Una cena… rocambolesca, fra meteo fulminante e sperimentazioni d’alta cucina
Trapani – Per dirla tutta, il viaggio dei due valutatori di Eccellenze Italiane non sembrava essere decollato sotto una buona stella, ma a dispetto di rocambolesche vicissitudini (unfulmineha ben pensato di colpire le ali del nostro aereo, causandoci ritardi a catena nella tabella di marcia) finalmente la costa occidentale della Sicilia ci ha accolto con tutta la sua proverbiale vitalita’.
Una vitalita’ unica, sulle note di profumi e sapori intensi , espressa da una gentilezza d’animo che da queste parti e’ piu’ che normale rinvenire in tutta la popolazione (non mancando di sorprendere quei forestieri “continentali” che come noi, incanalati nel ritmo frenetico della propria routine, ne hanno perduto la consuetudine).
Il nostro caporedattore Carlo Vincenti, supportato dalla professionalita’ dell’Ing. Silvia Capaldi in veste disommelier, ha potuto rinfrancarsi lo spirito in un ristorante che a Trapani e’ diventato un’istituzione.
All’ Osteria I Vitelloni , nel centralissimo tran tran di Corso Vittorio Emanuele, la sicilianita’ della tradizione si riscopre mettendo in tavola il gusto per l’innovazione del talentuoso Chef Gianni Zichichi , che da attento selezionatore della genuinita’ dei prodotti, e’ capace di reinventarli in un gioco di accostamenti inediti.
Dalla sensibilita’ dell’Ing. Capaldi prende forma la recensione di questa piacevolissima serata:
“Se mi dicono Zichichi io penso subito alla Fisica e alla Scienza.
Ora non piu’, o non solo… Dopo il mio viaggio a Trapani Zichichi e’ anche Gianni… Nipote, sì, di IV grado dello scienziato, ma che la scienza la manifesta nei suoi piatti eccellenti.
Lui e’ lo chef del ristorante trapanese “I Vitelloni”, dove mangiare alle 23 e’ come mangiare alle 13, tanta l’affluenza ed il servizio impeccabile.
I suoi piatti di pesce mi hanno letteralmente stregato e se poi ad accompagnarli c’e’ anche un meraviglioso e raro Microcosmo , vino ottenuto dai due vitigni siciliani Perricone e Nerello Mascalese… Beh, non si puo’ che arrendersi solamente alle splendide sorprese della Sicilia.
E anche Pirandello avrebbe, forse, ubriacandosi, tolto una delle sue maschere o lo Zeno di Svevo avrebbe acceso, soddisfatto, l’ultima sigaretta...”
Una menzione particolare la dedichiamo alla Maitre de salle Filli , che con sincero garbo, spigliatezza e dinamismo ha saputo esaudire tutte le nostre richieste, non ultime quelle dei continui slittamenti del nostro orario d’arrivo.