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  EURISTICA S.N.C. DI FAVINI & C. VIA MARCO ANTONIO COLONNA 27
20149 MILANO (MI)

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farms Azienda Agricola Scairato

L'azienda Scairato è ubicata a Castel San Lorenzo (Sa), ed è alla seconda generazione.
Recentemente la proprietà è passata alla figlia del fondatore, Francesca Scairato, che porta avanti la tradizione di famiglia con un occhio alle novità.


Cilentana doc, dinamica e attiva, schietta e sincera come il vino che produce, Francesca ha introdotto e/o mantenuto pratiche sostenibili e circolari per migliorare l'impatto che il suo vino ha sull'ambiente, come la legatura a mano delle viti o il controllo degli insetti e dei patogeni tramite metodi naturali.


Tutti i vini sono una pura espressione dell'arte antica del vinificare, legata ai ritmi della terra e delle stagioni."


Sede produttiva

Via Piano Della Macchia, 84049 Castel San Lorenzo SA

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butchers MACELLERIA CIANCIULLI

Commercio al dettaglio di carni e di prodotti a base di carne

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farms AZIENDA AGRICOLA DE PARIS ERO LUIGI

L’Azienda Agricola di Eros De Paris è nata nel 1990, quando, assieme alla moglie Morena, Eros decise di mettere a frutto la propria pluridecennale esperienza per creare un’attività autonoma. Tutto cominciò da una piccola serra a Ghivizzano (Lu), sulla Via Nazionale, dove Eros e Morena coltivavano assieme piante da fiore e ortaggi per la vendita al dettaglio. Da allora, la piccola serra è stata sostituita da un gruppo di moderne serre da coltivazione, che coprono un’ area di 3000 mq, oltre che da uno spazio espositivo per la vendita di 1000 mq.


L’attività dell’Azienda Agricola De Paris segue il ritmo delle stagioni: quando giunge la primavera l’Azienda Agricola De Paris offre una vastissima gamma di piante per orto. Molte sono le varietà di pomodoro: dai tradizionali San Marzano, Canestrino e Tondo da insalata, a nuove varietà resistenti alle malattie e assai più produttive. Non mancano, poi, le melanzane, i peperoni, le insalate e tutte le altre piante indispensabili per un bell’orto. Nel mese di giugno ha inizio la coltivazione dei crisantemi e dei ciclamini, la cui fioritura inizierà soltanto a partire dalla metà di settembre, per proseguire, nel caso dei ciclamini, durante tutto l’inverno. Nei mesi estivi, l’ Azienda De Paris offre una vasta gamma di composizioni fiorite, pronte ad abbellire terrazze e giardini. Nel periodo natalizio, le classiche stelle di Natale, nelle diverse varianti nel vetro, nella ceramica e nella terracotta.

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butchers MACELLERIA IORIO BIAGIO

MACELLERIA IORIO BIAGIO
VIA VOLTURNO 139
80011 Acerra (NA)


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seafood Pescheria GANDOLA di Gandola Ivano

Consegna a domicilio - Mercato coperto

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pasta factories CASONCELLO PINK - BERETTA PIERINA

La ventennale passione per la cucina (bergamasca e non solo) ci ha portati a creare un laboratorio di pasta artigianale dove nascono tutti i giorni i tipici casoncelli alla bergamasca.


Assolutamente fatti a mano, accompagnano i ravioli freschi con gustosi ripieni (fontina e speck, spinaci e fontina, carni bianche, ecc...), le farfalle, i passatelli, gli gnocchi all'ortica, alle noci e agli spinaci: tutti rigorosamente prodotti con materie prime freschissime e nel rispetto delle tradizioni locali.

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farms Azienda Agricola Reveruzzi

Primo allevamento bufalino dal Sannio Per info e prenotazioni 3478217839

Vendita di Ricotta e Mozzarella di latte di bufala.

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agribusiness MOLINO DENTI

La nostra farina: una storia che comincia lontano...

...ma rimane sempre vicino: tra i campi dell’Emilia, Reggio e Parma, cuore dell’agro-alimentare italiano.


Il Molino Denti da quasi settant’anni produce e confeziona farine di grano tenero. Un percorso fatto di sacrifici, passione, intuizione, perseveranza.

