BANCA BANCA POPOLARE DELL'ADRIATICO S.P.A.
CATEGORY: BANCHE ED ISTITUTI DI CREDITO E RISPARMIOSei il proprietario? Richiedi l'ID anticontraffazione! Certifica che la tua Azienda è in possesso dei requisiti richiesti per l’inserimento in Eccellenze Italiane e richiedere l’erogazione di un ID Anticontraffazione, che sarà impresso sul certificato e sulla vetrofania che provvederemo a consegnarti e potrai poi esporre al pubblico.
67100 L'AQUILA (AQ)
0862419380
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stilel ristorante Panama ha rinnovato i suoi locali, aumentando gli spazi e offrendo con l’introduzione della cucina fusion, un’interessante novità da affiancare alla cucina della tradizione.
Ambiente accoglienti dotati di aria condizionata
Il Rifugio degli Artisti è un locale che si sviluppa su tre edifici molto differenti tra loro, divisi per nome e tematica come i tre luoghi ultraterreni visitati da Dante Alighieri nella sua opera “Divina Commedia”.
Infernum il Ristorante, Purgatorium la Pizzeria ed in fine si trova Paradisum, il Pub.
In Italia da oltre cento anni di tradizione nel settore dell'arte bianca nasce, nel lontano 1990 la PIZZA CROCCANTINA® dall'esigenza di ottenere una pizza leggera, fragrante , gustoso al palato con una discreta conservazione senza l'aggiunta di conservanti.
Dai sacrifici, le nottate in bianco passate a sperimentare e miscelare ingredienti e passione, nasce cosi, grazie all'ingrediente segreto, l'AMORE per la farina, questa fantasctica pizza che tiene il mercato degli snack da quasi 30 anni.
Il nostro lavoro , la dedizione,viene appagata nello stupore della faccia dei consumatori al primo assaggio, che sgranano gli occhi colpiti dal sapore del nostro prodotto.
Lavoriamo con materie prime solo di ottima qualità che ci garantiscono la costanza e il successo del prodotto.Da ormai quasi 20 Anni produciamo una linea con igredienti proveniente da AGRICOLTURA BIOLOGICA, e ci stiamo adoperando per ottenere la certificazione kosher.
La nostra eccellenza italiana , ormai riconsciuta dal 2016 con numero di certificazione 4669 al registro delle ECCELLENZE ITALIANE è esportato in BEGLIO, OLANDA, FRANCIA e GERMANIA, in espansione verso POLONIA , ROMANIA, SEVZIA....; ogni mercato viene attentamente valutato dal nostro ufficio estero, l'esigenza e il packaging migliore da introdurre nel mercato stesso.
La vostra soddisfazione è il nostro obbiettivo piu Grande!
La nostra Storia
Il ristorante pizzeria "L'Arco dei desideri" nasce nel 2001 in via Trivice d'ossa, nel rione iacp del comune di Cimitile, dall'idea e dal desiderio di Raffaele Cece di dar vita ad una realtà propria, dopo anni di lavoro in rinomate attività ristorative del campano e dell'avellinese. Lo stile che caratterizza la cucina del ristorante è tradizionale napoletano e spazia tra piatti di pesce e di carne. L'uso di prodotti genuini, preparati con maestria ma, allo stesso tempo con semplicità e passione, danno vita a piatti molto apprezzati dai frequentatori, clienti e amici che hanno seguito nel corso degli anni il ristorante.
Il menù è completato dalla classica pizza napoletana, dalla pasta morbida e sottile. Nel 2014, dopo tredici anni di attività, il ristorante pizzeria "L'Arco dei desideri" cambia locazione spostandosi in una zona più centrale del comune di Cimitile, via Enrico de Nicola. Locale nuovo ed in quanto tale meglio attrezzato, ma sempre caratterizzato dalla ricerca del genuino, della semplicità e dei sani valori. Quei sani valori che negli anni Raffaele Cece, dall'alto della sua esperienza, ha con tutto se stesso trasmesso a tutti i suoi collaboratori.
