Questa attività non fa parte del network EccellenzeItaliane
Sei il proprietario? Richiedi l'ID anticontraffazione!
Certifica che la tua Azienda è in possesso dei requisiti richiesti per l’inserimento in Eccellenze Italiane e richiedere l’erogazione di un ID Anticontraffazione, che sarà impresso sul certificato e sulla vetrofania che provvederemo a consegnarti e potrai poi esporre al pubblico.
  APPIANI CASCINA RISORGENZA
26833 MERLINO (LO)

029065520
Recommend an Excellence Se conosci un’attività che reputi eccellente, puoi segnalarcela e fare in modo che ottenga il giusto riconoscimento
Report
Foto
farms Azienda Agricola Vallese

Questa azienda agricola è ricca di storia. Anche perché si tramanda ormai di generazione in generazione da qualche secolo, con dati certi arriviamo al 1840 e a condurre questa azienda dopo generazioni sono stati i miei nonni Alfonso e Elvira e molta di questa passione per il mondo agricolo probabilmente la devo a loro.

   

Vivevano di un agricoltura molto più povera, meno tecnologica ma sicuramente più sana e con uno stile di vita più sereno.  Si lavorava la terra con aratri attaccati a 2 o 4 buoi che instancabilmente continuavano a tirare per tutto il giorno, per trebbiare il grano c’era molta più mano d’opera, e quando si finiva il proprio campo si andava da quello del vicino e così via. Si chiamava “scambio aiuto” si falciava tutto a mano con delle falci sotto un sole ardente, si mangiava fino a 5 volte al giorno (anche perché si lavorava fino a più di 15 ore al giorno) il più delle volte direttamente nei campi. A tutto pensavano le donne che in enormi ceste sulla testa portavano il pranzo e quant’altro. C’era un solo bicchiere col quale bevevano tutti. Anche il mais si raccoglieva a mano e poi la sera tutti insieme lo sgranocchiavano. Le piante invece venivano tagliate e raccolte in fascine che poi, una volta seccate, venivano usate per riscaldarsi e per cucinare. Apparentemente sembra assurdo e impossibile ma era la realtà ed era normale ed era più sano ed era più sereno ed era più pulito e soprattutto erano tutti più felici. L’espressione che più ho sentito in questi miei 40 anni di vita in questo mondo agricolo è stata: era una festa.


Però dopo l’avvento della tecnologia in agricoltura, tutto è cambiato. Al posto dei buoi per arare la terra adesso ci sono dei potenti trattori, le nuove mietitrebbie con un solo giorno fanno il lavoro che prima avrebbero fatto 20 persone per un mese. Lo scambio aiuto si è trasformato in assunzioni, contributi, TFR  ecc. La parola d’ordine è diventata CORRERE, essere sempre più veloci e produttivi a discapito della condivisione dello stare insieme, della salute e della serenità. Basti pensare che con soli 2 ettari di terra, i miei nonni si potevano considerare ricchi in tutti i sensi. Oggi per poter portare a casa uno stipendio decente, proporzionato al sacrificio, un imprenditore agricolo deve coltivare almeno 100 ettari di terra. I margini di guadagno sono talmente bassi che si è costretti a fare solo tanta quantità di prodotto ortofrutticolo. Purtroppo però per poter fare una grande produzione si è costretti a ricorrere a trattamenti preventivi sulle colture con fitofarmaci, fitosanitari (fungicidi, insetticidi, diserbanti ecc). In molti casi ahimè, tutto questo non basta perché a dettare il prezzo finale di un prodotto agricolo non è l’agricoltore ma bensì il mercato. Un mercato influenzato da 1000 problemi come ad esempio la sovrapproduzione, l’importazione dei prodotti agricoli da altri paesi, la concorrenza sleale degli stessi, l’andamento climatico e così via arrivando cosi, il più delle volte a fine stagione a non coprire nemmeno i costi di produzione.