 
1955: l’inizio

L’Italia è uscita dalla guerra con tanta voglia di ricominciare, di ricostruire, di intraprendere un futuro migliore. E’ ancora un paese rurale dove le famiglie sono prevalentemente di stampo patriarcale: le figlie femmine, sposandosi, raggiungono la casa del marito e del suocero, mentre i figli maschi si sposano in casa e allargano le basi famigliari, premessa indispensabile per avere un’adeguata forza lavoro nei campi e nell’allevamento del bestiame.

Così è anche per i fratelli Denti, Sante, Alberto, Vando e Renato, una famiglia di agricoltori che lavora un podere nella periferia di Reggio Emilia e che coglie l’opportunità di prendere in gestione un molino a cilindri di Albinea, in quel momento non attivo, grazie ad alcuni soci finanziatori.

In quel tempo, la forza lavoro faceva premio sulla specializzazione: il lavoro consisteva per lo più nella macinazione di grano per farina, piuttosto che farina per pane.

Inizia così un’epopea imprenditoriale che continua fino ai giorni nostri
 
Anni Sessanta: il boom economico

Le migliorate condizioni di vita, l’innalzamento vertiginoso del reddito procapite (un operaio nel 1955 guadagnava circa 43.000 lire al mese mentre a metà degli anni Sessanta, 86.000), incidono profondamente sulle trasformazioni socio-culturali, oltre che provocare un deciso aumento dei consumi.

I fratelli Denti, (Sante, Alberto e Vando – Renato era uscito nel 1959) nel frattempo, hanno acquistato tutto il capitale sociale del molino e proseguono la strada dell’adeguamento tecnologico, ampliando la capacità produttiva, migliorando le rese e modernizzando l’offerta. E’ in questo frangente che la farina verrà commercializzata non più in sacchi di juta da 100 kg, bensì in sacchi di carta di 50kg.

Parallelamente, i fratelli Denti, sempre alla ricerca di nuove opportunità per il loro molino, producono in alternato cioè macinano sia grano tenero che altri cereali per produrre mangimi.

Anni Settanta: arriva l’austerity

L’Italia, dopo la crescita impetuosa del boom economico, anche a causa della crisi petrolifera mondiale, conosce un periodo di austerity che si traduce in riduzione dei consumi.

E’ una crisi economica e sociale che mette a dura prova la tenuta delle imprese: diventa imprescindibile avere strutture finanziarie, organizzative e commerciali in grado di reggere le nuove sfide che il mercato propone.

Nel 1973 esce dalla società Vando, mentre nel 1974 scompare Alberto.

Viene affittato, nel 1978, un altro molino a Reggio Emilia gestito dal cugino Ideo che chiuderà nel1995 e completamente rinnovato il molino di Albinea.

Anni Ottanta: un nuovo inizio

Nel 1985, la vecchia compagine sociale viene ulteriormente modificata dall’uscita di Ideo: Ermanno Denti, figlio di Alberto e la moglie Franca con 3 operai si trovano a gestire da soli l’attività molitoria che è ancora divisa in produzione di farine e mangimi.


Anni Novanta: il molino si consolida

Entrano a far parte della società i figli Sabrina, Alan e Alberto. Nel 1991 viene affittato un mangimificio a Rubiera e ciò consente di adibire il molino di Albinea alla sola produzione di farine alimentari. La capacità di macinatura giornaliera di grano tenero passa da 180 q a 300 q al giorno.


Anni Duemila: il molino si automatizza

L’Amministrazione comunale di Albinea per togliere l’attività molitoria dal centro abitato, destina nel 2001 un’area in zona industriale che, cinque anni dopo vedrà sorgere un molino di nuova generazione in grado di produrre 2.000 q/giorno e, almeno per 48 ore senza l’ausilio né presenza di personale.

 
Anni Duemiladieci: si guarda al futuro

Nel 2011 viene acquistato un secondo molino a Vicofertile (PR) con capacità produttiva di 3.200 q/giorno. Dopo un paio d’anni e dopo svariati interventi di ammodernamento, automatizzando l’impianto e modificando la linea di impachettamento, la capacità giornaliera produttiva viene portata a 5.000 q.

Oggi

Molino Denti è una solida e importante realtà nel panorama, non solo italiano, della trasformazione di grano tenero. La sua proposta commerciale rivolta sia al canale professionisti che a quello domestico, si rinnova continuamente ed è attenta alle nuove tendenze alimentari.

