L’estate 2011 sarà caratterizzata dalla crescita di turisti italiani (+1,9%) e stranieri (+1,8%) che arriveranno in Italia ma il fatturato rimarrà pressochè invariato (+0,2%) e questo si traduce, per gli operatori, in una contrazione della spesa media dei turisti.

L’indagine congiunturale svolta dal Ciset, in collaborazione con Federturismo-Confindustria su un campione di 600 operatori turistici italiani appartenenti a vari settori (alberghi, aziende termali, tour operator, ecc.) evidenzia una rinnovata capacità di attrazione dell’Italia, considerata più sicura di altre destinazioni potenziali concorrenti come Egitto e Tunisia.

Le previsioni riguardano i flussi turistici verso l’Italia da 4 aree (vedi tabella): l’Area Mediterranea (Francia, Spagna, Portogallo e Grecia), l’Europa Centrale (Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Olanda), il Nord Europa (Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Regno Unito e Irlanda) e l’Extra Europa (Usa, Canada, Australia, Giappone, America Latina e Africa).

Nel 2011 la crescita totale degli arrivi confermerà dunque la ripresa in atto, anche sul fronte degli arrivi dai 21 paesi tradizionali (+2,3%). Dovrebbe in particolare mantenersi positivo il trend dai paesi emergenti (in particolare Sud-Est asiatico, Cina, Est Europa).

Tra i mercati tradizionali, sarà l’extra Europa a trainare la dinamica, grazie al previsto riequilibrio dollaro-euro, al migliorato clima di fiducia nell’economia americana e alle performance attese nei paesi dell’estremo oriente.

L’agriturismo e il turismo verde in genere, con le crociere, saranno le tipologie di turismo che registreranno la crescita più vivace nel periodo tra maggio e ottobre, seguite dal turismo fitness e benessere. Positiva la dinamica anche per il turismo culturale e d’arte e la vacanza al mare e ai monti. Male il turismo d’affari e congressuale che, al calo fisiologico stagionale, sommano gli effetti della congiuntura incerta.

Fonte dati: CISET

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