In sintesi la modernità in agricoltura ha portato meno sacrificio fisico ma ha reso schiavi i suoi agricoltori, schiavi di un sistema che ti toglie tutto ciò che di bello c’è in questo mondo. Meno reddito, più stress, maggiore inquinamento, più veleno sulle nostre tavole e quindi meno salute, e allora dopo gli ultimi 20 anni passati a rincorrere un progresso sempre più deludente ci siamo accorti che la strada per il futuro era una sola: TORNARE INDIETRO.


Nasce cosi una nuova idea di azienda agricola che da oltre 100 ettari di terreno passa a 25 ettari, che al posto della chimica preferisce la natura, che decide di commercializzare i propri prodotti in un punto vendita aziendale, determinando un prezzo che dia più dignità all’agricoltore ma, allo stesso tempo per effetto della VENDITA DIRETTA, anche molto più vantaggioso per il consumatore finale. Frutta e verdura di stagione della nostra azienda agricola, sempre fresca, raccolta più volte al giorno e coltivata in un territorio unico con un microclima fantastico lambiti dal mare e protetti dalla montagna. Il tutto rigorosamente a KM0 rispettando la natura e l’ambiente in cui viviamo.


La nostra è sempre stata un azienda a conduzione familiare e lo è anche oggi. Dopo la scomparsa di mio nonno a prendere le redini è stato mio padre Franco, che con il sostegno di una moglie esemplare Giuseppina, a sua volta mi ha passato la gestione di questa azienda che oggi conduco. Con me c’è mia moglie Laura, insegnante, che mi sostiene e mi da forza anche quando la stanchezza prende il sopravvento. A completare la nostra vita e la nostra familia ci sono le nostre 2 bambine, Giorgia e Caterina.
Vallese Mirco


Foto
farms La Masseria Di Proserpina

Azienda Agrituristica del Vulture
La Masseria di Proserpina

Il mito Proserpina,

Dea rapita da Plutone per la sua bellezza e destinata alle tenebre

per aver mangiato sei chicchi di melograno.

Salvata da Giove che, per compassione,

gli permise di venite sulla terra ogni sei mesi per far si che essa rinascesse, rifiorisse.

Dea che simboleggia l’arrivo della primavera, l’abbondanza dei raccolti.

Da qui, quasi come buon auspicio, il nome dell’azienda.

La Masseria di Proserpina,  come natura vuole.


I nostri prodotti


La storia Pecorino di Filiano è legata a molti secoli di storia, come riportato in numerosi testi già dal 1600. Una storia di greggi e di pastori che ancora oggi, nell’area dell’attuale zona di produzione che si estende dal Vulture al Melandro, vede i casari utilizzare strumenti tradizionali come lo “scuopolo” per rompere la cagliata, che viene poi posta nelle ”fuscedd”, le caratteristiche forme di giunco.


Una tradizione testimoniata anche dal nome della cittadina di Filiano, che deriverebbe dall’abbondanza di lana filata dalle donne a testimonianza della presenza di tanti allevamenti di pecore . Già nel ‘600 le testimonianze storiche raccontano una realtà produttiva avanzata, grazie ad una famiglia di nobili chiamata Doria, che avevano nel territorio di Melfi masserie organizzate con criteri già imprenditoriali , specializzate nell’allevamento di pecore. L’intera economia della zona era quindi vivacizzata da stabilimenti per la trasformazione del latte e della lana.


Le greggi della azienda Doria attraversavano masserie della piana dell’Ofanto, per arrivare alle alture della Valle di Vitalba dove avveniva il rito della produzione dei formaggi, in particolare del Pecorino, la cui qualità ancora oggi è dovuta all’eccellenza dei pascoli generosi di erbe officinali come l’origano, il timo, il finocchietto selvatico, nonché della ricchezza di acque che sgorgano cariche di Sali minerali dalle falde vulcaniche del monte Vulture.


FORMAGGI A PASTA DURA STAGIONATI


Prodotti con latte intero di pecora refrigerato appena munto. La pasta, con una rada occhiatura, è tenera ed elastica nelle forme più giovani, subisce un notevole aumento di consistenza durante la stagionatura. La crosta da un colore paglierino tenero, assume gradatamente il tipico colore bruno con un aumento di spessore.

