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E’ una questione di stileDal 1967, la Pizza di Sottomarina
SOTTOMARINA. Da Terni a Chioggia, passando per il Lago di Garda. È un’avventura geografica oltre che imprenditoriale quella che ha portato Leo Mercantini a realizzare a Sottomarina una delle attività più conosciute e apprezzate della città, la “pizzeria al taglio da Leo”, aperta dal 1967.
Come è arrivato nel Veneto e perché ha scelto Sottomarina?
«Bisogna tornare piuttosto indietro per capire le dinamiche che mi hanno portato qui ormai quasi mezzo secolo fa. Ho iniziato come fornaio, ma dal ’60 mi sono avvicinato al mondo della pizza. Lavoravo per una ditta di Roma che fabbricava forni da pizza. Mi mandavano un paio di mesi nelle nuove pizzerie per avviare l’attività. Nel ’66 ero a Verona e una mattina di aprile decisi di farmi un giretto sul Lago. Avevo deciso di aprire qualcosa per conto mio, vidi dei locali vuoti e firmai subito il contratto di affitto. A luglio ho aperto, ma mi accorsi subito che sul Garda i turisti non mangiavano pizza. Si lavorava un po’ il weekend con i veronesi e mantovani che venivano a fare le gite, per il resto una miseria».
E quindi?
«Una mattina mentre ero sulla porta entrò un signore e tra una chiacchiera e l’altra mi propose di andare a fare un giro a Sottomarina. Lui conosceva la zona perché aveva gestito nel ’53 i bagni Serenella. In una mattina di febbraio, del ’67, arrivammo a Sottomarina, c’era una bora fortissima, ci siamo rifugiati in un bar al caldo e proprio lì trovammo un mediatore che mi propose il locale di piazza Italia, firmai subito il contratto».
Da lì l’escalation?
«All’inizio eravamo in quattro soci e pensavamo ad una catena di pizzerie, ma dopo un po’ capii che avevamo idee diverse e li liquidai uno per volta. Aprii il 6 giugno ’67 e fu subito un grande successo. Arrivavano dalla campagna per assaggiare la mia pizza. Per il primo periodo andavo alle due del pomeriggio ombrellone per ombrellone in spiaggia per farmi conoscere».
Beh dalle code costanti che ci sono oggi direi che non è più necessario..
«No, ormai ci conoscono tutti. Fino ai primi anni ’90 avevo anche un secondo locale a Chioggia, poi dal ’95 ho potuto acquisire anche il locale vicino e ampliare il punto di Sottomarina che comunque continua a essere piccolo rispetto alle richieste che abbiamo. Non so quanti chili di pizza vendiamo al giorno, ma posso dire che usiamo un quintale e mezzo di farina al giorno».
Tutti si chiedono quale sia l’ingrediente segreto?
«Nessuno. Lavoriamo con passione e usiamo materie prime di qualità. Una speciale farina con cinque miscele e un passato di pomodoro di prima scelta. Se le cose vanno così bene è d’obbligo un ringraziamento anche ai miei collaboratori, siamo in otto (mio figlio, mia figlia, due nipoti, il fratello di un cognato e tre dipendenti) e a mia moglie, Daniela, che mi ha sempre sostenuto in tutto».
Benvenuti
Kè Eat vuol dire...
Nel rispetto della lingua, giocando con le parole, abbiamo cercato di racchiudere un insieme di significati e di dare delle risposte a quella che in napoletano sembrerebbe una domanda: "Kè itt?", ossia "Cosa hai detto?".
La nostra proposta, in chiave innovativa, una fusione armoniosa di passato e presente per una cucina mediterranea-creativa coinvolgente ed emozionante. I piatti proposti, frutto di studio e ricerca, intersecano e si fondono con la tradizione, creando ogni volta una nuova esperienza di sapori e aromi unici.
L’Angolo Del Buongustaio Ristorante Pizzeria
pizzaiolo Gino Mattiello .
Contatti
0817743020
3349569525
I nostri piatti parlano delle più antiche tradizioni marinare e dello stretto legame con il territorio.
