Foto
Disegno della facciata del Ristorante Battlefield Rest



La cucina è fondamentale, ma anche avere una location unica può giocare un ruolo cruciale nel successo di un ristorante. Dalla combinazione di questi due elementi (un menù di qualità italiana e un ambiente più unico che raro) nasce il Battlefield Rest di Glasgow. Dietro il nome british si nasconde un continental bistrot dal cuore italiano. Quello di Marco Giannasi, nato in Scozia, ma da genitori italiani: «Sono tornato in Italia con la mia famiglia quando avevo sei anni, e poi sono mi sono di nuovo trasferito in Scozia per rilevare il locale di mio padre quando lui è mancato» spiega Giannasi. Il modo migliore per capire come mai il Battlefield Rest sia un posto inimitabile è affidarsi alle sue parole.



«Dal 1915 al 1981 il Battlefield Rest fu un capolinea dei tram, poi finito in disuso. Doveva essere demolito nel 1990, ma fu salvato da una petizione, perché era l’unica stazione dei tram ancora intatta in Gran Bretagna. Il suo ri-utilizzo fu messo a bando dal comune, ma nessuno sembrava interessato, così sono riuscito a prenderlo per la cifra simbolica di una sterlina, nel 1992. Poi ci ho messo due anni a ristrutturarlo e sistemarlo come volevo. Abbiamo inaugurato nel 1994 e siamo ancora qui dopo 24 anni».
Foto
Capolinea dei Tram 1915



Foto
raviolo ripieno di smoked haddock, il pesce palombo affumicato

La location, si diceva, conta molto, ma senza un’adeguata offerta gastronomica non basta...

«Verissimo. È per questo che abbiamo sempre voluto distinguerci dal tradizionale ristorante italiano. Siamo un continental bistrot, ma con l’anima tricolore. Abbiamo cercato di fondere gli ingredienti scozzesi con il garbo italiano, grazie all’esperienza del nostro chef, che pure ha radici italiane e lavora qui fin dal primo giorno. Insieme abbiamo sperimentato e sviluppato tante idee. Una di queste, ad esempio, è il raviolo ripieno di smoked haddock, il pesce palombo affumicato. Lo serviamo con una salsa di parmigiano e lo guarniamo con spinaci e porro. Un’altra combinazione tra ingredienti scozzesi e gusto italiano sono le nostre specialità con l’haggis (il piatto nazionale, un insaccato a base di interiora cotte nello stomaco di pecora, ndr). L’’abbiamo messo nei nostri cannelloni. Per ingentilirne un po’ in sapore, in entrambe le ricette abbiamo inserito la cipolla caramellata».

Struttura foto destra

E invece cosa offrite di tipicamente italiano ai vostri clienti?

«Dall’Italia importiamo alcuni formati di paste secche, molti salumi, la farina di castagne e quella di farro per alcune preparazioni. Puntiamo molto sui prodotti della Garfagnana, da dove viene la mia famiglia. E poi il nostro gelato: è fatto qui a Glasgow, ma da una famiglia italiana che lo produce secondo tradizione. Ci teniamo molto perché il gelato è uno dei prodotti che va di più tra i nostri clienti, che sono principalmente scozzesi».


Che vini avete in carta?

«Solo vini italiani. Cerchiamo di coprire tutto il territorio, da Nord a Sud. Dal Gewürtztraminer al Catarratto».

Foto
vini italiani


Foto
Interni del locale

In poche parole, cos’è che vi rende unici?

«La nostra personalità, data dalla combinazione di tante cose. L’unicità della location, il modo in cui è stata ristrutturata e arredata, la nostra idea di cucina, ma soprattutto il rapporto di fiducia che abbiamo creato con la clientela. Ci è capitato di accogliere intere generazioni, di padre in figlio».


Avete progetti per il futuro?

«Abbiamo un’idea per rendere ancora più caratteristico il nostro locale. Vogliamo rilevare un tram, una vettura originale del 1920, per aprire un piccolo spazio extra dove magari spostare le attività collaterali che già offriamo come teatro e musica, concerti. Sarebbe il complemento ideale data la storia della nostra location».






 

ID Anticontraffazione: 8282


Alessandro Giannace


Foto
news Pizzeria Margherita 1889: quando la panificazione è un atto d’amore La pizza è forse il piatto che più rappresenta il nostro Paese all’estero. Ma non tutti la sanno fare bene come Simone, il proprietario della Pizzeria Margherita. Il locale cerca di innovare le classiche pizze proponendo variazioni più sofisticate cercando anche di proporre i piatti italiani all’interno delle sue creazioni. Simone, oltre ad occuparsi della pizzeria sfornando deliziose pizze, offre corsi di formazione sulla panificazione diffondendo l’arte della pizza in tutto il mondo. Per lui è una missione in quanto sempre più innamorato di questo mondo. Simone ci racconta di più riguardo il suo amore per la panificazione in questa intervista.
Foto
news Pizzeria Gusto: il culto della vera e gustosa pizza italiana in Svezia La Pizzeria Gusto si trova in un piccolo paese nel Sud della Svezia, chiamato Ystad. È stata creata da Vincenzo, originario della Sicilia al fine di diffondere la vera pizza italiana all’estero.
Foto
news Hotel O Sole Mio: un piccolo paradiso sul Golfo di Guinea Dalla penisola italiana a quella di Assinie, in Costa d’Avorio, Antonio De Biasio lenisce la nostalgia del suo Paese grazie a uno scenario mozzafiato che incanta gli ospiti della sua struttura
Foto
news Ristorante Da Giulia Delicata Cucina: perseguire gli itinerari del gusto mediterraneo con costanza e professionalità Dal 1993, il Ristorante da Giulia Delicata Cucina, offre il meglio dell’arte culinaria italiana in Spagna, nel pieno centro storico di Jàvea, ambita meta turistica. Il successo di questi venticinque anni lo si deve alla professionalità e all’amore per l’autentico Made in Italy che ha condotto Giulia e la sua famiglia verso un successo meritato. La filosofia del Ristorante Da Giulia Delicata Cucina è quella di far gustare l’autentica cucina mediterranea in cui ricette italiane si fondono a quelle spagnole con creatività e un’inedita propensione vero la sperimentazione. Un “bravo chef” per Giulia Missaglia, titolare del ristorante, deve essere creativo e fantasioso, pronto a mettersi costantemente in gioco mettendo a frutto tutte le esperienze pregresse e le sue capacità organizzative.