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Ingresso del locale

Presso il Ristorante Da Giulia si respira un’atmosfera confortevole in un ambiente elegante, inimitabile in cui uno staff competente e umano fa sentire il cliente accolto e costantemente guidato verso l’autentico e genuino Made in Italy che Giulia persegue ogni giorno. Questo obiettivo è raggiunto grazie ad un’attenta ricerca e selezione della materia prima che deve rispettare requisiti di qualità e genuinità. Anche il vino che avrete modo di gustare in questo ristorante rispetta dei requisiti particolari. La carta dei vini è strutturata in base alle caratteristiche del vitigno con notevole attenzione rivolta al clima in cui il vitigno cresce e si sviluppa.

Mangiare presso il Ristorante da Giulia significa avventurarsi verso sentieri culinari inediti che non troverete da nessun’ altra parte qui in Spagna. Ce ne parla Giulia Missaglia in questa esclusiva intervista.

Com’è nata l’idea di diffondere il Made in Italy in Spagna?

Fino a ventiquattro anni, fa i miei genitori avevano l’abitudine di venire in Spagna, qui in vacanza. Ammaliati da questo scenario balneare e dalla zona  valenciana di Xabia/Jàvea, meta turistica, hanno deciso di aprire un ristorante italiano per diffondere il meglio del Made in Italy. Nel 93 non erano molto diffusi i ristoranti italiani qui in Spagna e loro ci sono riusciti al meglio in questo progetto ambizioso. Oggi abbiamo tanti clienti che ci seguono sin da quando loro hanno aperto e ciò ci riempie di grande soddisfazione e orgoglio.

Che tipo di riscontro ha avuto la cucina italiana qui in Spagna?

Molto bene, non ce ne lamentiamo. Non vi nascondo che all’inizio è stato difficile insediarsi qui. Gli spagnoli non avevano conoscenza approfondita della cucina italiana. Era diffuso il concetto di cucina italiana relegata allo stereotipo della “pasta” e della “pizza”. Oggi fortunatamente il concetto si è evoluto grazie al nostro costante lavoro di promozione dell’autentico Made in Italy.

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Interni del locale
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Gnocchi di patata viola

La cucina italiana è la promotrice della dieta mediterranea. Per lei cosa significa “mangiare sano” al giorno d’oggi?

“Mangiare sano” significa scegliere prodotti freschi e sani per la propria alimentazione. Noi prediligiamo una cucina genuina che non fa uso di panna, burro, grassi idrogenati. Usiamo olio d’oliva, non usiamo niente di preparato o fritto. Qui da noi si mangiano verdure e pesce fresco a volontà. La pasta la facciamo noi come si preparava un tempo in Italia, nella propria casa. Usiamo farina di grano integrale. Prediligiamo prodotti di prima qualità. Quella che si gusta da noi è una cucina che rispetta il sapore e la tradizione mediterranea.

Quali sono i prodotti Made in Italy ai quali non rinuncerebbe mai?

I pomodori di San Marzano, importati direttamente dall’Italia come le mozzarelle, le burrate, i salumi, i formaggi speciali, la farina per la pasta fresca. La maggior parte di ciò che è Made in Italy è insostituibile e fa la differenza.

Quali sono i piatti più richiesti dalla sua clientela?

In questo momento abbiamo la fregola sarda che sta riscuotendo molto successo insieme a delle particolari “caramelle” ripiene di tartufo e ricotta fresca, preparate con una pasta integrale. Richiesto è il risotto alla milanese e il risotto al gambero rosso, tipico di questa zona. Le paste sono molto amate qui in Spagna. Amato è il guazzetto di pesce guarnito con pomodorini, capperi siciliani che gli conferiscono un sapore inedito. Per alcune ricette particolari amiamo mixare prodotti italiani a quelli spagnoli. Amiamo fondere le due culture culinarie che rispettano entrambe il gusto mediterraneo, naturalmente rispettando sempre la nostra identità italiana che ci caratterizza.

Nella presentazione di un piatto quanto conta per lei l’estetica?

Tantissimo. Il prodotto alla base di un piatto però deve essere buono. Se viene rispettato ciò, l’estetica le conferisce più valore. Crea un effetto sorpresa nel cliente.

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Gnocchi Sufflè con crema di taleggio gratinata
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Polpo con pure di patate viola

Com’è strutturata la carta dei vini del suo ristorante?

Noi abbiamo sia vini italiani che spagnoli. La nostra peculiarità consiste nella suddivisione a seconda del vitigno, del clima del contesto di origine. A seconda del clima in cui si sviluppa il vitigno anche il sapore e la qualità del vino cambia, È una suddivisione che solo noi adottiamo e ci differenzia oltre ad essere molto apprezzata dalla nostra clientela. Ci teniamo tanto a salvaguardare il prodotto d’origine, le caratteristiche del vitigno. il cliente si incuriosisce a ciò quando deve scegliere un vino.

Un “bravo chef” quali capacità e competenze deve possedere?

Un “bravo chef” deve essere una persona organizzata e pulita. Deve saper gestire il suo personale. Deve avere doti creative. Avere basi forti e conoscenze pregresse in questo settore. Senza di esse non si può creare niente. Bisogna essere veloci in quello che si fa, costanti e avere una certa lucidità mentale. Un piatto deve essere perfetto sia se lo mangi oggi, sia se lo degusti domani.

La parte che ama tanto di questo lavoro?

Quando creo un piatto che viene tanto apprezzato dal cliente. Mi piace vedere la faccia che fa il cliente mentre lo gusta e sapere che esso è quello che si aspettava.

Come potrebbe definire l’ambiente del suo ristorante?

Nel mio ristorante si respira un’aria familiare. Oltre alla mia famiglia ci lavora uno staff competente e umano. È un posto elegante, nel centro del paese e per questo ci si sente costantemente coinvolti dalla movida spagnola. È da anni che siamo qui e siamo molto apprezzati dai clienti che ci seguono da quando i miei genitori hanno aperto. Anche i turisti ci apprezzano. Noi cerchiamo di far sentire il cliente a casa. Amiamo il contatto umano.

Un tempo c’era il “passaparola”. Oggi ci sono i social media. Quanto l’apporto di essi l’aiutano nella promozione del suo ristorante?

Li usiamo e li aggiorniamo costantemente postando i nostri piatti e prodotti Made in Italy per mantenere vivo il contatto con il cliente e far vedere ciò che il cliente non vede in sala. Tramite essi abbiamo modo di mostrare al cliente ciò che avviene in cucina per renderlo partecipe.

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Staff
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Un consiglio che darebbe ad un giovane che vuole diffondere il Made in Italy all’estero?

Consiglio di portare l’autentico Made in Italy all’estero. Puntare sulla genuinità e la qualità che sono molto apprezzati all’estero e che consentono di differenziare il ristorante rispetto agli altri presenti sul territorio. Questo significa far conoscere i prodotti basici con professionalità.

Progetti futuri...

In questo momento stiamo concretizzando vari progetti come quello di una pasticceria. Siamo orientati a diffondere l’arte pasticcera italiana qui in Spagna. Stiamo procedendo in quella direzione per diffonderla al meglio perché qui manca totalmente. Per me la pasticceria italiana è quella più buona e bisogna farla conoscere in maniera adeguata.

ID Anticontraffazione: 9844Mariangela Cutrone


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