Pizzeria
Lunedi 19:00-23:00
Da Martedì a Domenica aperti Pranzo e Cena
0184 189 3669
Civico 5:
La vera storia del successo del panino col pescespada
A metà degli anni '80, nel borgo dei pescatori a Chianalea nacque la Sagra del Pesce Spada. Manifestazione culturale, gastronomica e tradizionale, dove protagonista era questo gustosissimo pesce, pescato nelle acque antistanti Scilla, servito in diverse varianti, una tra tutte, nel “Panino col Pesce Spada”. Nel 2013, due fratelli del borgo, amanti del mare e delle tradizioni, nell'aprire una paninoteca, il “Civico 5”, in un vecchio locale adibito alla custodia delle reti e degli attrezzi da pesca, riprendono la tradizione del Panino col Pesce Spada, rivisitandola ed arricchendola di nuovi gusti e sapori.
Sostituiscono il classico panino con una “ciabatta” ed usano come condimento al Pesce Spada fresco grigliato, il “sarmoriglio” (condimento ricco di gusto a base di olio di olive vergini, origano, sale e limone). Nel tempo rinasce così il “Panino col Pesce Spada”, che ogni anno i fratelli del Civico 5, arricchiscono con nuovi sapori e varianti di gusto, per rendere il “loro Panino col Pesce Spada Unico ed Inconfondibile”. Un gusto tanto Unico ed Inconfondibile, da essersi guadagnati sin da subito l'appellativo di: “quelli del Panino col Pescespada”.
Civico 5…, una tappa quindi irrinunciabile, per tutti i turisti alla scoperta di sapori unici che vogliono assaporare il vero gusto del “Panino col Pesce Spada” fresco.
Specialità locali
Pizzeria
Selezione di birre e vini
Dal mare Adriatico al cuore della gente.
È l’amore per il mare che, ogni mattina sveglia i pescatori del mare Adriatico. Dal 1939, traendo origine da una Società di Mutuo Soccorso, nasce Coomarpesca, una cooperativa di pescatori veri spinti dalla passione per la pesca e per la tradizione del pesce in tavola.
Una passione che, nel tempo, è stata dirottata dai pescherecci in mare al porto di Fano, fino ai centri storici e per le vie della città attraverso degustazioni del prodotto ittico dell’Adriatico. Dai sardoncini scottadito alle vongole alla “pureta”, dal brodetto alle grigliate di PesceAzzurro cotte sul focone: ogni pietanza veniva sempre cucinata a distanza di poche ore dall’issaggio delle reti e condivisa con le famiglie fanesi, divenendo una delle principali tradizioni culinarie della città di Fano.
Dai pescherecci all’entroterra marchigiano
I pescatori del posto divennero – anticipando le tendenze culinarie dei giorni d’oggi – dei veri e propri pionieri dello streetfood. Muniti di un grande automarket dotato di celle frigorifere e di un focone trasportabile, i fanesi della cooperativa di pescatori intrapresero le strade dell’entroterra marchigiano per farsi portavoce della bontà e della genuinità del PesceAzzurro.
La notevole campagna di sensibilizzazione della CoomarPesca divenne un vero momento di festa in ogni piazza della provincia di Pesaro e Urbino: gli assaggi del PesceAzzurro grigliato erano gratis, e la gente si radunava attorno al grande automarket con tanta curiosità e appetito.
Dalla degustazione errante al primo ristorante self-service di Fano
Il PesceAzzurro di Fano iniziò a farsi apprezzare in tutta la provincia. Ad ogni evento organizzato dalla cooperativa di pescatori la presenza di famiglie, anziani, bambini e giovani curiosi aumentava progressivamente per cui si decise di aprire un ristorante a loro dedicato. Un ristorante che rispecchiasse in pieno il clima di festa e di condivisione trovato nei centri storici della provincia e nelle vie del porto di Fano.
Una sorta di self-service del pesce pescato nel mare Adriatico con tavolate che avrebbero ricreato l’atmosfera di una sagra, un luogo dove potersi sedere vicino a qualcuno che vuole condividere un pasto di buon pesce a un prezzo accessibile. Dalle vongole ai sardoncini, dai suri alle lanciarde: un menu di pesce completo dove poter degustare il pesce del mare Adriatico in antipasti, primi, secondi e contorni. La città di Fano ospita, così, il nuovo ristorante della cooperativa di pescatori, “Al PesceAzzurro”.
