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Guido Parisi

Il successo dell’Angolo Italiano lo si deve alla determinazione con la quale il signor Guido, nella sua missione di diffondere l’arte culinaria italiana, non sia masi sceso a compromessi. Nella sua cucina, infatti, troviamo tutti prodotti italiani importati direttamente dall’Italia, dalla mozzarella di bufala ai pomodori. Anche la carta dei vini è ben strutturata e composta da etichette di vini di qualità provenienti dalla Toscana, il Piemonte, la Puglia e naturalmente la Campania, la terra d’origine del signor Guido.

La cucina dell’Angolo Italiano è un’esplorazione autentica dei sapori e dei colori campani che Guido Parisi custodisce nel suo cuore e che esprime cucinando con creatività e passione. La sua clientela, in questo ristorante curato con professionalità e amore, si sente come se non fosse mai tornata dalle vacanze in Italia. Il segreto del successo dell’Angolo Italiano ce lo rivela Guido in persona in questa interessante intervista.

Come è nata l’dea di aprire L’Angolo Italiano in Danimarca?

La mia è una storia semplice. Faccio parte di una famiglia di ristoratori che ha sempre lavorato in giro per il mondo come in Germania e in Cina confrontandosi con altre realtà. La mia passione per la ristorazione è cresciuta e si è evoluta nel tempo dopo aver studiato alla scuola alberghiera a Salerno. Ho seguito mio padre in Cina fino a quando sono giunto qui in Danimarca undici anni fa e ho lavorato con un mio conterraneo per alcuni anni. Il mio sogno è sempre stato quello di aprire un locale in cui offrire le vere specialità italiane soprattutto, quelle del Sud Italia, per far conoscere il nostro Made in Italy meridionale e le specialità della mia regione, la Campania.


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Carbonara




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Pizza

Come il popolo danese ha accolto la sua cucina?

All’inizio i danesi si sono mostrati un po’ dubbiosi perché non conoscevano i prodotti e le specialità del Sud Italia come il babà, la mozzarella di bufala, la parmigiana con le melanzane, i vari pesti. Qui erano diffusi solo i prodotti più commerciali, a livello industriale. Per quanto riguarda la pizza, ad esempio, era conosciuta solo quella che diffondevano coloro che si spacciavano per italiani ma che utilizzavano un tipo di ingredienti e lievitazione differente da quella che è l’originale Made in Italy. Ho dovuto diffondere con determinazione il nostro gusto autentico e genuino. C’è voluto un anno e mezzo per educare il danese alla qualità della cucina italiana ma sto ottenendo buoni risultati.

Quali ingredienti Made in Italy non devono mancare nella cucina dell’Angolo Italiano?

Essendo campano non deve assolutamente mancare nella mia cucina la mozzarella di bufala campana, il parmigiano reggiano autentico, i pomodori. Sono ingredienti basici che fanno la differenza. Io importo dall’Italia tutto dalla farina ai salumi. Non c’è prodotto che non sia italiano nel mio “angolo italiano”.  

Quali sono i piatti più richiesti dalla sua clientela?

La pizza al primo posto, salsiccia e broccoli napoletani, i ravioli ripieni di funghi porcini e ricotta di bufala. Molto apprezzati sono i taglieri di formaggi e salumi accompagnati da verdure come pomodori secchi e melanzane.

Com’è strutturata la carta dei vini dell’Angolo italiano?

Alla nostra clientela offriamo una carta dei vini limitata a vini ricercati provenienti da Nord a Sud. Non amiamo i vini commercializzati. Ho scelto case produttrici toscane piemontesi, campane e siciliani non molto conosciute all’estero ma che fanno la differenza per il sapore. CI tengo a diffondere i prodotti tipici del Sud Italia e lì il vino è un “culto” che si sta molto diffondendo.


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Vini
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Staff

Qual è la parte più soddisfacente del suo lavoro?

Quando i piatti tornano indietro vuoti. Significa che il cliente è soddisfatto. Oppure quando il cliente si affaccia nella nostra cucina (abbiamo una cucina a vista) e ci fa i complimenti per quello che abbiamo preparato. Io dico sempre al mio personale di pensare sempre a soddisfare le esigenze del cliente perché la cosa più importante è offrire un’esperienza indimenticabile e inedita al cliente che parte sin dall’accoglienza all’entrata del ristorante. Noi vogliamo far sentire il cliente a suo agio, come se fosse in Italia. È bello quando ci confermano che nel nostro ristorante si sentono ancora in vacanza in Italia o a casa per chi è emigrato dall’Italia qui in Danimarca.

Quali consigli darebbe ad un ristoratore che vuole diffondere il Made in Italy all’estero?

Non scendere mai a compromessi. Non lasciarsi influenzare dai periodi negativi. Perseguire il proprio obiettivo sempre, senza scoraggiarsi mai. Continuare per la propria strada in coerenza col proprio obiettivo di diffondere l’autentico Made in Italy. Prima o poi i sacrifici saranno ripagati e maggiore sarà la soddisfazione.  Grazie ai preziosi consigli di mio padre ho insistito con il mio concetto dei Made in Italy al 100% resistendo a tutto anche ai periodi più bui.

Progetti futuri dell’Angolo Italiano?

Migliorarsi sempre. Ogni anno penso a come consolidare questo posto. Non voglio ampliarmi perché non vorrei che la quantità superasse la qualità di ciò che si offre. Voglio migliorarmi nel servizio, nella qualità dei prodotti che offro. Sono un continuo ricercatore del sapore autentico, 100% Made in Italy.



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ID Anticontraffazione: 9317Mariangela Cutrone


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