Il Sapore, dolce ed aromatico al termine dei primi tre mesi, diventa piccante e del tutto caratteristico per le forme con una maggiore stagionatura. La salatura effettuata a secco varia a seconda della grandezza delle forme. La Stagionatura varia, anch’essa con il variare delle pezzature delle forme, con un minimo di sei mesi.


    LO SVEVO (prende il nome da Federico II di Svevia)

Pecorino dall’aspetto graniloso e di colore giallo intenso. Odore intenso di latte, burro e fieno. Gusto dolce, mediamente salato e leggermente piccante. Consistenza granulosa e friabile. E’ un pecorino che può essere consumato in abbinamento ad un buon bicchiere di vino rosso o grattugiato sulla pasta data la consistenza friabile.

    IL BRIGANTELLO (prende il nome dal fenomeno del brigantaggio)

È un formaggio tipicamente piccante.

    IL SARACENO (prende il nome dal “grano saraceno”)

La sua caratteristica principale è il pepe.

    GALATEA (prende il nome da un personaggio della mitologia Greca che trasformo il suo amato Aci, ucciso da Polifemo per gelosia, in un fiume)


 CACIOTTE A PASTA MOLLE, FORMAGGI FRESCHI E ERBORINATI E CROSTA FIORITA


Prodotti con latte intero di pecora refrigerato appena munto. La coagulazione è effettuata ad una temperatura che varia tra i 32 e 38 C°,  a secondo della consistenza e della stagionatura che si vuol dare al formaggio. La pasta, molto compatta, è cremosa e spalmabile, di colore bianco il formaggio fresco, di colore paglierino le caciotte, e di colore vario, a seconda dell’ingrediente aggiunto, per gli erborinati. La salatura è molto leggera ed effettuata a secco. La stagionature varia da un giorno a sei mesi. Di sapore delicato o amabilmente aromatizzato. Le pezzature variano da 0.250 kg a 2 kg. La crosta fiorita si presenta ricoperta di muffa bianca. La pasta è compatta di colore bianco ed è molto cremosa. Di gusto delicato con un aroma gradevolmente acidulo. La salatura è molto leggera e a secco. La stagionatura da 10 g ad un mese.

    GLICERA (prende il nome da alcune piante che crescono nell'Appenino meridionale)

Formaggio erborinato. La pasta, molto compatta e di colore paglierino che varia a seconda dell’ingrediente aggiunto, peperoncino, pepe, rucola, noci, tartufo, olive nere e verdi ect...La salatura è molto leggera ed effettuata a secco. La stagionature varia da un giorno a sei mesi. Di sapore delicato o amabilmente aromatizzato. Le pezzature variano da 0.250 kg. a 2 kg

    ODOROSELLO (prende il nome dal profumo della muffa che si forma stagionando)
    TRESORELLO (prende il nome dalla fontana che serviva per abbeverare contadini e bestiame durante la trasumanza dalla montagna alla collina.) E' un formaggio con il Tartufo.
    SALICEA (prende il nome da una contrada dell'Azienda)

La pasta, molto compatta, è cremosa e spalmabile di colore bianco. La salatura e molto leggera ed effettuata a secco. La stagionatura varia anche qui da 1 giorno a sei mesi.

    RICOTTA
    Prodotta con la ricottatura del siero derivato dalla lavorazione dei formaggi, con la sola aggiunta di sale. Di colore e di consistenza molto fine, ha un sapore delicato. Destinata al consumo immediato.

Foto
farms Azienda Agricola ''La Ghiviola'' Di Ragozzi Agnese

Produzione e vendita di prodotti tipici locali.
Ci potrete trovare presso I nostri punti vendita di Carcoforo e Vocca.


