Lenticchie di Castelluccio di Norcia IGP, un concentrato di benessere
Lenticchie di Norcia




Succede anche in Umbria con le lenticchie di Castelluccio di Norcia, una varietà particolarmente pregiata di questo legume che vanta il riconoscimento europeo già dal 1997.


La loro coltivazione avviene sotto rigidissime condizioni geografiche (unicamente all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, a 1400 metri s.l.m); condizioni a loro volta legate a doppio filo alle specifiche esigenze climatiche, in grado di conferire ad ogni singola lenticchia una straordinaria resistenza all’attacco di insetti e parassiti.


D’altronde, parliamo di un prodotto biologico che nasce e cresce come natura crea.


Buccia fine, colore tigrato tra il verdastro e il marroncino e forma piccola e appiattita, queste lenticchie non sono solo buonissime e alla base di diverse preparazioni tipiche, ma anche un toccasana per la salute



Lenticchie di Castelluccio di Norcia IGP, un concentrato di benessere
Lenticchie di Norcia



Se già di norma, infatti, questi legumi sono definiti “la carne dei poveri” per il loro abbondante apporto nutritivo in proteine e sali minerali, la varietà umbra è particolarmente ricca di ferro, magnesio, fosforo e vitamine del gruppo B (la B3, in particolare, aiuta a ridurre la concentrazione di trigliceridi nel sangue mentre la B1 favorisce memoria e concentrazione).


Se consumate insieme a pasta o cereali, poi, consentono un importante approvvigionamento di aminoacidi essenziali, ma non è tutto: grazie agli isoflavoni rivelano anche proprietà antiossidanti che ben si conciliano con il naturale contributo di fibre, quindi perfette per regolarizzare l’attività intestinale e l’assorbimento degli zuccheri e, di conseguenza, gestire il colesterolo.


E se non bastasse, le lenticchie di Castelluccio di Norcia sono facilissime da preparare: non necessitano di ammollo e si cuociono, senza sfaldarsi, in una mezz’oretta. Un motivo in più per tenerne sempre una scorta nella credenza!



Simona Vitaliano



Foto
notizie Ristorante Pizzeria RED Da Nicola Nel cuore del Ticino si trova il ristorante RED guidato da Nicola e la sua squadra. Il locale propone una cucina mediterranea improntata sui piatti di pesce senza dimenticare piatti iconici del Ticino come le orecchie di elefante. Tutti i piatti sono creati con passione e con materie prime di origine italiana e prodotti del territorio svizzero così da garantire qualità e freschezza dei prodotti. Al menù si affianca una carta dei vini completa che si concentra soprattutto sui Merlot della zona in quanto prodotto di eccellenza del territorio. Il tutto condito con un’atmosfera rilassante e familiare che vi farà sentire come a casa. Scopriamo di più riguardo questa attività in questa intervista con Nicola, il titolare del locale.
Foto
notizie Emporio Ravioli e Casa Ravioli: a San Paolo una cucina italiana di ricordi Nella città con più italiani al mondo Roberto Ravioli ha conquistato emigrati, oriundi e non solo. Grazie ai grandi piatti della nostra tradizione, preparati con rigore e semplicità
Foto
notizie Villa Verdi a Parigi, autentico amore e passione per le specialità campane   Cucinare è una vera e propria forma d’arte grazie alla quale si trasmettono emozioni e si ricreano i colori, gli odori e i sapori della propria terra d’origine. Su questa filosofia lo chef italofrancese Mario Zullo ha creato Villa Verdi, il suo ristorante italiano a Parigi, un vero tributo all’arte culinaria italiana. Figlio di campani e cresciuto tra le ricette di famiglia che si tramandano di generazione in generazione, ogni giorno nel suo ristorante, Mario prepara specialità campane alle quali aggiunge il suo tocco di creatività. Immersi in un ambiente caldo in cui il legno ricrea un’atmosfera retrò, molto suggestiva, potrete avventurarvi in un viaggio tra i sapori di una terra che vale la pena scoprire ed esplorare dal punto di vista culinario. Il successo di Villa Verdi risiede nell’alta qualità e nella genuinità delle materie prime che sono alla base delle sue specialità e che sono importate direttamente dall’Italia. In questo ristorante vi sentirete letteralmente “coccolati” perché per chef Mario Zullo e il suo staff, il fattore umano è un aspetto che non va assolutamente sottovalutato e sul quale bisogna puntare se si vuole intraprendere una carriera di ristoratore italiano all’estero. Ce lo racconta in questa esclusiva intervista che trasuda amore e passione per questo lavoro.