Infibra, linee speciali, tostatura, miscelazione sono solo alcuni degli ambiti in cui la ricerca Denti si sta orientando per soddisfare le crescenti aspettative del mercato di 11 Nazioni.

Una storia che vuol continuare ad essere scritta, naturalmente insieme.

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farms LA DEA LUMACA

Lumache, cosmetica, marmellate, pesti, gallette, biscotti...100% bio

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Food & Wine Da Caio Bellagio

DA CAIO - SALITA SERBELLONI,11 BELLAGIO
Vendita di prodotti alimentari Italiani locali Top Quality.
Preparazioni di cesti pic nic e aperitivi.


DA CAIO - VIA GARIBALDI, 44 BELLAGIO
Vendita di prodotti alimentari Italiani locali Top Quality.

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agribusiness ELITE SURGELATI

Siamo tra le più antiche catene del settore

Da sempre elaboriamo nuove ricette per offrirti tutti i giorni tante pietanze gustose, piatti della nostra tradizione e menu sani adatti alle esigenze nutritive di tutta la famiglia.


Ti offriamo la libertà di scegliere tra centinaia di prodotti e specialità gastronomiche, attraverso la nostra rete distributiva con un servizio puntuale e cortese. Con una semplice telefonata, un nostro incaricato sarà da te per illustrarti tutte le offerte, i prodotti, direttamente a casa tua nel momento più comodo per te.

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farms ANTICA MACELLERIA BALLARDINI DAL 1929
La F.lli Ballardini è azienda fondata nel 1929 che oggi si presenta come una realtà consolidata nel settore delle carni e surgelati.

La macelleria Ballardini propone all'affezionata clientela le carni più pregiate, provenienti da selezioni accurate delle materie prime e in tagli abilmente preparati per la vostra tavola, curate personalmente dalla mano esperta di Roberto.
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farms Azienda Agricola Enzo Covato

Aziedna Agricola
VIA PASSO PARRINO 19/A 97015 Modica (RG)


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farms LEVICCIOLA AZIENDA AGRICOLA

Chi siamo
Ieri...

Anni fa nasceva l′azienda agricola di Francone Marco, ceduta dal padre. Essa, pur comprendendo alcuni noccioleti, si basava principalmente sull′allevamento bovino e sulla cerealicoltura. Marco e la sua famiglia avevano l′intenzione di raggiungere un obiettivo ben preciso, ovvero quello di lavorare le proprie nocciole e trasformarle in prodotti semilavorati. Essendo molto legati al loro territorio, hanno cercato di valorizzarne le risorse.


Oggi...
L′azienda si è trasformata, si basa esclusivamente sulla produzione e trasformazione di nocciole tonda gentile trilobata. Porta il nome di Levicciola dovuto al fatto che risiede a Levice, un piccolo paese situato in Alta Langhe.
Usando le forze di tutta la famiglia, l′attività conta 25 ettari di noccioleti. Dunque: La famiglia è alla base del successo.


L′ azienda adotta il sistema della filiera corta che raggruppa tutto il processo della lavorazione della nocciola, dal campo al punto vendita dove è possibile trovare altri prodotti genuini del territorio.
L′attività conta 40 ettari di noccioleti, tutti marchiati I.G.P. e tutti collocati a Levice.
L′ amore per gli animali della famiglia he ricreato una piccola fattoria aperta al pubblico.La coltivazione e la concimazione avviene rispettando il più possibile l′ambiente,. per questo vengono allevate pecore che brucato l′ erba e i piantini nei noccioleti riducendo al minimo indispensabile l′impatto ambientale del diserbo meccanico.


Territorio

L' altitudine, il terreno e soprattutto il clima di Levice è caratterizzato dall'incrocio tra la corrente marina e la tramontana. Questo permette di  ottenere un prodotto unico al mondo, esaltandone il sapore, le proprietà e l'elevata qualità.

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dining CANTINA DI QUISTELLO

La Cantina Sociale di Quistello è nata nel 1928. Sono passati dunque 90 anni da quando un gruppo di
viticoltori la costituì.


Ci piace però pensare che la nostra Cantina fonda le sue radici in una storia ben più antica. Una storia fatta tanto di contadini quanto di poeti. Una storia che rimanda a tempi davvero lontani!