Foto
butchers Macelleria Gigliani Dal 1953

Macelleria Gigliani, gastronomia e ottima carne


Piatti pronti e carni scelte: comincia da qui l’offerta di una macelleria dell’aventino di Roma, una realtà consolidata sul territorio da tanti anni, nonostante il recente cambio di gestione. In realtà la Macelleria Gigliani dell’aventino di Roma è sempre nelle mani della stessa famiglia, anche se due anni fa a prenderne le redini è stato il figlio di colui che ha avviato l’attività. Si propongono ottimi esempi di gastronomia, carne eccellente, idee gustose e già pronte. Il punto di forza del negozio è il livello del servizio, contraddistinto dal grande impegno di un team di specialisti che ama sorprendere la sua clientela attraverso idee sempre nuove, con il filo conduttore della qualità e della salubrità del prodotto. In questo modo lo staff ha saputo consolidare la sua leadership confidando su una professionalità fuori dal comune, caratteristica che ha fatto della macelleria dell’aventino di Roma un rifermento per tanti clienti.


Il lungo cammino di questa realtà a matrice familiare è stato avviato nel 1953, anno di inaugurazione di questa attività che mette la salute e l’appagamento del cliente al centro di ogni cosa. Oggi la Macelleria Gigliani dell’aventino di Roma è nelle mani del figlio del fondatore. La tradizione, in realtà, parte da ancora più lontano, in quanto il nonno del titolare era già impegnato nel comparto occupandosi della vendita di carne di cavallo. Nel tempo la sede dell’attività è cambiata. L’esordio rimanda a Testaccio, quartiere molto vivo della capitale, in cui l’attività ha avuto il suo inizio. Ma la presenza in zona del mattatoio ha causato il proliferare di attività analoghe, inducendo lo staff della macelleria al trasferimento nell’attuale sede di San Saba. Era il 1973, un momento di svolta per l’attività, condotta tuttora con grande successo.


Anche se la nuova gestione è stata avviata soltanto un paio d’anni fa, va sottolineato come il titolare della macelleria dell’aventino di Roma si fosse inserito nell'attività di famiglia in età molto giovane. Per questo si può affermare che l’esperienza sia uno dei punti di forza della realtà in questione. Si parte da lontano, dal lavoro e dall'impegno del nonno, passando per quello di suo padre fino ad arrivare alla sua ferma volontà di diversificare la proposta e di proporre soluzioni di macelleria che strizzino l’occhio anche alla gastronomia. Il dinamismo dell’attività è un tratto fondamentale. Il titolare lavora per soddisfare il palato dei clienti attraverso un approccio nuovo ed efficace.


Foto
farms Azienda Agricola Del Pellegrino Di Chiari Katia

CHI SIAMO

La terra, un bene in prestito da restituire ai nostri figli

Tra le colline del Lago di garda, nella località di Muscoline, sorge l’ Azienda Agricola del Pellegrino, realtà frutto della passione, dedizione ed amore per le tradizioni legate alla nostra Terra, a garanzia di un prodotto d’ eccellenza che non cede ai compromessi del mercato.

Ogni prodotto che produciamo e confezioniamo esprime la tipicità gardesana, realizzati secondo i principi della sostenibile pratica agricola e di allevamento, perché la terra è un bene in prestito da restituire ai nostri figli.


Olio d’ oliva del garda, Miele e Confetture, Salumi e Formaggi dal sapore unico sono solo alcuni dei prodotti e sapori che puoi trovare alla nostra Azienda Agricola

Foto
farms Azienda Agricola Rocca Giovanni

Il buon vino.. una passione di famiglia!!


L 'azienda agricola Rocca Giovanni consiste in 22 ettari vitati siti nel comune di Monforte d'Alba, piccolo paese facente parte degli undici comuni del Barolo di origine antichissime che ora deve la sua notorieta' oltre che alla sua bellezza ai grandi vini.

Da tre generazioni la famiglia Rocca appassionatamente radicata nella loro terra coltiva con cura, passione ed autenticita' i vigneti di sua proprieta' vinificando il raccolto. I vigneti Pianromualdo, Sant'Anna, Trenta, Mosconi, Giudice e Ravera di Monforte costituiscono il patrimonio principale dell'azienda in quanto facenti parte di vocate zone e sottozone delle piu' importanti mappe di Langa.

