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L’arte del ricevere necessita di uno studio meticoloso, e in particolare è ben noto che la pianificazione di un evento tanto importante quale un matrimonio richiede l’impegno di una mole enorme di ore, arrivando al termine del percorso organizzativo stressati e preoccupati per la riuscita della celebrazione e dei festeggiamenti.
A tutto questo si sommano i mille e più consigli che in quel periodo piovono da destra e manca da parenti e amici, consigli che sicuramente vengono dati a fin di bene ma, che alla fine possono confondere ulteriormente le idee.
Allora perché non affidarsi ad una professionista capace di interpretare le nostre esigenze consentendoci un notevole risparmio di tempo e denaro?

Abbiamo dunque intervistatoLaura Pola, Wedding Planner piemontese di successo, che alla luce della propria esperienza pluriennale ci ha raccontato parecchie curiosità interessanti chiarendo come affrontare al meglio i punti critici per poter curare l’allestimento di una cerimonia perfetta di cui ricordare solo momenti piacevoli.

laura_polaLaura Pola

Quali sono le ultime tendenze che si registrano in Italia nel settore del wedding planning?
A tal proposito: nel corso dei suoi anni di esperienza in questo settore qual è stata la richiesta più “stravagante” che le è capitato di dover soddisfare?
Possiamo parlare di tendenze dettate da uno stile, come ad esempioShabby, molto di moda, che permette la creazione di atmosfere tenui e romantiche, adatte per un matrimonio.
Ma più che di moda o tendenze parlerei di personalità, sono gli sposi con il loro modo d’essere a creare l’atmosfera, l’ambientazione, lo stile.
Ricordo in particolare un matrimonio organizzato circa dieci anni fa con rito civile. Gli sposi con la loro personalità avevano definito un evento fuori dai soliti canoni.
La maggior parte degli invitati avevano la Harley Davidson, gli sposi stessi furono accompagnati da una H.D. a 3 posti, il dress code in tono per l’occasione, taffetà per lei, pelle e camicia taffetà per lui….e stivaletti, nei colori caldi dell’autunno periodo delle loro nozze.
Detto ora mi rendo conto che non fa scalpore ma dieci anni fa l’insieme della festa risultò essere decisamente fuori dai canoni classici.

Contaminazioni culturali: facendo un paragone con i matrimoni che vengono organizzati all’estero (limitiamoci a considerare Europa e Stati Uniti, ad esempio), trova che in Italia vi sia ancora un forte attaccamento alla tradizione per quanto riguarda la cerimonia, le sue ritualità, la location, il pranzo successivo, il servizio fotografico, la luna di miele… oppure anche nel nostro paese è in atto un rinnovamento culturale ispirato da una maggiore fantasia e creatività, magari mutuate da altri paesi?
I film o le trasmissioni televisive di stampo americano sicuramente fanno sognare e danno spazio alla fantasia per osare matrimoni alternativi, ma poi quando i futuri sposi si trovano realmente a dover affrontare questo passo iniziano gli scrupoli, soprattutto se la coppia è giovane e in qualche modo, per accontentare i genitori, si trovano più legati alle tradizioni.
Tradizioni che vanno anche rispettate, e a maggior ragione oggi, con l’aumento dell’immigrazione di varie etnie, il mix di usanze e cultura risulta spesso interessante… ogni tanto però un pizzico di follia non guasta.

Un wedding planning di successo richiede necessariamente la cooperazione sinergica di più figure professionali che curino nei dettagli un aspetto specifico dell’evento, può darmi una descrizione dei compiti da essi svolti?
La professione di W.P. in quanto organizzatrice di eventi è complessa, in effetti da una recente statistica risulta essere uno dei lavori più stressanti.
Per questo motivo bisogna avere la capacità di creare un team di persone capaci ma soprattutto in linea con le caratteristiche della W.P.
Prima di tutto è la W.P. che deve essere in grado di entrare in empatia con gli sposi, capirne le reali necessità, dopodiché attraverso vari incontri, disegni, prove, trasmettere ai suoi fornitori quanto percepito per costruire manualmente l’atmosfera.
Fiorista, stilista, catering, fotografo, persone capaci di creare con grande fantasia.
La reale difficoltà per alcuni di loro sta nel distaccamento dell’abitudine nel seguire la coppia personalmente e in formato standard.
In tutti questi anni di lavoro mi sono trovata spesso a dovermi confrontare con fornitori che accettavano l’idea della collaborazione ma che in fondo non capivano come utilizzarla rispettando il proprio ruolo.
Alla fine sono riuscita nel mio intento con il mio team composto da stilista per donna, stilista per uomo, consulenza eleganza maschile, fiorista, catering, design bomboniere, design partecipazioni, web design, regista per video, fotografo, ci incontriamo spesso per confrontarci, valutare nuove tecnologie e proposte per rendere il servizio reso agli sposi sempre più interessante ma soprattutto appetibile e personalizzato.

Il suo staff, signora Laura, offre anche servizi di consulenza per quanto concerne la pianificazione del viaggio di nozze?
Si se richiesto, ho anche la possibilità di poter pianificare il viaggio di nozze attraverso la collaborazione con un’agenzia viaggi.

