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La Società Agricola Rino Sartori è stata fondata agli inizi degli anni ‘70.

L’acquisizione, nel tempo, di nuovi vigneti ha permesso di raggiungere un’estensione di circa 160 ettari. Con l’aumento della produzione l’azienda è oggi una delle più importanti e storiche realtà della Valpolicella.


La famiglia si tramanda di generazione in generazione la passione per la viticoltura e la vinificazione, producendo Vini veronesi di pregio, frutto di antiche tradizioni e innovative soluzioni tecnologiche. La cantina, immersa nel cuore della Valpolicella Classica, è il fulcro dell’attività. Qui le uve vengono lavorate immediatamente dopo la raccolta, mentre quelle migliori, destinate all’appassimento, vengono conservate per mesi in fruttai e sottoposte a continui controlli interni e da parte di enti certificatori.


Le principali etichette prodotte sono l’Amarone della Valpolicella DOCG Classico, il Valpolicella Ripasso DOC Classico Superiore, il Valpolicella DOC Classico e il Recioto della Valpolicella DOCG Classico. La gamma comprende anche il Rosso Verona IGT “C&G” e il Rosso Veneto IGT “C&G” Passito. Commercializziamo anche Prosecco e Lugana.


Da tempo si è intrapreso un percorso rivolto all’internazionalizzazione per far conoscere i propri prodotti sullo scenario mondiale. Per questo motivo l’azienda ha partecipato e continua ad aderire ai più grandi concorsi che vengono proposti per il settore enologico, ottenendo importanti riconoscimenti che attestano l’eccellenza dei vini Rino Sartori, guidati dalla famiglia Giammaria Sartori i e che hanno permesso la diffusione del proprio brand nel mercato Europeo, Asiatico ed Americano.


Frutto del successo ottenuto è anche l’anima e lo spirito green dell’azienda da sempre attenta all’ecosostenibilità. Questo viene attestato attraverso rigorose pratiche agronomiche in vigneto che ci permettono di ottenere la certificazione SQNPI (Sistema Qualità Nazionale di Produzione Integrata) e, quotidianamente, attraverso l’attenzione a tutto ciò che è ambientalmente sostenibile.


Siamo felici di ospitare i nostri clienti presso la cantina di San Pietro in Cariano dove vi sarà possibile acquistare direttamente i nostri prodotti e, qualora si voglia un’esperienza più immersiva e personalizzata, prenotare una degustazione.







  Società Agricola Rino Sartori Via Calandrine 14
37029 San Pietro In Cariano (VR)
italia


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ristorazione CANTINA DI QUISTELLO

La Cantina Sociale di Quistello è nata nel 1928. Sono passati dunque 90 anni da quando un gruppo di
viticoltori la costituì.


Ci piace però pensare che la nostra Cantina fonda le sue radici in una storia ben più antica. Una storia fatta tanto di contadini quanto di poeti. Una storia che rimanda a tempi davvero lontani!


La zona di produzione del Lambrusco Mantovano è infatti una zona di antichissime tradizioni viticole e gastronomiche e per trovare le prime tracce di “Labrusca” o “Lambrusca”, come erano inizialmente chiamati i vigneti da cui deriva il nostro vino, è necessario volgere lo sguardo al passato.


A pochi km a sud est di Mantova, ad esempio, sorge un importante abitato etrusco del VI_IV sec a.C: il Parco Archeologico del Forcello. Il Forcello, che si trova nel Comune di Bagnolo San Vito, ha restituito una ricchezza e varietà di reperti davvero eccezionale. E tra questi non sono mancate preziosissime anfore da trasporto per vino.


Questi ritrovamenti supportano la tesi secondo cui il vino locale fu a lungo oggetto di esportazione.
La via marittima adriatica che giungendo dall’Egeo, sfruttava gli scali portuali di Adria e Spina, permetteva infatti di raggiungere in maniera abbastanza agevole la pianura padana, attraverso i percorsi
fluviali.
La “Labrusca” fu conosciuta oltre che dagli Etruschi anche dai Romani. Alcuni precisi riferimenti di scrittori latini nelle loro opere possono essere considerati, in tal senso, dei preziosi documenti, sulla presenza di questo vitigno e su come esso fosse conosciuto anche dalla popolazione Romana.


E’ di quasi 2000 anni fa, ad esempio, la citazione della “Vitis Labrusca” nella quinta Bucolica del poeta mantovano Virgilio che fu, evidentemente, un testimone prezioso e diretto della presenza del vitigno lambrusco nel territorio mantovano!


A tutt’oggi non è possibile risalire con precisione a quando sia stata presa in considerazione la coltivazione della vite Labrusca nel modo in cui viene concepita nei giorni nostri!
Di certo la coltivazione della vite assume un valore fondamentale alla fine del secolo XI con i monaci benedettini nei territori dell’abbazia di Polirone a San Benedetto Po. I monaci stabilivano agli affittuali il pagamento di un tributo annuo (la preménda). L’economista Ugo Ruberti rese noto come i contadini, utilizzassero l’uva dei vigneti del Lambrusco per assicurarsi un vino di alta qualità molto apprezzato dai monaci per il gusto, il profumo ed anche il colore intenso. ( Del resto già Plinio il Vecchio nella Naturalis
Historia scrive “… la vitis vinifera le cui foglie, come quelle della vite Labrusca, diventano di colore
sanguigno prima di cadere…”…)


A Ugo Ruberti, studioso quistellese, esperto d’agricoltura e viticoltura, si deve la scoperta del vigneto autoctono Grappello Ruberti. Testimonianze storiche di questo vitigno sono presenti dai primi del ’900, quando il famoso ampelografo Dal Masso dichiarò in un convegno del 1939 che per moltissimo tempo il Grappello Ruberti era stato l’unico vitigno coltivato in questa zona.
Nel 2013 il ministero dell’Agricoltura ha ufficialmente riconosciuto il Grappello Ruberti come vitigno la cui uva autoctona “è diffusa soprattutto nell’Oltrepò mantovano e in particolare nell’area della Cantina sociale di Quistello”!