Con il passare degli anni l'azienda si amplifica trasformandosi in una piccola cantina e inizia cosi' la produzione di bottiglie. Ottenendo notevoli risultati Giovanni decide con la moglie Caterina di potenziare la vinificazione e avvalendosi dell'aiuto dell'enologo Piero Ballario la gamma di vini Rocca si amplifica. Coadiuvato dai giovani figli Federica e Maurizio la cantina oggi produce circa 80.000 bottiglie l'anno dei seguenti vini: Langhe Chardonnay Doc, Dolcetto d'Alba Doc Vigna Sant'Anna, Rosso Tavola Beverino, Barbera d'Alba Doc nelle due versioni, base e Vigna Pianromualdo, Nebbiolo d'Alba Doc Giaculin, Langhe Rosso Doc Rucat, Barolo Docg, Barolo Docg Ravera di Monforte (precedentemente con la menzione Bricco Ravera) e Barolo Docg Mosconi. Ultimo nato in cantina e' il Succuva, un naturale e delicato succo prodotto con la semplice pigiatura di uva senza aggiunta di zuccheri, acqua e solfiti.


Da sempre l'azienda mette in pratica una semplice filosofia basata sul rispetto della tradizione sia in vigneto sia in cantina utilizzando prodotti eco-compatibili per i trattamenti in vigna e una vinificazione naturale che rispecchia in oltre lo stile di vita della famiglia Rocca.

Foto
pastry shops PASTICCERIA PERAZZI

La Pasticceria Perazzi è la Torta di Vigolo.
Non solo un modo di dire. E la storia di famiglia e delle nostre passioni.

La Torta di Vigolo non è solo una ricetta.
Crediamo che la Torta di Vigolo sia la miglior torta al cioccolato che possiate assaggiare, grazie ad anni spesi nella ricerca delle migliori materie prime e nella rispetto della nostra ricetta.
La facciamo a mano con passione, rispettando i tempi della crema e del forno, ognuna con la sua storia e la sua sfumatura di sapori.


Non chiedeteci un prodotto sempre uguale nel peso e nella miscela di sapori.
Noi della Pasticceria Perazzi non siamo macchine, siamo persone che mettono nelle torte lo stesso amore che mette una nonna quando cucina per i propri nipoti.


Per questo vogliamo mostravi quello che facciamo, giorno dopo giorno, con la stessa passione che mettiamo nel fare la Torta che ci ha reso famosi, con la stessa attenzione per gli ingredienti, con la stessa voglia di piacere e di farvi piacere i nostri prodotti.

Foto
dairies CASEIFICIO LE GRAZIE

Nell'Aprile del 2005 nasce il Caseificio le Grazie, diventando, da allora, una vera è propria meta obbligatoria per gli amanti della vera mozzarella. Il Maestro Casaro Domenico Musella, fondatore del Caseificio Le Grazie, può vantare un esperienza di oltre 25 anni nel settore. 


Esperienza acquisita lavorando per i maggiori caseifici della Terra dei Mazzoni,  zona dove la mozzarella viene prodotta fin dall'antichità e da dove proviene il latte esclusivamente di bufala con cui, oggi, il Caseificio Le Grazie produce le sue bontà. 
Foto
farms Azienda Agricola Ruggiero

L'Azienda Agricola Ruggiero V. di Riccardo Ruggiero vanta molti anni di esperienza nel settore dell’ortofrutticoltura e orticoltura.


Rinomata per la produzione della famosa Cipolla Rossa di Tropea Calabria I.G.P.