Pochi mesi fa il subentrare di un nuovo socio, Angelo Napolitano, per anni collaboratore di Raffaele e la ricerca di un locale di dimensioni maggiori, ha fatto si che il ristorante si spostasse a Roccarainola, in via Alcide de Gasperi, rilevando la struttura in passato occupata per anni dai "fratelli D'Onofrio". Locale ampio ed accogliente, dallo stile marcatamente rustico, che meglio si adatta ad accogliere cerimonie e banchetti di portata maggiore. Cucina che non abbandona lo stile tradizionale napoletano, ma lo innova, sperimentando nuove combinazioni di sapori e di ingredienti sempre spaziando tra portate di pesce e portate di carne. Punto cardine resta la ricerca della qualità e della genuinità del prodotto variandone, al contempo, l'elaborazione.
Novità riguardano anche la pizzeria che ora aggiunge al classico impasto napoletano, sempre legato alla tradizione, il nuovo impasto "gourmet", lavorato con metodo e con cura per renderlo più morbido e molto digeribile. Ospitandovi a pranzo o a cena da noi, saremo lieti di regalarvi una straordinaria esperienza, che siamo sicuri sin da ora, vorrete ripetere più e più volte. Accogliervi sarà il nostro piacere più grande, ogni volta con immensa gioia. Un passato da ricordare, un presente da vivere appieno ed un futuro da scrivere insieme a voi.
Restaurateur and esteemed chef, Patrizia Branchi, has been a part of award-winning restaurants and Italian cuisine since 1985, when she opened her first restaurant, L’Osteria Delle Tre Panche, in the heart of Florence, Italy.
After moving with her family to the states and getting acquainted with the city’s vast restaurant scene, Patrizia saw an opportunity to open her next culinary venture, where she could continue to share the award-winning recipes she’s spent her life perfecting.
a person with the arms crossed
Now at the helm of the Gaslamp’s popular Operacaffe, alongside her daughter, Kika, the two are fulfilling their lifelong dream of owning a successful restaurant in the United States, while doing what they love most.
Come see why this iconic Italian eatery has won the hearts of locals and visitors alike, and experience authentic Italian cuisine the way it was meant to be enjoyed – surrounded by family.
La Cantina Sociale di Quistello è nata nel 1928. Sono passati dunque 90 anni da quando un gruppo di
viticoltori la costituì.
Ci piace però pensare che la nostra Cantina fonda le sue radici in una storia ben più antica. Una storia fatta tanto di contadini quanto di poeti. Una storia che rimanda a tempi davvero lontani!
La zona di produzione del Lambrusco Mantovano è infatti una zona di antichissime tradizioni viticole e gastronomiche e per trovare le prime tracce di “Labrusca” o “Lambrusca”, come erano inizialmente chiamati i vigneti da cui deriva il nostro vino, è necessario volgere lo sguardo al passato.
A pochi km a sud est di Mantova, ad esempio, sorge un importante abitato etrusco del VI_IV sec a.C: il Parco Archeologico del Forcello. Il Forcello, che si trova nel Comune di Bagnolo San Vito, ha restituito una ricchezza e varietà di reperti davvero eccezionale. E tra questi non sono mancate preziosissime anfore da trasporto per vino.
Questi ritrovamenti supportano la tesi secondo cui il vino locale fu a lungo oggetto di esportazione.
La via marittima adriatica che giungendo dall’Egeo, sfruttava gli scali portuali di Adria e Spina, permetteva infatti di raggiungere in maniera abbastanza agevole la pianura padana, attraverso i percorsi
fluviali.
La “Labrusca” fu conosciuta oltre che dagli Etruschi anche dai Romani. Alcuni precisi riferimenti di scrittori latini nelle loro opere possono essere considerati, in tal senso, dei preziosi documenti, sulla presenza di questo vitigno e su come esso fosse conosciuto anche dalla popolazione Romana.
E’ di quasi 2000 anni fa, ad esempio, la citazione della “Vitis Labrusca” nella quinta Bucolica del poeta mantovano Virgilio che fu, evidentemente, un testimone prezioso e diretto della presenza del vitigno lambrusco nel territorio mantovano!
