Per “Cantine aperte” domenica 30 maggio il Castello di Torre in Pietra, a 25 km da Roma, apre le porte agli enoturisti. Durante la giornata si potranno degustare i vini della Doc Tarquinia (Bianco, Rosato e Rosso), lo Chardonnay Igt, il Merlot barriquato Terre di Breccia, il profumato Syrah e il nuovo Bianco Macchioa Sacra, da uve Fiano. Completano la gamma lo Spumante Brut di Chardonnay e le grappe di Castello di Torre in Pietra, la secolare tenuta del vignaiolo Filippo Antonelli, noto produttore anche di Sagrantino di Montefalco Docg in Umbria.

I vini saranno proposti in abbinamento agli altri prodotti dell’azienda: ceci, farro, pasta di farro, olio extravergine di oliva, miele eucaliptus e millefiori. Le ricette saranno realizzate con prodotti di aziende del territorio, tra i quali il formaggio di pecora de “L’isola del formaggio” di Sergio Pitzalis e gli ortaggi biologici dell’azienda Caramadre. Durante la giornata di “Cantine aperte”, manifestazione del Movimento turismo del vino, saranno organizzate visite guidate dei vigneti e delle antiche cantine con illustrazione della storia secolare dell’azienda Castello di Torre in Pietra e del ciclo produttivo dei vini.

In collaborazione con il vivaio “Rose&Rose Emporium” di Torrimpietra è in programma anche una originale mostra di rose antiche. E per i più sportivi escursioni in bici mountain bike con visita guidata archeologica sul territorio, “Sulle tracce di Pagliaccetto” in collaborazione con l’associazione “Pedalando”. Difficoltà: facile, circa 15 km, richiesta esperienza su percorsi accidentati, bici propria e caschetto obbligatorio. La cantina Castello di Torre in Pietra è parte dell’antica Tenuta di Torre in Pietra, che abbracciava un vasto territorio a cavallo della via Aurelia, l’antica Via Romana, e le colline di Maccarese, a soli 25 km da Roma. Si trova all’interno di un suggestivo borgo medievale, a ridosso della torre da cui prende il nome l’azienda di proprietà di Filippo Antonelli, situata tra la capitale e l’aeroporto di Fiumicino in uno scenario di grande bellezza.

La cantina di Castello di Torre in Pietra fu minuziosamente scavata sotto una collina in tufo (formatasi dalle ceneri dell’esplosione del vulcano di Bracciano) e impiegata per la conservazione del vino a partire dal ‘400. Al suo interno nel 1930 furono ritrovati i resti di una zanna di mammuth, la cui forma nel tufo è ancora ben visibile.Il Castello di Torre in Pietra in epoca romana era un insediamento agricolo fortificato. Nel medioevo con la nobile famiglia Aldobrandeschi divenne centro agricolo, poi nel ‘500 fu acquistato da Papa Sisto V Peretti per la sorella e trasformato in riserva di caccia.

Nel ‘700 con il passaggio alla famiglia Falconieri venne ingrandito conservando l’antica e suggestiva torre medievale, ancora ben visibile. Intorno al 1930 la tenuta diventa di proprietà di Luigi Albertini, famoso direttore del Corriere della Sera e nonno di Filippo Antonelli, l’attuale proprietario di Castello di Torre in Pietra. Fu Luigi Albertini ad avviare una grande opera di bonifica della tenuta, ad ampliare e ammodernare i vigneti e a importare, tra i primi in Italia, la razza frisona per l’allevamento di vacche. La tenuta di 2.500 ettari era infatti specializzata nella produzione di latte con il noto marchio Torre in Pietra, ma la parte collinare riservata a vigneto.

Foto
notizie Ristorante Pizzeria Casanova: una location suggestiva per il Made in Italy in Germania Il Ristorante Pizzeria Casanova è situato a Freiburg in una location suggestiva che ispira le atmosfere vissute dal Casanova durante i suoi numerosi viaggi in giro per l’Europa. Il signor Matera Corrado se ne è innamorato a prima vista tanto da acquistarlo per poter realizzare il progetto di aprire il suo ristorante italiano all’estero.
Foto
notizie Ristorante Baglio del Falco, la passione intramontabile per la cucina mediterranea dei Fratelli Licciardi   Il Ristorante Baglio del Falco è il posto più suggestivo della zona di Cefalù in cui poter gustare la cucina italiana dal sapore mediterraneo. È una cucina ricca di tradizioni e alla quale i Fratelli Licciardi hanno saputo apportare con tanta creatività ed esperienza un tocco di innovazione. Il Ristorante Baglio del Falco è immerso in un’atmosfera particolare caratterizzata da olivi secolari che regnano sovrani. Qui sarete accolti con tanta convivialità da uno staff competente che vi orienterà in un viaggio di sapori unici nel loro genere. Oltre a mangiare una pizza gustosa con alla base dell’impasto solo grani siciliani ben selezionati che le fanno acquisire leggerezza e digeribilità potrete avventurarvi nella scelta di una varietà di primi e secondi che variano in base al pesce pescato in giornata nel mare locale e selezionato direttamente dal pescatore. I Fratelli Licciardi infatti ci tengono tanto a donare ai loro clienti un’esperienza unica ed indimenticabile nel loro ristorante che è diventato la loro passione di vita e al quale dedicano tempo, energie, amore ed entusiasmo. Ce lo raccontano in questa esclusiva intervista.
Foto
ristorazione La Perla del Doge: matrimoni da sogno tra cielo e mare A Molfetta, in provincia di Bari, una struttura risalente all’anno Mille, per inziativa di una lungimirante famiglia, è diventata il palcoscenico ideale per dei ricevimenti da favola
Foto
notizie Trattoria Adriana: un amore per la cucina lungo sei generazioni Adriana rappresenta attualmente la sesta generazione di cuochi e ristoratori all’interno della sua famiglia. Suo nonno era uno dei cuochi in Vaticano e sua nonna era addirittura la cuoca di Mussolini. La trattoria Adriana cerca di trasmettere l’amore per la cucina italiana di una volta proponendo ai propri clienti una cucina tradizionale basata su un ampio ricettario familiare composto da una varietà di piatti casalinghi realizzati con materie prime italiane di prima scelta. All’interno del locale si respira un’aria familiare e accogliente e vi farà provare un’esperienza veramente italiana. Scopriamo di più riguardo la storia di questa famiglia di cuochi all’interno di questa esclusiva intervista.