Dal mare al fuoco
Semplicità e Genuinità. Ecco le due chiavi di successo del grande brulichio di gente creato attorno Al PesceAzzurro di Fano. Semplicità della struttura e dei piatti, genuinità di un pesce povero e al tempo stesso ricco di sapore, semplicità del servizio e della cucina, genuinità dei pescatori e dei cuochi. Il prezzo popolare – dovuto alla notevole quantità di pesce azzurro nel mare Adriatico – e la tipicità locale delle pietanze proposte, consentivano di poter fare una sana mangiata di pesce in tranquillità per tutti.
Con l’apertura di un nuovo ristorante a Cattolica nel 2009, il ristorante Al PesceAzzurro iniziò a far parlare di sé oltre la provincia di Pesaro.
Ma la notorietà e il successo del PesceAzzurro portò con sé anche grandi invidie e rivalità, culminate nel giugno del 2010 con un grande incendio della struttura di Fano. Ma i pescatori della cooperativa di Fano non erano di certo noti per tirare i remi in barca.
In meno di un mese, grazie alla grande solidarietà dimostrata da tutta la città di Fano, il PesceAzzurro riaprì i battenti il 14 luglio 2010 in una grande struttura provvisoria e – in meno di un anno – nel maggio del 2011 inaugurò il nuovo grande ristorante self-service di Fano.
Ristoranti PesceAzzurro
Al contrario della sua natura distruttiva, quell’incendio non fece altro che accendere gli animi della cooperativa di pescatori del PesceAzzurro. Nuove idee e nuovi intenti iniziarono a prendere il largo. La grande affluenza del pubblico proveniente da fuori regione portò il PesceAzzurro ad aprire nuovi ristoranti self-service: dopo Cattolica, fu la volta di Milano Marittima nel 2011 e Rimini nel 2012.
Nel 2014 il PesceAzzurro volge le sue attenzioni verso Senigallia, la città famosa per la spiaggia di velluto e inaspettatamente colpita da una terribile alluvione. In quell’occasione, la cooperativa di pescatori decide di contribuire alla bonifica dei territori colpiti, devolvendo 5 centesimi per ogni pasto consumato nei diversi punti di Fano, Cattolica, Rimini e Milano Marittima.
Da quella solidarietà nacque così l’opportunità di aprire un nuovo ristorante, e nell’aprile del 2015 venne dunque inaugurato il quinto ristorante self-service di PesceAzzurro.
Contatti:
AMMINISTRAZIONE: 0721 800000
MIRAMARE DI RIMINI: 0541 478506
CATTOLICA: 0541 831919
FANO: 0721 803165
SENIGALLIA: 071 60407
Herzlich willkommen im Restaurant Amalfi
Genießen Sie Ihren Aufenthalt in unserem Restaurant und durchleben Sie Momente kreativer Kochkunst bei persönlicher & familiärer Atmosphäre. Wir bieten Ihnen eine leichte, neue, klassische & mediterrane Küche. Wir würden uns freuen, Sie einmal in unserem Haus begrüßen zu dürfen.
Il Gattopardo - Restaurant italien
Il Gattopardo restaurant italien s’est peaufiné une identité avec de bons petits plats malins à base de produits vraiment italiens de qualité.
A deux pas du centre commercial "Les Passages" et de Marcel Sembat, dans une ambiance chaleureuse, on trouve l'addition douce et le service souriant.
Parmi les Antipasti une délicieuse Burratina crémeuse et speck,
au Chapitre des pâtes, un petit choix mais que du bon: Rigatoni pomodoro aubergines et copeaux de parmesan, Tagliolini à la crème de truffe, Spaghetti noirs langoustines et asperges.... On y déguste aussi la pizza Lupara ou Estate ainsi qu'un incomparable tiramisu fait maison.
Compter 20€ - 30€ le soir pour diner.