FUTURELLA S.R.L.
CATEGORY: ACQUE MINERALI E BEVANDE NATURALI E GASSATE PRODUZIONESei il proprietario? Richiedi l'ID anticontraffazione! Certifica che la tua Azienda è in possesso dei requisiti richiesti per l’inserimento in Eccellenze Italiane e richiedere l’erogazione di un ID Anticontraffazione, che sarà impresso sul certificato e sulla vetrofania che provvederemo a consegnarti e potrai poi esporre al pubblico.
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stilePescheria gastronomia con pesce fresco dei nostri mari e prodotti di gastronomia fatti in casa, catering e forniture per ristoranti
Presso la Pantaleo Agricoltura potrete trovare un vasto assortimento di prodotti da agricoltura biologica, frutta e verdura rigorosamente biologica. Pantaleo Agricoltura vende i suoi prodotti sia all'ingrosso che al dettaglio presso la sua sede.
AZ. Agricola De Cecco Lisa: Eccellenza e Freschezza Stagionale a Turriaco
Una produzione a chilometro zero con vendita dal produttore al consumatore.
Il caseificio Biddeci vende i propri prodotti all'ingrosso ed al dettaglio ed è disponibile per eventi e show cooking.
L' Antica Macelleria Norcineria Marianelli da 5 generazioni delizia la propria clientela offrendo le migliori carni e i suoi prodotti genuini di Alta Norcineria.
La grande esperienza, l'alto livello di serietà e professionalità, la bontà dei prodotti unici e la particolare lavorazione e stagionatura, fanno di questo negozio un singolare gioiello di buon gusto.
Il consumatore potrà verificarlo venendo a visitarci nel centro storico di Montopoli in Val d'Arno, antico Borgo Medievale.
"Il gusto, i sapori e le significative sfumature di un tempo che fu" .
L' Antica Macelleria Norcineria Marianelli, Vi invita a visitare l'esclusiva Osteria del Norcino, dove potrete assaporare i piatti tipici Toscani ed i prestigiosi salumi dell'Antico Borgo Medievale.
LA CANTINA
La Cantina Sardus Pater si trova nell’isola di Sant’Antioco, nella parte sud occidentale della Sardegna. Costituita nel 1949 come società cooperativa a.r.l. , ha iniziato l’attività nel 1955. Nel corso degli anni la produzione dei vini si è affinata e ha puntato soprattutto alla valorizzazione del vitigno Carignano. Le uve, conferite dai 200 soci, provengono da un’area vitata di 300 ettari. La maggior parte dei vigneti sono di Carignano e i più antichi di questi si trovano nell’isola di Sant’Antioco. Sono vigneti di almeno 50 anni, impiantati su terreni sabbiosi con basse rese per ettaro che producono uve di assoluta qualità. È da questi vigneti che la Cantina produce i suoi vini rossi più pregiati. Ogni bottiglia prodotta è frutto di una sapiente cernita delle uve e di una vinificazione attenta, per garantire al consumatore un vino della migliore qualità. La conduzione enologica dell’azienda è affidata all’enologo Dino Dini con la consulenza enologica di Riccardo Cotarella.
