Consumi, la spesa delle famiglie italiane aumentata del 30% negli ultimi dieci anni
In 10 anni la spesa delle famiglie italiane, per pagare da mangiare, le bollette e i trasporti, il vestiario e la casa, è aumentata del 29,5%. E’ quanto emerge dall’elaborazione dei dati Istat , effettuata dall’ Adnkronos , sulla crescita delle famiglie (valori a prezzi correnti) tra il 2000 e 2010. Tra i prodotti alimentari a crescere di più è stato il pane, seguito dalle verdure. Pesa anche il costo delle assicurazioni (+50,5%) e anche l’istruzione (+37,8%) e le bollette elettriche e del gas (+44,3%).
A crescere di più tra i prodotti alimentari è stata la spesa per pane, che ha registrato un incremento del 30,2%, e verdure (+30,1%). Mentre il costo delle assicurazioni, tra il 2000 e il 2010, ha toccato l’incremento record del 50,5%. Per gli italiani anche l’istruzione è diventata più costosa (+37,8%), mentre le tariffe elettriche (gas compreso) hanno registrato un’impennata del 44,3%.
Complessivamente la spesa per alimenti e tabacco è aumentata in 10 anni del 25,7% mentre il costo di vestiario e calzature ha registrato un +12,4. La spesa per la casa, che comprende abitazione, acqua, elettricità e gas ha toccato il record di +56,5%, a cui si aggiungono le spese per manutenzione, mobili ed elettrodomestici (+13,3%). Incrementi più contenuti per la spesa sanitaria, che registra un incremento del 25,5%.
Tornando ai prodotti alimentari, secondo le tabelle dell’Istituto di statistica, gli incrementi maggiori riguardano la carne che costa il 25,8% in più rispetto al 2000, mentre per il pesce la spesa è aumentata del 24,2%. Per ‘acquisto della frutta le famiglie hanno speso il 23,6% in più mentre si registra una crescita più contenuta per latte, formaggi e uova, che nell’ultimo decennio hanno registrato un incremento del 18,7%.
Tra le bevande gli incrementi maggiori hanno interessato quelle alcoliche (+21,7%) mentre l’aumento della spesa è stato più contenuto per caffè, tè e cacao (+12,6%), per acqua, bevande gassate e succhi (+15,9%). Passando alla spesa per ‘vizi’, è aumento record per il tabacco, che negli ultimi 10 anni ha registrato un +44,6%. Mentre la spesa per l’abbigliamento cresce solo del 14% e quella per le calzature del 6,2%.
Passando alla casa , rispetto a un incremento di spesa complessiva del 56,5%, in particolare per manutenzione e riparazioni nel 2010 è stato speso il 17,5% in più rispetto al 2000, mentre le tariffe di acqua ed elettricità hanno registrato aumenti da capogiro (rispettivamente +45% e +44,3%). Nello stesso periodo scende invece del 3,5% la spesa per i principali elettrodomestici (frigoriferi, lavatrici e apparecchi per la cottura). Gli italiani hanno ridotto anche le spese per l’acquisto dei mezzi di trasporto (-5,5%) mentre per combustibili hanno speso l’8,8% in più rispetto al 2000.
Non scendono invece le spese per la cura personale, gli italiani per barbieri, parrucchiere servizi per la persona hanno speso il 29,3% in più. Per quanto riguarda la voce ‘servizi’, per il trasporto e per le poste si è registrato lo stesso aumento (26,5%). Spese più moderate, invece, per l’acquisto dei telefoni e gli accessori, che sono aumentate del 6,1%.
Passando alla categoria ricreazione, cultura e istruzione, se l’incremento della spesa complessivamente è del 24,4%, molte sono le differenze tra le singole voci, con i servizi ricreativi e culturali che registrano un +53,6%, i libri solo un +8% e i giornali che addirittura scendono del 5,2%. Altra spesa che aumenta in modo considerevole è quella dedicata all’istruzione che segna un incremento del 37,8%. Infine alla voce svago, la spesa per alberghi e ristoranti cresce del 39,5% in dieci anni, quasi il doppio rispetto a quella per le vacanze tutto compreso (19,9%).
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