Quella che in maniera semplice vi abbiamo raccontato non è che una parte di una storia davvero suggestiva che abbraccia secoli, popolazioni e territori!
E’ la storia di un vino che amiamo e a cui dedichiamo il nostro lavoro con impegno e passione consapevoli del privilegio che abbiamo nel portare avanti questa storia tanto lunga quanto speciale.


Produzione Cantina di Quistello:
Vini Rossi frizzanti: 80 Vendemmie Rosso (Lambrusco IGP di Quistello), 80Vendemmie Rosato (Lambrusco IGP di Quistello), Gran Rosso del Vicariato di Quistello (Lambrusco IGP di Quistello), Lambrusco Mantovano DOP (Lambrusco Mantovano DOP).

Vini Bianchi frizzanti: Gran Bianco di Quistello (IGP bianco Quistello), Dolce del Vicariato di Quistello (IGP bianco Quistello), Bianco Trebbiano ((IGP bianco Quistello).

Spumante Metodo Classico Brut: 1.6 Armonia

Mosti Cotti: Vin Cot, (riduzione di mosto di Grappello Ruberti di Quistello DE.CO. di Quistello).

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aziende agricole Azienda Di Rachele

AZIENDA DI RACHELE
LA NOSTRA STORIA

La nostra storia nasce nel 2003 da un sogno, il sogno di un quindicenne con la passione per la sua terra e per un piccolo appezzamento di terreno tramandato da generazioni. Essendo ancora molto giovane non riuscivo ad avere grandi progetti per esso, ma tutto cambiò con un sogno.. Sognai mio nonno, che riversava in me il suo grande disegno per un prosperoso futuro vitivinicolo, come a voler riscattare la storia e la tradizione di quel luogo e della sua famiglia.


Nel 2013 ormai non più adolescente dopo aver ampliato il terreno ereditato, mi lanciai in una nuova avventura. Sostenuto solo da quel vecchio sogno, decido con ferma determinazione di coltivare un vigneto 100% Carricante.

Grazie all’aiuto, al supporto e soprattutto ai preziosi consigli di molte persone che hanno creduto in me, oggi posso dire di esserci riuscito!


Lavoriamo con molta cura il terreno e mettiamo sempre la massima attenzione nel trattamento dell’apparato fogliare in modo da ridurre al minimo i trattamenti. Il nostro vigneto è stato avviato in modo tradizionale, impiantando il selvatico e il secondo anno è stato innestato sul posto, per avere una vite prospera l’anno seguente.

Non nego che sono trascorsi anni di duro lavoro, difficoltà, ma ricolmati da altrettante soddisfazioni e soprattutto insegnamenti. Dopo aver avviato il vigneto e scoperto a fondo il suo potenziale decido di spingermi oltre e nel 2021 inizio a vinificare una parte del raccolto.


L’emozione generata da questo sogno, ormai tangibile, diventa quasi una piacevole ossessione. Trascorsi quasi due anni di lavoro in cantina, nel 2023 finalmente arriva la prima etichetta “RACHELE“.

Per la sua vinificazione scegliamo solo uve di prima qualità, lo lasciamo affinare in contenitori di acciaio inox in modo da mantenere intatte le sue naturali caratteriste. Trascorso il periodo di affinamento in acciaio lo imbottigliamo e lo lasciamo affinare in bottiglia, prima di poter essere degustato.


Il nostro Etna Bianco Superiore “RACHELE” ha ottenuto un bel traguardo, ricevendo l’attestato della guida Prosit ed entrando nella guida perenne ONAV.


Via Salice 17, Milo CT (sede operativa)

Via Pietralonga, 44
95016 Mascali CT (sede legale)

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aziende agricole Azienda Agricola Guerini Ermanno

Siamo un'azienda agricola a gestione familiare, ci troviamo a San Rocco, frazione di Gazzaniga, in provincia di Bergamo.


L’allevamento e la produzione casearia sono prevalentemente bovini, ma non mancano salumi e carne suina a completare i taglieri proposti nelle degustazioni.


In Fattoria è possibile sia l’acquisto che l’assaggio di specialità a km0, come formaggi, yogurt e carne salata di nostra produzione, ma anche vini, confetture e focacce di aziende del territorio che collaborano con noi.



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aziende agricole Società Agricola Bioagri Srls - Olio Elais

La nostra storia
Per noi pugliesi, l'olio d'oliva è molto più che un semplice condimento.

Nel suo colore, nel suo profumo, nel suo sapore ci sono secoli di lavoro dell’uomo sapiente e rispettoso di una natura ancora incontaminata. La nostra azienda mette in campo le migliori energie per sfruttare a dovere l’esclusiva tipologia del terreno e del territorio. Procediamo alla selezione delle nostre olive stoccando solo quelle arrivate al giusto grado di maturazione, evitando anche il più breve contatto con il terreno.


Il territorio
La Capitanata, nel sud dell'Italia: splendido ed irripetibile equilibrio fra uomo ed ambiente. Una natura ancora incontaminata che rallenta la corsa del tempo ed è capace di produrre, ancora oggi, quei gusti e quei sapori scomparsi.