IL TERRITORIO
Fin dall’antichità il Carignano dell’isola di Sant’Antioco, coltivato a piede franco e allevato ad “alberello latino”, è stato un punto di riferimento per la viticoltura del Sulcis grazie agli ottimi risultati ottenuti. Oggi, nonostante gli importanti progressi tecnologici in vigna e in cantina, le cose sono rimaste invariate. Le tecniche colturali mantengono tutt’oggi i tratti della tradizione e vengono tramandate di padre in figlio da generazione in generazione. A Sant’Antioco, in una cornice di macchia mediterranea, si estendono circa 200 ettari di vigneto tutti a piede franco. I vigneti hanno mediamente una vita di 80 anni e raggiungono eccezionalmente l’età di 150 anni, un patrimonio unico al mondo. I fitti sesti di impianto e le rese decisamente contenute, che non superano mai i 50 quintali per ettaro, danno origine ad un prodotto ricco di estratti e sostanze fenoliche, ottima base per la produzione di vini da lungo affinamento. Il sistema di impianto di questi vigneti garantisce una straordinaria autenticità e unicità a questi prodotti poiché vengono utilizzati gli stessi tralci di potatura per dare origine a nuovi vigneti, mentre per il rimpiazzo delle fallanze viene utilizzato il metodo della “propaggine”, tipica pratica colturale tramandata di generazione in generazione, secondo la quale un tralcio piegato e interrato dà origine ad una nuova pianta di vite. È grazie a queste tecniche che nell’isola di Sant’Antioco si è mantenuto un materiale genetico unico al mondo che rappresenta un patrimonio imprescindibile per l’identità del vitigno Carignano. I terreni sabbiosi si trovano nella parte est e nord dell’isola, dove i vigneti vengono allevati in alcuni casi a soli 150 metri dal mare. La vendemmia inizia a partire dalla terza settimana del mese di settembre e le uve, raccolte rigorosamente a mano, sono conferite da parte di ogni socio alla Cantina Sardus Pater. Amiamo definire i nostri viticoltori come degli eroi per la caparbietà e la passione con cui conducono la propria attività. Le loro vigne non possono essere considerate dei semplici appezzamenti produttivi, pensiamo ad esse come a dei monumenti alla natura. In questa cornice tramite in nostro impegno quotidiano celebriamo il ruolo che la natura ed il terroir hanno nel rispettare ed esaltare la qualità dei nostri frutti.
Il posto giusto dove scegliere il piacere di gustare il meglio della qualità casearia!
Costruite in pietra di tufo da Vincenzo Florio nel 1832, le Cantine Florio di Marsala rispecchiano lo stile tipicamente anglosassone dell’epoca, con ampi archi a sesto acuto e pavimento in ”battuto” di polvere di tufo.
La visita guidata all’interno delle Cantine Florio è un viaggio che inizia davanti ai maestosi tini giganti, costruiti alla fine dell’800 e ancora utilizzati per l’affinamento del marsala, e prosegue all’interno delle 3 affascinanti bottaie, lunghe 165 metri e intervallate da ben 104 arcate, sotto cui si allineano 1.400 caratelli e circa 600 fra botti e tini di diversa capacità in cui vengono custoditi, nel silenzio e nella calma immobilità, circa 5.500.000 litri di marsala.
Dopo un tour attraverso le bottaie si accede alle avanguardistiche Sale di degustazione Donna Franca e Duca Enrico. Qui i visitatori vengono accolti da spazi innovativi, in cui la degustazione dei vini Corvo, Duca di Salaparuta e Florio si trasforma in un’esperienza suggestiva grazie anche all’abbinamento con un’attenta selezione di tipicità gastronomiche.
La nostra passione per il caffè è nata alla fine degli anni ’40, a Vigevano
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, le manifatture tradizionali cominciavano a prosperare nuovamente; all’epoca la nostra famiglia produceva calzature di alta qualità e contrariamente a molte aziende che pur di garantirsi una veloce ripresa, sacrificavano la qualità per incrementare la quantità, il nostro capostipite Alfredo Bonomi fece una scelta diversa mettendo al primo posto la passione, il rigore e la costante ricerca di una superiorità qualitativa.
Per questo decise di abbandonare le altre attività produttive per focalizzarsi solo sulla lavorazione del caffè. Iniziò così a ricercare una materia prima d’eccellenza e a sperimentare con passione e determinazione fino a trovare le miscele più equilibrate ed i metodi di tostatura più soddisfacenti, implementando delle metodologie produttive che la nostra azienda rispetta ancora oggi.
