prezzi poi sono convenienti.
Da consigliare a tutti i gourmet!
Locanda da Pia è un ristorante tradizionale che propone una cucina autentica e ricca di sapori, con un’attenzione particolare ai menu regionali e ai piatti a base di pesce fresco.
Gestito da Mad For Food Srl, il locale si distingue per l’atmosfera familiare e accogliente, dove la qualità degli ingredienti e la semplicità delle preparazioni si uniscono per offrire un’esperienza gastronomica genuina.
Ogni piatto è pensato per valorizzare le specialità locali, con proposte che variano in base alla stagionalità e al pescato del giorno. Un luogo ideale per chi cerca una cucina tradizionale, sincera e ben fatta.
Immerso nella natura del Parco dei Monti Simbruini, nella splendida cornice dell’Alta Valle del fiume Aniene e della storica cittadina di Trevi nel Lazio, Il Casale La Foce è il luogo ideale per chi cerca tranquillità e sapori autentici della tradizione laziale, con piatti preparati secondo le antiche ricette di un tempo.
In un accogliente casale circondato dal verde, si può pranzare all’aperto nella veranda durante l’estate o godersi il calore del camino nella sala interna durante i mesi più freddi. Il menù propone piatti abbondanti e genuini, realizzati con ingredienti selezionati provenienti dal territorio.
La pasta fresca, preparata ogni giorno in cucina, si sposa perfettamente con i sughi tipici della tradizione ciociara e trebana, come le pappardelle al cinghiale.
Tra i secondi, si possono gustare specialità di carne proveniente dai migliori allevamenti locali: trippa, coratella, coniglio alla cacciatora e lumache sono solo alcune delle proposte più apprezzate.
Per concludere il pasto, non mancano i dolci della casa, realizzati con passione e seguendo le ricette tramandate dalle nonne, per ritrovare sapori autentici e familiari.
All’esterno, un ampio spazio verde recintato accoglie grandi e piccoli: i bambini possono divertirsi nel parco giochi attrezzato, mentre gli adulti si rilassano immersi nella natura e nei profumi del paesaggio. Il vicino fiume Aniene aggiunge un tocco di fascino e serenità all’atmosfera.
Il locale ospita anche banchetti, cerimonie e festeggiamenti, con menù personalizzati e allestimenti curati nei dettagli, mantenendo sempre la genuinità e la qualità che lo contraddistinguono.
Accoglienza familiare, servizio attento e piatti straordinari rendono ogni visita un’esperienza speciale.
Raggiungibile percorrendo la Strada Provinciale 28 (Altipiani di Arcinazzo – Filettino), il ristorante osserva il riposo settimanale il mercoledì. Si consiglia la prenotazione.
Il nostro ristorante è situato nel cuore del centro storico fiorentino in una delle vie più importanti della città, via della Scala.
Il ristorante è a conduzione familiare, abbiamo fantastiche pizze il cui magnifico gusto è garantito dal forno a legna e dalla maestria dei nostri pizzaioli napoletani… fantasia, bravura ed originalità, al servizio del vostro palato!
Teniamo molto alla qualità dei nostri piatti e selezioniamo con cura tutti i prodotti e le materie prime usate nei nostri menù; tradizione, vasta scelta e stagionalità sono le nostre parole d'ordine!
Nei nostri piatti… freschezza e genuinita a portata di forchetta!
Dal 1967, la Pizza di Sottomarina
SOTTOMARINA. Da Terni a Chioggia, passando per il Lago di Garda. È un’avventura geografica oltre che imprenditoriale quella che ha portato Leo Mercantini a realizzare a Sottomarina una delle attività più conosciute e apprezzate della città, la “pizzeria al taglio da Leo”, aperta dal 1967.
Come è arrivato nel Veneto e perché ha scelto Sottomarina?
«Bisogna tornare piuttosto indietro per capire le dinamiche che mi hanno portato qui ormai quasi mezzo secolo fa. Ho iniziato come fornaio, ma dal ’60 mi sono avvicinato al mondo della pizza. Lavoravo per una ditta di Roma che fabbricava forni da pizza. Mi mandavano un paio di mesi nelle nuove pizzerie per avviare l’attività. Nel ’66 ero a Verona e una mattina di aprile decisi di farmi un giretto sul Lago. Avevo deciso di aprire qualcosa per conto mio, vidi dei locali vuoti e firmai subito il contratto di affitto. A luglio ho aperto, ma mi accorsi subito che sul Garda i turisti non mangiavano pizza. Si lavorava un po’ il weekend con i veronesi e mantovani che venivano a fare le gite, per il resto una miseria».
E quindi?
«Una mattina mentre ero sulla porta entrò un signore e tra una chiacchiera e l’altra mi propose di andare a fare un giro a Sottomarina. Lui conosceva la zona perché aveva gestito nel ’53 i bagni Serenella. In una mattina di febbraio, del ’67, arrivammo a Sottomarina, c’era una bora fortissima, ci siamo rifugiati in un bar al caldo e proprio lì trovammo un mediatore che mi propose il locale di piazza Italia, firmai subito il contratto».
Da lì l’escalation?
«All’inizio eravamo in quattro soci e pensavamo ad una catena di pizzerie, ma dopo un po’ capii che avevamo idee diverse e li liquidai uno per volta. Aprii il 6 giugno ’67 e fu subito un grande successo. Arrivavano dalla campagna per assaggiare la mia pizza. Per il primo periodo andavo alle due del pomeriggio ombrellone per ombrellone in spiaggia per farmi conoscere».
Beh dalle code costanti che ci sono oggi direi che non è più necessario..
«No, ormai ci conoscono tutti. Fino ai primi anni ’90 avevo anche un secondo locale a Chioggia, poi dal ’95 ho potuto acquisire anche il locale vicino e ampliare il punto di Sottomarina che comunque continua a essere piccolo rispetto alle richieste che abbiamo. Non so quanti chili di pizza vendiamo al giorno, ma posso dire che usiamo un quintale e mezzo di farina al giorno».
Tutti si chiedono quale sia l’ingrediente segreto?
«Nessuno. Lavoriamo con passione e usiamo materie prime di qualità. Una speciale farina con cinque miscele e un passato di pomodoro di prima scelta. Se le cose vanno così bene è d’obbligo un ringraziamento anche ai miei collaboratori, siamo in otto (mio figlio, mia figlia, due nipoti, il fratello di un cognato e tre dipendenti) e a mia moglie, Daniela, che mi ha sempre sostenuto in tutto».