A tutt’oggi non è possibile risalire con precisione a quando sia stata presa in considerazione la coltivazione della vite Labrusca nel modo in cui viene concepita nei giorni nostri!
Di certo la coltivazione della vite assume un valore fondamentale alla fine del secolo XI con i monaci benedettini nei territori dell’abbazia di Polirone a San Benedetto Po. I monaci stabilivano agli affittuali il pagamento di un tributo annuo (la preménda). L’economista Ugo Ruberti rese noto come i contadini, utilizzassero l’uva dei vigneti del Lambrusco per assicurarsi un vino di alta qualità molto apprezzato dai monaci per il gusto, il profumo ed anche il colore intenso. ( Del resto già Plinio il Vecchio nella Naturalis
Historia scrive “… la vitis vinifera le cui foglie, come quelle della vite Labrusca, diventano di colore
sanguigno prima di cadere…”…)
A Ugo Ruberti, studioso quistellese, esperto d’agricoltura e viticoltura, si deve la scoperta del vigneto autoctono Grappello Ruberti. Testimonianze storiche di questo vitigno sono presenti dai primi del ’900, quando il famoso ampelografo Dal Masso dichiarò in un convegno del 1939 che per moltissimo tempo il Grappello Ruberti era stato l’unico vitigno coltivato in questa zona.
Nel 2013 il ministero dell’Agricoltura ha ufficialmente riconosciuto il Grappello Ruberti come vitigno la cui uva autoctona “è diffusa soprattutto nell’Oltrepò mantovano e in particolare nell’area della Cantina sociale di Quistello”!
Quella che in maniera semplice vi abbiamo raccontato non è che una parte di una storia davvero suggestiva che abbraccia secoli, popolazioni e territori!
E’ la storia di un vino che amiamo e a cui dedichiamo il nostro lavoro con impegno e passione consapevoli del privilegio che abbiamo nel portare avanti questa storia tanto lunga quanto speciale.
Produzione Cantina di Quistello:
Vini Rossi frizzanti: 80 Vendemmie Rosso (Lambrusco IGP di Quistello), 80Vendemmie Rosato (Lambrusco IGP di Quistello), Gran Rosso del Vicariato di Quistello (Lambrusco IGP di Quistello), Lambrusco Mantovano DOP (Lambrusco Mantovano DOP).
Vini Bianchi frizzanti: Gran Bianco di Quistello (IGP bianco Quistello), Dolce del Vicariato di Quistello (IGP bianco Quistello), Bianco Trebbiano ((IGP bianco Quistello).
Spumante Metodo Classico Brut: 1.6 Armonia
Mosti Cotti: Vin Cot, (riduzione di mosto di Grappello Ruberti di Quistello DE.CO. di Quistello).
Deliziosa
Semplice, Genuina, Buona.
Deliziosa nasce dal desiderio di creare un luogo informale e accogliente, dove trovare piatti ricchi e soprattutto genuini,
dove sentirsi a casa pur essendo nel cuore pulsante della città, dove riscoprire la bellezza dei sapori semplici, da gustare rigorosamente con lentezza.
L’Intesa dei Gusti
Perché L’intesa dei gusti?
perché la forza della Deliziosa è la nostra intesa personale è l’incontro di mondi diversi ma capaci di arricchirsi e migliorarsi a vicenda.
Tutto questo si traduce nell’abbinamento dei nostri piatti alla selezione di buon vino siciliano.
Usiamo solo prodotti freschi di giornata e prepariamo ogni piatto al momento.
Le nostre ricette provengono dalla tradizione tipica siciliana che arricchiamo grazie alle diverse culture e sapori con cui entriamo in contatto.
Dal 1967, la Pizza di Sottomarina
SOTTOMARINA. Da Terni a Chioggia, passando per il Lago di Garda. È un’avventura geografica oltre che imprenditoriale quella che ha portato Leo Mercantini a realizzare a Sottomarina una delle attività più conosciute e apprezzate della città, la “pizzeria al taglio da Leo”, aperta dal 1967.