Da allora il profumo del caffè ha sempre accompagnato la nostra famiglia
Ottobono nasce da questa cultura dell’eccellenza. Ma la sua qualità è senza dubbio frutto della competenza e dell’amore di tutti coloro che lavorano con noi e dell’attentissima cura artigianale che viene prestata al prodotto in tutte le fasi della sua lavorazione. Dalla selezione della materia prima, alla verifica delle condizioni dopo il viaggio dai paesi d’origine fino alla delicatissima fase della tostatura, seguita dal periodo di affinamento e dal confezionamento finale.
Chi Siamo
La Nostra Storia: Passione e Impegno per l’Eccellenza.
Con un’antica eredità culinaria e un impegno costante per la qualità, incarniamo l’autenticità della nostra terra. Esplora il nostro legame con la tradizione e la nostra visione per il futuro.
La nostra Storia
Sono Giancarlo e fin da giovane, ho amato il tartufo. I ricordi di mattine fredde trascorse nei boschi con il mio fedele cane da tartufo sono incisi nella mia mente come le venature di un tronco antico. Crescendo, ho imparato le abilità della ricerca e il valore delle tradizioni familiari che circondavano questa passione.
Quando ho deciso di avviare la mia azienda di tartufi, sapevo che volevo mantenermi fedele alle pratiche tramandate da generazioni. Ogni passo, dalla ricerca alla distribuzione, è stato guidato dal rispetto per la terra e per le antiche pratiche che hanno reso famosa la nostra regione.
Ma ciò che mi riempie di più di orgoglio è condividere questa passione con mio figlio Giovanni. Fin da bambino, ha camminato al mio fianco nei boschi, imparando i segreti della ricerca del tartufo e sviluppando un profondo legame con la nostra terra.
Ora, mentre noi due camminiamo tra gli alberi secolari, so che il futuro dei nostri tartufi è sicuro nelle mani di Giovanni. Guardo con fiducia verso il domani, sapendo che, nonostante il tempo possa cambiare, il legame tra uomo, natura e tartufo rimarrà indissolubile, come le radici che si intrecciano nel terreno sottostante.
Cascina Palazzo: due parole quasi in contrasto.
Sembra un gioco di uno scenografo teatrale: un palazzo signorile del ‘600 che spunta fra le colline dell’Alta Langa.
È un edificio completamente diverso dall’architettura tipica delle tradizionali cascine di Langa, perché fu costruito come residenza di campagna per una famiglia della nobiltà torinese.
Immaginiamoli, gli aristocratici torinesi barocchi, incipriati e imparruccati, salire sulla carrozza nel cortile del loro palazzo di città, dopo che i domestici avevano caricato i bauli, e partire verso le terre allora selvagge dell’Alta Langa.
È tempo di feste, di balli, di caccia, di quel breve periodo di villeggiatura spensierata che l’aristocrazia sabauda si concedeva fra gli affari e le guerre.
Nel 1915 il mio bisnonno Luigi acquista il palazzo da un discendente della nobile famiglia torinese e lo trasforma in cascina.
Immediatamente cambia lo spirito del luogo: non più feste e villeggiatura, ma il lavoro duro della campagna.
Pianta subito degli alberi di nocciole, ben 300, che colloca nei versanti di terreno più soleggiati.
All’inizio l’attività della cascina comprende anche l’allevamento di buoi da lavoro, l’animale più usato nella vita agricola del tempo. Mano a mano, con il progredire delle macchine e dei trattori, l’allevamento dei buoi si è ridotto, lasciando sempre più spazio alle nocciole.
Così mio nonno Alberto, poi mio papà Angelo hanno costantemente ampliato la superficie destinata alle nocciole.
Per chi nasce in una cascina dell’Alta Langa, le nocciole sono compagne di vita fin da bambino, prima per giocare ad arrampicarsi sugli alberi, poi per fare merenda con la torta di nocciole preparata dalla nonna.
Questa è stata la mia infanzia: andavo nel noccioleto con mio papà, che mi raccontava e mi trasmetteva le sue conoscenze su come lavorare e preparare il terreno, come potare i rami, come controllare gli insetti.