La zona di produzione del Lambrusco Mantovano è infatti una zona di antichissime tradizioni viticole e gastronomiche e per trovare le prime tracce di “Labrusca” o “Lambrusca”, come erano inizialmente chiamati i vigneti da cui deriva il nostro vino, è necessario volgere lo sguardo al passato.


A pochi km a sud est di Mantova, ad esempio, sorge un importante abitato etrusco del VI_IV sec a.C: il Parco Archeologico del Forcello. Il Forcello, che si trova nel Comune di Bagnolo San Vito, ha restituito una ricchezza e varietà di reperti davvero eccezionale. E tra questi non sono mancate preziosissime anfore da trasporto per vino.


Questi ritrovamenti supportano la tesi secondo cui il vino locale fu a lungo oggetto di esportazione.
La via marittima adriatica che giungendo dall’Egeo, sfruttava gli scali portuali di Adria e Spina, permetteva infatti di raggiungere in maniera abbastanza agevole la pianura padana, attraverso i percorsi
fluviali.
La “Labrusca” fu conosciuta oltre che dagli Etruschi anche dai Romani. Alcuni precisi riferimenti di scrittori latini nelle loro opere possono essere considerati, in tal senso, dei preziosi documenti, sulla presenza di questo vitigno e su come esso fosse conosciuto anche dalla popolazione Romana.


E’ di quasi 2000 anni fa, ad esempio, la citazione della “Vitis Labrusca” nella quinta Bucolica del poeta mantovano Virgilio che fu, evidentemente, un testimone prezioso e diretto della presenza del vitigno lambrusco nel territorio mantovano!


A tutt’oggi non è possibile risalire con precisione a quando sia stata presa in considerazione la coltivazione della vite Labrusca nel modo in cui viene concepita nei giorni nostri!
Di certo la coltivazione della vite assume un valore fondamentale alla fine del secolo XI con i monaci benedettini nei territori dell’abbazia di Polirone a San Benedetto Po. I monaci stabilivano agli affittuali il pagamento di un tributo annuo (la preménda). L’economista Ugo Ruberti rese noto come i contadini, utilizzassero l’uva dei vigneti del Lambrusco per assicurarsi un vino di alta qualità molto apprezzato dai monaci per il gusto, il profumo ed anche il colore intenso. ( Del resto già Plinio il Vecchio nella Naturalis
Historia scrive “… la vitis vinifera le cui foglie, come quelle della vite Labrusca, diventano di colore
sanguigno prima di cadere…”…)


A Ugo Ruberti, studioso quistellese, esperto d’agricoltura e viticoltura, si deve la scoperta del vigneto autoctono Grappello Ruberti. Testimonianze storiche di questo vitigno sono presenti dai primi del ’900, quando il famoso ampelografo Dal Masso dichiarò in un convegno del 1939 che per moltissimo tempo il Grappello Ruberti era stato l’unico vitigno coltivato in questa zona.
Nel 2013 il ministero dell’Agricoltura ha ufficialmente riconosciuto il Grappello Ruberti come vitigno la cui uva autoctona “è diffusa soprattutto nell’Oltrepò mantovano e in particolare nell’area della Cantina sociale di Quistello”!


Quella che in maniera semplice vi abbiamo raccontato non è che una parte di una storia davvero suggestiva che abbraccia secoli, popolazioni e territori!
E’ la storia di un vino che amiamo e a cui dedichiamo il nostro lavoro con impegno e passione consapevoli del privilegio che abbiamo nel portare avanti questa storia tanto lunga quanto speciale.


Produzione Cantina di Quistello:
Vini Rossi frizzanti: 80 Vendemmie Rosso (Lambrusco IGP di Quistello), 80Vendemmie Rosato (Lambrusco IGP di Quistello), Gran Rosso del Vicariato di Quistello (Lambrusco IGP di Quistello), Lambrusco Mantovano DOP (Lambrusco Mantovano DOP).

Vini Bianchi frizzanti: Gran Bianco di Quistello (IGP bianco Quistello), Dolce del Vicariato di Quistello (IGP bianco Quistello), Bianco Trebbiano ((IGP bianco Quistello).

Spumante Metodo Classico Brut: 1.6 Armonia

Mosti Cotti: Vin Cot, (riduzione di mosto di Grappello Ruberti di Quistello DE.CO. di Quistello).