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Il calo generale e progressivo dei matrimoni religiosi registrato negli ultimi anni ha generato ripercussioni nella modalità di gestione dell’evento? Di che tipo?
Negli ultimi anni c’è stato un aumento delle celebrazioni con il rito civile, soprattutto nello stile americano cioè nozze celebrate al di fuori delle stanze del Comune.
Questo cambiamento porta ad una valutazione più attenta degli spazi da allestire, alcuni possono avere già qualche “naturale” predisposizione al contrario altre bisogna lavorarci maggiormente per poter rendere tutto il contesto personalizzato per quel particolare matrimonio.
Sicuramente queste nuove tendenze portano ventate di novità; i fornitori del settore devono andare alla ricerca di originalità per nuove proposte generando anche tipologie di commercio più vasto.

Può raccontarmi brevemente come si è accesa in Lei la passione per l’organizzazione di questo genere di eventi? Deriva dal suo percorso di studi precedente, oppure è nata “per caso” in concomitanza di un evento particolare che lei ha vissuto?
E’ da venticinque anni che in qualche modo mi occupo dell’organizzazione.
In particolare tredici anni fa volendo aprire un’attività mia, mi posi la domanda di cosa mi sarebbe piaciuto fare, l’organizzazione ma soprattutto la creatività nel creare questi eventi è sempre stato il mio punto di forza e dopo diverse ricerche di mercato capii che oltre all’organizzazione di eventi aziendali il privato aveva necessità di professionisti per l’organizzazione del matrimonio.
Le persone per diversi motivi si sposano non più in giovane età, quindi persone già con un’occupazione lavorativa e con poco tempo da dedicare alla ricerca dei fornitori per l’organizzazione del matrimonio.
Vorrei cogliere l’occasione per cercare di far comprendere che nel mio caso la mia figura professionale si presenta come aiuto per la ricerca e l’organizzazione del matrimonio, facendo risparmiare prezioso tempo agli interessati.
Tutti in qualche modo sanno organizzare questa festa non è necessaria la Wedding planner ma, è indiscutibile l’esperienza, la conoscenza delle strutture, del territorio, la creatività ma soprattutto la capacità di assorbire tutti i problemi trovandone le soluzioni per il superamento, senza gravare sulla tranquillità dei futuri sposi.
E a conti fatti rappresento non un costo, come molte persone sono ancora abituate a pensare, ma bensì un risparmio di tempo e di denaro.
Il mio percorso professionale è cresciuto attraverso l’esperienza lavorativa, i corsi di aggiornamento ma soprattutto la voglia di dare sempre ai miei clienti la professionalità, serietà e competenza.
A maggior ragione per gli sposi che hanno l’esigenza di avere maggiori garanzie propongo un’assicurazione per il matrimonio.

Quant’è importante per una wedding planner entrare in empatia con la coppia dei futuri sposi per la migliore preparazione dell’evento?
La W.P. prima di ogni altra cosa deve avere una grande capacità di ascolto, intuizione ed essere una buona psicologa.
Entrare in empatia con gli sposi è importantissimo. Si devono realizzare i sogni di una coppia di sposi, i quali molte volte sono legati più alla tradizione, temendo di osare nell’ascolto delle loro reali esigenze.
Personalmente sono contraria ai pacchetti di matrimoni prestabiliti a prezzo fisso.
Ogni matrimonio viene costruito su misura, sicuramente rispettando il budget, ma è personalizzato. Non uso mai gli stessi allestimenti e i particolari dei matrimoni non vengono mai riproposti.

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Qual è il punto più critico nella gestione dell’evento matrimonio? (dove magari coppie inesperte che scelgono la via del “fai da te” possono incorrere anche con conseguenze parecchio spiacevoli)
Ormai il matrimonio è diventato un business, l’offerta inizia ad ampliarsi così come la tentazione di volere tutto per il proprio matrimonio, perdendo così di vista il filo conduttore della propria festa…e anche il budget.
Situazione più “pericolosa” è l’affidarsi a professionisti improvvisati che offrono i propri servizi a prezzi stracciati, può andare bene ma se va male non c’è rimedio, la festa viene rovinata.
Se si considera poi l’insieme delle ore spese per la ricerca, i permessi lavorativi utilizzati, i km percorsi, per risultati incerti il danno è veramente ingente. Alla fine di tutto la mia professione può essere considerato un valore aggiunto, e non una spesa in più.

Mi dia la sua personale definizione di ELEGANZA. Deve necessariamente essere sinonimo di sobrietà, oppure si può anche “osare”?
L’eleganza non è appariscente ma è semplice, fatta di attenzione ai dettagli, stile e buon gusto.
Certo si può anche osare, ma deve esserci la giusta circostanza o meglio la giusta personalità che abbia la capacità di supportare e dosare le proposte alternative, senza cadere negli eccessi.

Ripercorrendo tutte le cerimonie da lei organizzate, quale considera essere stata il suo miglior successo? Perché? Me la racconti brevemente…
Parlare di maggior successo tra matrimoni da me organizzati non è possibile.
Ogni matrimonio piccolo o grande, è stato studiato, costruito passo dopo passo.
D’altronde gli sposi mi hanno affidato un loro sogno, i dubbi e le speranze. Il tempo che si trascorre insieme mi permette di diventare amica.
Alcune persone seguite negli anni passati ora sono genitori, sono stata ricontattata per il battesimo, ma anche come mentore nella situazione di crisi.
Alla fine di ogni cerimonia o festa, dopo il taglio della torta riesco spesso ad incrociare lo sguardo dei miei sposini, e vedo la felicità ma soprattutto la serenità ed è per me la più grande ricompensa, finalmente posso rilassarmi sono stanca (molto) ma il mio obiettivo è stato raggiunto.

Per ulteriori informazioni e contatti: http://polawedding.it/

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