Adesso tocca a me. Insieme a mio papà Angelo, mia mamma Rosalia, mia moglie Elisa, e i miei figli Mattia e Andrea a cui sto insegnando come amare e prendersi cura delle nocciole.
Come ogni persona che mi ha preceduto, ho voluto dare il mio tocco personale a Cascina Palazzo: così ho deciso di aggiungere alla coltivazione e alla raccolta delle nocciole anche la tostatura e la lavorazione. Per ottenere la crema, la pasta, la granella, la farina di nocciole. Tutto fatto in casa. Da noi. Con le nostre nocciole.
Manuel Quazzo
Macelleria Alimentari Gastronomia dal 1960
Era l'anno 1960 quando Amedeo Ceci, da un paesino dell'Abruzzo di nome Nerito, si trasferiva a Roma per aprire un negozio di macelleria in via Norcia 11, presto trasferito in Piazza san Domenico Savio 5.
Grazie alla qualità delle carni abruzzesi e alla sua tenacia, Amedeo è riuscito a farsi conoscere e a conquistare il quartiere.
Nel 1987 si dedica al commercio all'ingrosso e lascia la gestione al nipote Ercole, il quale affianca alla macelleria tradizionale i "pronti a cuocere", mettendo a disposizione la consegna a domicilio.
Una storia di uomini e di vino
La Cantina
La Cantina trova la sua collocazione all’interno del- le mura di Castel Ivano, antico maniero edificato nel XII secolo d.C. sul promontorio del Monte Lefre in Valsugana. Il Castello, uno dei luoghi storici più
suggestivi e meglio conservati della zona, si trova in posizione strategica, immerso nella campagna a pochi km dai principali luoghi di interesse della zona.
Un luogo dove scoprire il Trentino più autentico.
Il Lagorai, la Valsugana
Il Lagorai rappresenta la più estesa catena mon- tuosa del Trentino Orientale. Terre del Lagorai
nasce ai piedi di questi giganti, in Valsugana.
Tutti i nostri vigneti sono armoniosamente inse- riti nel paesaggio rurale di questa valle famosa per la sua vocazione alla produzione di uve soprattutto per vini spumanti. Altre varietà come quelle resi-stenti stanno dando ottimi risultati permettendo così il pieno rispetto della natura e del territorio.
La mia filosofia
Roberto Bargazzi
L’ANTICO METODO DI LAVORAZIONE DI MIO PADRE RENDE QUESTO VINO SEMPLICE, MA DI GRANDE QUALITÀ E CARATTERE. UN METODO NATURALE, COSÌ COME SI FACEVA “UNA VOLTA”.
La Tradizione
La Caminà è un’azienda vitivinicola fondata negli anni cinquanta da mio padre Gino, dal quale ho ereditato anche la passione per il vino. Nulla ho modificato di quegli insegnamenti e dell’importanza della manualità dei gesti che, associati ad una più attuale ricerca del gusto, hanno prodotto questi vini. Sarò lieto di aprire le porte della mia cantina per farvi assaporare un prodotto semplice, ma di grande qualità e carattere.
A presto!
Roberto Bargazzi
Le Vigne
I nostri vigneti dominano i colli piacentini della Val d’Arda, in localita’ Bacedasco Basso, definita “Terra del vino”, per la ricchezza di tradizioni legate proprio alla sua produzione. Questi terreni sono riconosciuti, infatti, per la coltivazione delle uve di Barbera e Bonarda, che insieme concorrono alla produzione del Gutturnio, vino rosso rubino frizzante adatto ai nostri piatti di tradizione ma anche ad un cibo reso piu’ contemporaneo e leggero dai mutati stili di vita, e le uve di Ortrugo e Malvasia che danno origine a vini bianchi, freschi e frizzanti, ideali per piatti unici, anche appartenenti ad altre culture gastronomiche.