Foto
seafood PESCHERIA L'ANGOLO DEL MARE TRIESTE

Qualità, freschezza e professionalità

Foto
dairies Azienda Zootecnica Casearia Alveti & Camusi

La chiamavano la strada del latte quella via Appia dove se la facevi tutta da Terracina a Latina trovavi i marchi del fior di latte. La via del latte è rimasta senza latte, nell'animomato di paste filate provenienti dall'estero. Ma se cerchi, se vai verso Borgo Podgora e hai dietro Borgo Piave il latte lo trovi ancora. Quello che esce dalla mozzarella quando la schiacci con la forchetta e che nella "pasta filata" non trovi neanche se ci balli sopra. Sono quindici anni che Alveti e Camusi, cognomi di allevatori che stanno lì "di persona "  per far vedere come la mozzarella è di latte: "Certo è difficile, devi fare i salti mortali", commenta della storia della sua azienda. Apre una forma di gorgonzola dolce morbido, una delizia che senti il latte che ti prende nel palato con i mille aromi di un formaggio che è la bellezza di mangiare.
Questa storia, da quindici anni, è una storia di bellezza, al palato.


Da un podere acquistato dal nonno Angelo negli anni '50, oggi nella pianura Pontina sorge l'Azienda a conduzione familiare che da 15 anni è stata rilevata ed ampliata da Antonella , Paolo, Augusto, Maria Teresa e Anna Rita, cinque cugini che prima avevano intrapreso strade diverse l'una dall'altra, ma che alla fine hanno deciso di mettere insieme la loro passione, trasmessa dal nonno, per investire su una azienda zootecnica che si distinguesse per qualità. Oggi, dopo tanti sacrifici l'azienda, vede all'attivo un allevamento di 300 capi di frisona italiana allevati dal pascolo naturale. Dal febbraio 2004 nasce il caseificio che trasforma il latte per ottenere paste filate, ricotta, yogurt,formaggi freschi e stagionati e latte intero.
Punta di diamante rimane, comunque la ricotta e il cacio del borgo, che hanno ottenuto rispettivamente un riconoscimento come miglior prodotto 2005 e nel 2006, conferito nell'ambito del Concorso Formaggi “Premio Roma” sezione nazionale.
L'Azienda produce per il consumatore secondo il proprio motto “portare sulla tavola il sapore di una volta con la sicurezza i oggi”.
I prodotti sono venduti presso il punto vendita aziendale e vengono anche distribuiti in catene  dei supermercati. Nel  2006 l'Azienda riceve il “seme d'oro” ambito riconoscimento ideato dall'assessorato provinciale per le imprese e le persone che nella filiera (lattiero-casearia)  danno lustro al territorio Pontino e ai suoi prodotti tipici. A dicembre 2008 il fiordilatte diventa l'unico prodotto caseario protagonista nel libro “Alla tavola dei Papi” di Roberto Campagna, con l'articolo quelle “lacrime gustose”.


caratteristiche particolari: Il fior di latte di Alveti & Camusi è una delle eccellenze del territorio pontino: viene prodotto con il latte dell’azienda di famiglia, ma a fare la differenza è soprattutto la lavorazione artigianale del fior di latte, che viene mozzato a mano. Ovviamente il sapore del fior di latte cambia a seconda delle stagioni e dei foraggi con cui si nutrono le vacche. Nel caseificio sono molto richiesti dai clienti anche la ricotta e il cacio del borgo.

Foto
dining CANTINA DI QUISTELLO

La Cantina Sociale di Quistello è nata nel 1928. Sono passati dunque 90 anni da quando un gruppo di
viticoltori la costituì.


Ci piace però pensare che la nostra Cantina fonda le sue radici in una storia ben più antica. Una storia fatta tanto di contadini quanto di poeti. Una storia che rimanda a tempi davvero lontani!


La zona di produzione del Lambrusco Mantovano è infatti una zona di antichissime tradizioni viticole e gastronomiche e per trovare le prime tracce di “Labrusca” o “Lambrusca”, come erano inizialmente chiamati i vigneti da cui deriva il nostro vino, è necessario volgere lo sguardo al passato.


A pochi km a sud est di Mantova, ad esempio, sorge un importante abitato etrusco del VI_IV sec a.C: il Parco Archeologico del Forcello. Il Forcello, che si trova nel Comune di Bagnolo San Vito, ha restituito una ricchezza e varietà di reperti davvero eccezionale. E tra questi non sono mancate preziosissime anfore da trasporto per vino.