Come è arrivato nel Veneto e perché ha scelto Sottomarina?
«Bisogna tornare piuttosto indietro per capire le dinamiche che mi hanno portato qui ormai quasi mezzo secolo fa. Ho iniziato come fornaio, ma dal ’60 mi sono avvicinato al mondo della pizza. Lavoravo per una ditta di Roma che fabbricava forni da pizza. Mi mandavano un paio di mesi nelle nuove pizzerie per avviare l’attività. Nel ’66 ero a Verona e una mattina di aprile decisi di farmi un giretto sul Lago. Avevo deciso di aprire qualcosa per conto mio, vidi dei locali vuoti e firmai subito il contratto di affitto. A luglio ho aperto, ma mi accorsi subito che sul Garda i turisti non mangiavano pizza. Si lavorava un po’ il weekend con i veronesi e mantovani che venivano a fare le gite, per il resto una miseria».
E quindi?
«Una mattina mentre ero sulla porta entrò un signore e tra una chiacchiera e l’altra mi propose di andare a fare un giro a Sottomarina. Lui conosceva la zona perché aveva gestito nel ’53 i bagni Serenella. In una mattina di febbraio, del ’67, arrivammo a Sottomarina, c’era una bora fortissima, ci siamo rifugiati in un bar al caldo e proprio lì trovammo un mediatore che mi propose il locale di piazza Italia, firmai subito il contratto».
Da lì l’escalation?
«All’inizio eravamo in quattro soci e pensavamo ad una catena di pizzerie, ma dopo un po’ capii che avevamo idee diverse e li liquidai uno per volta. Aprii il 6 giugno ’67 e fu subito un grande successo. Arrivavano dalla campagna per assaggiare la mia pizza. Per il primo periodo andavo alle due del pomeriggio ombrellone per ombrellone in spiaggia per farmi conoscere».
Beh dalle code costanti che ci sono oggi direi che non è più necessario..
«No, ormai ci conoscono tutti. Fino ai primi anni ’90 avevo anche un secondo locale a Chioggia, poi dal ’95 ho potuto acquisire anche il locale vicino e ampliare il punto di Sottomarina che comunque continua a essere piccolo rispetto alle richieste che abbiamo. Non so quanti chili di pizza vendiamo al giorno, ma posso dire che usiamo un quintale e mezzo di farina al giorno».
Tutti si chiedono quale sia l’ingrediente segreto?
«Nessuno. Lavoriamo con passione e usiamo materie prime di qualità. Una speciale farina con cinque miscele e un passato di pomodoro di prima scelta. Se le cose vanno così bene è d’obbligo un ringraziamento anche ai miei collaboratori, siamo in otto (mio figlio, mia figlia, due nipoti, il fratello di un cognato e tre dipendenti) e a mia moglie, Daniela, che mi ha sempre sostenuto in tutto».
Viale Secondo Moretti 31/A
63074 San Benedetto del Tronto (AP)
Bar del Fico | Benvenuti in uno dei locali storici nel centro di Roma a due passi da Piazza Navona
Dopo un secolo di storia l'innovativo restyling del Ristorante Bar del Fico
Il Bar del Fico nasce esattamente un secolo fa come latteria e somministrazione di bevande.
E’ tuttora considerato uno dei locali di riferimento nel centro di Roma grazie alla sua proposta che accompagna i clienti dalla colazione fino al dopocena, passando per il pranzo e l’aperitivo.
Da Via della Pace si accede presso una corte interna che ospita il Ristorante del Bar del Fico, nel quale è stato effettuato di recente un accurato ed innovativo restyling dove un grande ficus è il cuore di questa “serra cittadina”.
Nell’omonima Piazza del Fico si trova invece un’altra entrata del Bar del Fico, con i tavolini all’aperto come una volta, dove poter fare colazione, degustare a pranzo un menù fresco e moderno, sorseggiare un drink o un cocktail come aperitivo.
Il Bar del Fico dispone inoltre di diverse sale private da 20 a 100 posti dove poter organizzare un evento o festa privata in un posto affascinante, di stile e tendenza.
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