SACCHEGGIANI F.LLI DI SERGIO E FRANCO S.N.C.
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E’ una questione di stileSe Grease ti ha fatto innamorare, ritorno al futuro ti ha fatto sognare , happy days ti ha divertito, sei nel posto giusto dove puoi gustare la genuinità
Burgers | Fries | Desserts | Milkshakes
Begliano, San Canzian D’Isonzo
Per prenotazioni chiamare 3384065641
Da asporto o in nostra compagnia
Aperto tutti i giorni dalle 19.30 a 00.00
Leggi il menù qui
ibb.co/nBSL7FL
Al Legna Restaurant and Pizzeria situated in the heart of Marsascala just steps away from St. Thomas bay. Come and let us make you enjoy every minute with our mouthwatering pizzas baked to perfection by our renowned Italian Pizzaiolo using a traditional wood-burning oven. We pride ourselves in offering a great selection of pizzas. Surely you'll find one to your liking.
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Trattoria storica(1919)dopo il 1970 è stata gestita da persone straniere.
Ora 5 ragazzi ROMANI e Bobo da Chioccia vi aspettano per stupirvi .
Vi Aspettiamo
Il Ristorante La Capannina è un'attività storica,nata nel 1972 con lo stravagante Efisino e sua moglie Elvira.Il locale è tutt'oggi a conduzione familiare.
I nostri piatti parlano delle più antiche tradizioni marinare e dello stretto legame con il territorio.
RISTORANTE • CRUDERIA • CROSTACERIA
Radici - Passione e Tradione del 1980
Il Capitano, la storia
Benvenuti, “Il Capitano” ha una storia vera che attraversa tre secoli. Comincia nel 1890. Una tempesta costringe il comandante a riparare nel porto di Pozzuoli con la sua piccola nave da carico. Riparte appena possibile per la Calabria ma quell’approdo di fortuna ha ormai segnato la sua vita. Ritorna a Pozzuoli dove trasforma un deposito di barche e attrezzi nella prima locanda della costa flegrea.
Per la gente del porto è ormai “Il Capitano”. Prende il mare quando può e serve il pescato cotto sui carboni. Fumo e profumo sono un irresistibile richiamo. D’estate ma anche nelle serate fredde d’inverno. “Il Capitano” raggiunge tane e secche che conosce bene. È questo il suo mare.
E la Locanda ha ormai la sua anima: la serenità di un rifugio, la gioia di accogliere, l’originalità del gusto.
La Cantina Sociale di Quistello è nata nel 1928. Sono passati dunque 90 anni da quando un gruppo di
viticoltori la costituì.
Ci piace però pensare che la nostra Cantina fonda le sue radici in una storia ben più antica. Una storia fatta tanto di contadini quanto di poeti. Una storia che rimanda a tempi davvero lontani!
La zona di produzione del Lambrusco Mantovano è infatti una zona di antichissime tradizioni viticole e gastronomiche e per trovare le prime tracce di “Labrusca” o “Lambrusca”, come erano inizialmente chiamati i vigneti da cui deriva il nostro vino, è necessario volgere lo sguardo al passato.
A pochi km a sud est di Mantova, ad esempio, sorge un importante abitato etrusco del VI_IV sec a.C: il Parco Archeologico del Forcello. Il Forcello, che si trova nel Comune di Bagnolo San Vito, ha restituito una ricchezza e varietà di reperti davvero eccezionale. E tra questi non sono mancate preziosissime anfore da trasporto per vino.
Questi ritrovamenti supportano la tesi secondo cui il vino locale fu a lungo oggetto di esportazione.
La via marittima adriatica che giungendo dall’Egeo, sfruttava gli scali portuali di Adria e Spina, permetteva infatti di raggiungere in maniera abbastanza agevole la pianura padana, attraverso i percorsi
fluviali.
La “Labrusca” fu conosciuta oltre che dagli Etruschi anche dai Romani. Alcuni precisi riferimenti di scrittori latini nelle loro opere possono essere considerati, in tal senso, dei preziosi documenti, sulla presenza di questo vitigno e su come esso fosse conosciuto anche dalla popolazione Romana.
E’ di quasi 2000 anni fa, ad esempio, la citazione della “Vitis Labrusca” nella quinta Bucolica del poeta mantovano Virgilio che fu, evidentemente, un testimone prezioso e diretto della presenza del vitigno lambrusco nel territorio mantovano!
A tutt’oggi non è possibile risalire con precisione a quando sia stata presa in considerazione la coltivazione della vite Labrusca nel modo in cui viene concepita nei giorni nostri!
Di certo la coltivazione della vite assume un valore fondamentale alla fine del secolo XI con i monaci benedettini nei territori dell’abbazia di Polirone a San Benedetto Po. I monaci stabilivano agli affittuali il pagamento di un tributo annuo (la preménda). L’economista Ugo Ruberti rese noto come i contadini, utilizzassero l’uva dei vigneti del Lambrusco per assicurarsi un vino di alta qualità molto apprezzato dai monaci per il gusto, il profumo ed anche il colore intenso. ( Del resto già Plinio il Vecchio nella Naturalis
Historia scrive “… la vitis vinifera le cui foglie, come quelle della vite Labrusca, diventano di colore
sanguigno prima di cadere…”…)
A Ugo Ruberti, studioso quistellese, esperto d’agricoltura e viticoltura, si deve la scoperta del vigneto autoctono Grappello Ruberti. Testimonianze storiche di questo vitigno sono presenti dai primi del ’900, quando il famoso ampelografo Dal Masso dichiarò in un convegno del 1939 che per moltissimo tempo il Grappello Ruberti era stato l’unico vitigno coltivato in questa zona.
Nel 2013 il ministero dell’Agricoltura ha ufficialmente riconosciuto il Grappello Ruberti come vitigno la cui uva autoctona “è diffusa soprattutto nell’Oltrepò mantovano e in particolare nell’area della Cantina sociale di Quistello”!
Quella che in maniera semplice vi abbiamo raccontato non è che una parte di una storia davvero suggestiva che abbraccia secoli, popolazioni e territori!
E’ la storia di un vino che amiamo e a cui dedichiamo il nostro lavoro con impegno e passione consapevoli del privilegio che abbiamo nel portare avanti questa storia tanto lunga quanto speciale.
Produzione Cantina di Quistello:
Vini Rossi frizzanti: 80 Vendemmie Rosso (Lambrusco IGP di Quistello), 80Vendemmie Rosato (Lambrusco IGP di Quistello), Gran Rosso del Vicariato di Quistello (Lambrusco IGP di Quistello), Lambrusco Mantovano DOP (Lambrusco Mantovano DOP).
Vini Bianchi frizzanti: Gran Bianco di Quistello (IGP bianco Quistello), Dolce del Vicariato di Quistello (IGP bianco Quistello), Bianco Trebbiano ((IGP bianco Quistello).
Spumante Metodo Classico Brut: 1.6 Armonia
Mosti Cotti: Vin Cot, (riduzione di mosto di Grappello Ruberti di Quistello DE.CO. di Quistello).
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