Questi ritrovamenti supportano la tesi secondo cui il vino locale fu a lungo oggetto di esportazione.
La via marittima adriatica che giungendo dall’Egeo, sfruttava gli scali portuali di Adria e Spina, permetteva infatti di raggiungere in maniera abbastanza agevole la pianura padana, attraverso i percorsi
fluviali.
La “Labrusca” fu conosciuta oltre che dagli Etruschi anche dai Romani. Alcuni precisi riferimenti di scrittori latini nelle loro opere possono essere considerati, in tal senso, dei preziosi documenti, sulla presenza di questo vitigno e su come esso fosse conosciuto anche dalla popolazione Romana.


E’ di quasi 2000 anni fa, ad esempio, la citazione della “Vitis Labrusca” nella quinta Bucolica del poeta mantovano Virgilio che fu, evidentemente, un testimone prezioso e diretto della presenza del vitigno lambrusco nel territorio mantovano!


A tutt’oggi non è possibile risalire con precisione a quando sia stata presa in considerazione la coltivazione della vite Labrusca nel modo in cui viene concepita nei giorni nostri!
Di certo la coltivazione della vite assume un valore fondamentale alla fine del secolo XI con i monaci benedettini nei territori dell’abbazia di Polirone a San Benedetto Po. I monaci stabilivano agli affittuali il pagamento di un tributo annuo (la preménda). L’economista Ugo Ruberti rese noto come i contadini, utilizzassero l’uva dei vigneti del Lambrusco per assicurarsi un vino di alta qualità molto apprezzato dai monaci per il gusto, il profumo ed anche il colore intenso. ( Del resto già Plinio il Vecchio nella Naturalis
Historia scrive “… la vitis vinifera le cui foglie, come quelle della vite Labrusca, diventano di colore
sanguigno prima di cadere…”…)


A Ugo Ruberti, studioso quistellese, esperto d’agricoltura e viticoltura, si deve la scoperta del vigneto autoctono Grappello Ruberti. Testimonianze storiche di questo vitigno sono presenti dai primi del ’900, quando il famoso ampelografo Dal Masso dichiarò in un convegno del 1939 che per moltissimo tempo il Grappello Ruberti era stato l’unico vitigno coltivato in questa zona.
Nel 2013 il ministero dell’Agricoltura ha ufficialmente riconosciuto il Grappello Ruberti come vitigno la cui uva autoctona “è diffusa soprattutto nell’Oltrepò mantovano e in particolare nell’area della Cantina sociale di Quistello”!


Quella che in maniera semplice vi abbiamo raccontato non è che una parte di una storia davvero suggestiva che abbraccia secoli, popolazioni e territori!
E’ la storia di un vino che amiamo e a cui dedichiamo il nostro lavoro con impegno e passione consapevoli del privilegio che abbiamo nel portare avanti questa storia tanto lunga quanto speciale.


Produzione Cantina di Quistello:
Vini Rossi frizzanti: 80 Vendemmie Rosso (Lambrusco IGP di Quistello), 80Vendemmie Rosato (Lambrusco IGP di Quistello), Gran Rosso del Vicariato di Quistello (Lambrusco IGP di Quistello), Lambrusco Mantovano DOP (Lambrusco Mantovano DOP).

Vini Bianchi frizzanti: Gran Bianco di Quistello (IGP bianco Quistello), Dolce del Vicariato di Quistello (IGP bianco Quistello), Bianco Trebbiano ((IGP bianco Quistello).

Spumante Metodo Classico Brut: 1.6 Armonia

Mosti Cotti: Vin Cot, (riduzione di mosto di Grappello Ruberti di Quistello DE.CO. di Quistello).

