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Com’è nata l’idea di aprire una pizzeria in Belgio?
I miei genitori si sono trasferiti tanti anni fa qui in Belgio. Io sono nato qui ma poco dopo i miei genitori hanno deciso di trasferirsi nuovamente in Sicilia. Purtroppo lì non c’era abbastanza lavoro così ancora una volta ci siamo trasferiti tornando in Belgio. La pizzeria è stata aperta inizialmente da mia madre e mio zio, dopo poco tempo a causa di alcune divergenze mia madre ha deciso di lasciare l’attività. Dopo un paio di anni anche mio zio ha deciso di lasciare l’attività e a quel punto l’ho rilevata io nel gennaio del 2019.
Come definirebbe la sua cucina?
La definirei semplicemente tradizionale italiana in quanto presentiamo solo piatti rigorosamente italiani. Noi offriamo principalmente pizza che è la nostra specialità ma nel menù sono presenti anche la pasta: perciò lasagne, tagliatelle, ravioli, cannelloni e via dicendo.
Le materie prime che utilizza provengono dall’Italia?
Sì tutte le materie prime che utilizziamo sono prodotti italiani, mi affido ad un fornitore qui in Belgio che mi fornisce tutto: dalle farine, ai formaggi, agli insaccati. Tutto proveniente dall’Italia per mantenere l’autenticità.


Qual è secondo lei il piatto più richiesto del suo locale?
Ah sicuramente la Pizza Stella d’Italia che è la pizza che ci rappresenta. Diciamo che è la pizza che rappresenta meglio la pizzeria, non per altro ha lo stesso nome del locale. La pizza è composta da pomodoro, mozzarella, pomodoro ciliegino, prosciutto crudo, scaglie di parmigiano, rucola e aceto balsamico.
Com’è stato rilevare una pizzeria provenendo da tutt’altro campo?
Devo dire che è stato molto stimolante, prima io ero responsabile del controllo di sostanze pericolose all’aeroporto perciò di ristorazione non ne sapevo molto ma è stata una sfida rilevare un’attività che non andava molto bene cercando di modificare il menù, cambiando anche i prodotti nonché l’ospitalità. Quando c’era mio zio diciamo che era un po’ “burbero” perciò i clienti non si sentivano particolarmente a casa quando venivano a mangiare da noi. Quando ho rilevato il locale ho dato una rinfrescata all’ambiente, ho cambiato il forno per fare le pizze e ho investito maggiormente nella pubblicità.


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A questo proposito, ha usato i social per promuovere la sua attività?
Sì assolutamente, devo dire di aver fatto un lavoro sia sui social che sui media tradizionali. Ho sfruttato quanto possibile la pubblicità su Facebook attraverso le sponsorizzazioni e per esempio ho sfruttato per esempio la radio dove ho creato una nostra pubblicità che andava in onda circa 8 volte al giorno. Ho inoltre fatto spedire i nostri menù a tutte le abitazioni qui in zona così che conoscessero i nostri piatti e ho cambiato l’insegna con una più grande rispetto alle due piccole che c’erano prima aumentando notevolmente la visibilità.
Che aria si respira adesso all’interno del suo locale?
Ah guardi basta fare un salto sulla pagina Facebook per vedere che i clienti sono tutti soddisfatti dalla nostra accoglienza e dall’ambiente familiare che si respira. Avendo lavorato anche al mercato in passato posso dire di avere esperienza e familiarità con il rapporto con il pubblico semplificando anche questa parte del lavoro. Banalmente anche offrire il digestivo a fine pasto invoglia il cliente a tornare e lo fa sentire come a casa. Se non lo facessi con tutti i clienti poi perderei di credibilità. Ho migliorato anche questo aspetto rispetto alla gestione precedente.


Perché secondo lei la cucina italiana ha così successo all’estero?
Direi perché la cucina italiana ha successo principalmente per l’ottima qualità delle sue materie prime e per l’ottimo rapporto che si può creare con la clientela se si fa bene il proprio lavoro.
Che consiglio darebbe a qualcuno che vorrebbe introdursi in questo mercato all’estero?
Per avere successo in questo mercato prima di tutto ci vuole tanta ambizione, poi avere una volontà di ferro, visto che all’inizio non è mai facile, e infine non fermarsi alla prima difficoltà perché Questo mondo è pieno di insidie.
Qualche progetto per il futuro?
Bisogna avere l’ambizione per superare i propri limiti no? Mi piacerebbe tra un paio di anni poter aprire un’altra pizzeria, a chi non piacerebbe avere successo nella vita attraverso il proprio lavoro. Se si ama quello che si fa le soddisfazioni comunque arrivano.
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