Foto
 

Casa del Tennis è una vera e propria oasi di piacere, serenità ed eccellenza, capace di coccolare il cliente e farlo sentire a proprio o agio in un ambiente familiare. Il signor Nino non vuole mai annoiare il suo cliente, ecco perché varia continuamente il suo menù offrendo combinazioni creative di ingredienti per dar vita a sapori inediti e indimenticabili, capaci di accontentare anche il palato più esigente. Anche il vino che si gusta presso il ristorante Casa del Tennis è di qualità, frutto di un’attenta ricerca e selezione.

Della sua storia di ristoratore italiano all’estero sempre in fermento e pronto alla sperimentazione e a idee creative originali, il signor Nino Onofrio Grippo ci parla in questa interessante intervista.




Com’è nata l’idea di aprire il Ristorante Casa del Tennis?

Il ristorante Casa del Tennis è nato dal mio desiderio di creare qualcosa di creativo dedicandomi alla mia passione per la cucina. Dopo aver viaggiato in giro per il mondo ho deciso di stabilirmi qui in Germania per concretizzare questo progetto.

Come mai proprio la Germania per diffondere il Made in Italy?

Mi ha entusiasmato il contesto che concedeva tante possibilità. Trent’anni di fa era tutto più facile qui soprattutto dal punto di vista amministrativo.

Foto
Foto

Come il popolo tedesco ha accolto la cucina italiana?

Benissimo perché il tedesco ama andare a mangiare fuori e spendere in cibo buono e di qualità. Il made in Italy è una garanzia di successo nel mondo. Esso è destinato a non tramontare mai.

Come definirebbe la cucina Ristorante Casa del Tennis?

È una cucina genuina che si basa su ricette originali e tradizionali che si sono diffuse di generazione in generazione. Io amo tanto cucinare e rispetto molto il cliente garantendo una cucina di prodotti freschi e di qualità. Sono prodotti gustosi e naturali. La maggior parte provengono direttamente dall’Italia. Io amo la semplicità dei sapori. Vengo dalla Campania dove mangiare bene è una grande peculiarità.

Quali sono gli ingredienti Made in Italy che non devono mancare assolutamente nella cucina del Ristorante Casa del Tennis?

Parmigiano, calamari (come li mangiamo noi in Italia). Il basilico, il timo, il prezzemolo, la pasta, i pomodorini e la mozzarella sono ingredienti che fanno la differenza. Sono ingredienti che sono molto apprezzati anche dalla mia clientela. Se il prodotto è di qualità non si può sbagliare assolutamente. Questo è un fattore che determina il successo di un ristorante italiano all’estero.

Quali sono i piatti più richiesti dalla sua clientela?

I calamari saltati in padella, le tagliatelle al tartufo e parmigiano. La pasta fresca e il pesce sono molto richiesti oltre alla pizza. Il cliente ha fiducia in noi. Variamo spesso il menù perché con l’esperienza ho capito che non bisogna mai annoiare il cliente e non smettere mai di combinare ingredienti e sapori inediti.

Foto
Foto

Quanto è importante l’estetica e la creatività nella preparazione di un piatto al cliente?

Un piatto è come un un’opera artistica e richiede continua creatività e fantasia. Non bisogna mai smettere di sperimentare combinazioni nuove.

Com’è strutturata la carta dei vini del ristorante Casa del Tennis?

Il vino è diventato un prodotto culturale anche qui in Germania. Il tedesco ama i vini da tavola ma devono essere di qualità. Oggi c’è più informazione possibilità di andare in Italia. Non si può ingannare facilmente il cliente. Il culto del vino ha successo anche qui. Noi offriamo vini eccellenti, per la maggior parte provenienti dalla Puglia e dalla Campania.

Com’è il suo rapporto con lo staff?

Per me il lavoro di squadra è tutto. Tutti devono rispettarsi a vicenda. Ci vuole costante collaborazione e professionalità. Io ogni giorno do l’esempio di rispetto e professionalità al mio staff e di conseguenza loro si sentono motivati a fare lo stesso. Importante è il dialogo reciproco e la buona comunicazione.

La parte più soddisfacente del suo lavoro?

Il rapporto con la gente mi motiva e soddisfa tanto. All’inizio ero felice quando riuscivo a creare un piatto nuovo e gustoso. Poi col passare del tempo sono subentrate altre dinamiche come la gratificazione da parte del cliente che ti stima e torna a sceglierti e trovarti.

La parte più noiosa?

Forse la parte burocratica e amministrativa ma anche questa parte va eseguita. Il nostro è un lavoro in cui sei costantemente in fermento e difficilmente vivi momenti noiosi e di stasi.


 Foto



Foto

Quanto il rapporto sei social media l’agevola nel suo mestiere di ristoratore all’estero?