Foto
farms Azienda Agricola Simonetti Stefano

Azienda Agricola Simonetti Stefano
Piccola azienda a conduzione familiare situata a Crodo (508 m) in provincia di Verbania, nella quale lavorano il titolare Simonetti Stefano con il padre Simonetti Silvano come coadiuvante.
L'azienda presenta circa una quarantina di bovini di razza pezzata rossa, di cui 23 in lattazione e il resto della mandria è composto da manze e vitelli.
D'estate l'azienda conduce l'alpeggio all'alpe Deccia (1600 m) e successivamente all'Alpe Bondolero (1900 m) dove vengono prodotti formaggi a latte crudo con il marchio ''SOLO DI PEZZATA ROSSA ITALIANA''. La produzione totale estiva ammonta circa a 8oo forme. Durante l'inverno il latte continua ad essere trasformato nel mini caseificio aziendale situato nella frazione di Cravegna dove si trova anche un piccolo punto vendita.


Ci trovate a Crodo in frazione Cravegna rione Campieno presso il nostro punto vendita aperto da ottobre a maggio nei seguenti orari:
lun-ven 09.30-12.30
sab-dom 14.30-17-30


NEI MESI ESTIVI (DA GIUGNO A SETTEMBRE) IL PUNTO VENDITA È APERTO SOLO SABATO E DOMENICA 09.30-12.30


Contatti:

  • e-mail: arideccia@libero.it
  • telefono: 3385345803 (Maria Rosa) 3336081348 (Stefano)
  • Instagram e Facebook @az.agricolasimonetti


TIPOLOGIE DI FORMAGGI PRODOTTI IN AZIENDA

  • NOSTRANO ALPE DECCIA (disponibile da luglio 12€ al kg):

Prodotto nei mesi di giugno e luglio presso l'alpe Deccia e per un breve periodo nel mese di settembre. È un formaggio di latte vaccino crudo parzialmente scremato a pasta semidura.

  • Richiede una stagionatura minima di 60 giorni. Disponibile da agosto fino ad esaurimento scorte
  • FORMAGGIO ALPE BONDOLERO (disponibile da fine settembre 20€ al kg):

Formaggio prodotto con latte vaccino intero non pastorizzato. La stagionatura ha un tempo minimo di 60 giorni. La produzione è limitata ai mesi di luglio e agosto presso l'alpe Bondolero a 1900 metri di quota. Disponibile da fine settembre fino ad esaurimento.

  • NOSTRANO CAMPIENO (fresco 12€ - stagionato oltre 6 mesi 13€ al kg):

Formaggio prodotto a latte vaccino crudo parzialmente scremato, presso il mini caseificio aziendale situato a Cravegna di Crodo (VB). Anche in questo caso la stagionatura minima è di 60 giorni. La produzione va da ottobre a maggio.

  • RICOTTE FRESCHE DI SIERO DI LATTE VACCINO
  • BURRO DI PANNA DA AFFIORAMENTO


TUTTE LE TIPOLOGIE SONO DISPONIBILI FINO AD ESAURIMENTO

Foto
dairies La Nuova Masseria Pomigliano D'Arco

Il posto giusto dove scegliere il piacere di gustare il meglio della qualità casearia!

Foto
farms Agriturismo Terranoas

Agriturismo Terra Noas
Agriturismo con camere, ristorante e fattoria didattica.


La Terra è tutta la mia vita: il mio desiderio più grande è di trasmettere il mio amore per la campagna alla mia famiglia.

Condividere con gli ospiti la mia passione per la Natura è qualcosa che ancora riesce a commuovermi.
Nella Fattoria Terra Noas avrai la possibilità i immergerti a 360 gradi nella vita di campagna, in mezzo alla natura, in ogni periodo dell' anno.


Avrai modo di apprezzare i nostri servizi e i prodotti della nostra Terra.


- Potrai mangiare nel nostro ristorante aperto per pranzo e per cena.
- Potrai dormire in una delle belle camere dell' agriturismo, spaziose e confortevoli.
- Potrai scoprire i lavori tradizionali legati alla Terra: la vendemmia, la raccolta dei frutti di stagione, l'allevamento degli animali.
- Imparerai a fare il vino, il pane e la pasta fresca nel nostro laboratorio partendo dalla farina fino al prodotto finale.


Andrai via con un carico di emozioni indimenticabili.