Quello dei social media è un sistema di comunicazione che può rivelarsi anche una lama a doppio taglio. Prima esisteva il passaparola. Oggi la prima cosa che fa un cliente quando cerca un ristorante o albergo è lasciarsi troppo influenzare dalle recensioni che legge sui social media. A volte sono fittizie e non realistiche.

Quali consigli darebbe ad un giovane ristoratore che vuole diffondere il Made in Italy all’estero?

Rimboccarsi le maniche e non smettere mai di diffondere l’autentico Made in Italy che ci differenzia nel mondo. Essere umili e umani perché è una grande caratteristica del nostro essere italiani che viene molto apprezzata all’estero.

Progetti futuri…

Creare un ristorantino con una cucina all’aperto. Il front cooking si sta molto diffondendo all’estero. Creare anche un albergo vicino annesso alla Casa del Tennis. È un progetto ambizioso che concilia sia l’ambito alberghiero che della ristorazione.

ID Anticontraffazione: 9435Mariangela Cutrone


Foto
news Ripartire con dolcezza: la storia della Fabbrica di Cioccolato A Fossa, in provincia de L’Aquila, c’è un’eccellenza italiana che non si è fermata dopo il tremendo sisma del 2009. E anzi, è ripartita di slancio grazie al coraggio di una mamma, che oggi gestisce l’azienda di famiglia  
Foto
news Casa Leonardo di Massimo Davì, quando la tradizione si sposa con la sperimentazione   Nella cittadina tedesca di Moers, accanto al parco del Moerser Schloß è ubicato il ristorante Casa Leonardo di Massimo Davì, un locale dall’ambiente suggestivo in cui pranzare o cenare diventa un’esperienza davvero memorabile. Da ventiquattro anni circa Casa Leonardo riscuote tanto successo sia per la bontà dei piatti che è possibile gustare sia per la sua atmosfera conviviale nella quale regna sovrana l’umiltà, la gentilezza e la convivialità di Massimo Davì. Quest’ultimo non si ritiene “uno chef” ma un grande “sperimentatore dell’arte culinaria italiana”. Dopo significative esperienze nell’ambito della ristorazione in Europa e negli Stati Uniti, Massimo ha voluto concretizzare il suo sogno di aprire un proprio ristorante in cui poter dedicarsi alla sua arte, quella di cucinare ogni giorno piatti prelibati con l’intento di far conoscere la vera e autentica tradizione culinaria italiana al popolo tedesco e non solo. Alla base dei suoi piatti creativi vi è una selezione minuziosa di ingredienti freschi e genuini provenienti direttamente dall’Italia in grado di donare un sapore inimitabile. L’arte culinaria di Massimo Davì è in grado di soddisfare qualsiasi tipo di palato perché non smette mai di confrontarsi con la sua vasta clientela e imparare tanto da questo confronto costruttivo. Ce lo racconta con tanto entusiasmo in questa esclusiva intervista dalla quale trasuda tanto amore per il suo lavoro di chef e ristoratore italiano all’estero.
Foto
news Hotel Ristorante Bellora, quando il lifestyle italiano si sposa col benessere svedese   Da quattro anni nella città di Göteborg, un gruppo di creativi svedesi capitanati dall’italiano Salvatore ha aperto un hotel ristorante in cui diffondere il lifestyle italiano chiamato Hotel Ristorante Bellora. La chiave di successo di questa struttura risiede nella filosofia di base di questo progetto che ha coinvolto i migliori design italiani e manager di successo. L’Hotel Bellora ci tiene a soddisfare le esigenze dei propri clienti facendoli sentire coccolati e amati con un occhio di riguardo al loro benessere. Dotato di camere spaziose e confortevoli, arredate con eleganza e professionalità, il cliente oltre a rilassarsi potrà divertirsi grazie agli eventi organizzati all’interno di esso come serate di dj set, aperitivi d’autore, brunch, meeting e congressi a tema. Molto frequentata è la grande palestra in cui poter mantenersi in forma con le attrezzature più tecnologiche.
Foto
news Pante Cucina Siciliana: tra modernità e tradizione Il concetto di Pante deriva dall'isola di Pantelleria che è un'isola vulcanica siciliana con scogliere sbalorditive e spiagge di roccia nera. È così che Alessandro Luchetti, Daniel Cabezas e Antonio Facco, hanno deciso di portare l'architettura di Pantelleria e la sua cucina tradizionale italiana con un tocco siciliano in una capitale vibrante come Madrid. Il menu di Pante si ispira alla cucina tradizionale italiana, in particolare di Pantelleria e della Sicilia. Il menù si basa su ricette tradizionali rivisitate in chiave contemporanea, senza perdere l'essenza della gastronomia italiana, ma anzi valorizzandola. Il locale propone piatti di stagione realizzati con materie prime di altissima qualità per diffondere l'eccellenza e la qualità dell'autentica cucina italiana.